Il colonnello Tibbets, comandante del B-29 "Enola Gay", guidò l’apparechio a 8000 metri d’altezza, verso il centro della città di Hiroshima. Nello spazio riservato al carico, l’armiere, il maggiore Farabee, mise in funzione il meccanismo di sganciamento della bomba.
Poi mirò il bersaglio.
La bomba cadde.
Con un miagolio infernale il mostro precipitò giù.
Gli uomini dell’ "Enola Gay" inforcarono subito, secondo gli ordini ricevuti, neri occhiali protettivi davanti ai vetri della maschera per l’ossigeno. Nessuno di loro sapeva a quale scopo dovevano servire questi occhiali. Nessuno di loro sapeva cosa sarebbe accaduto il minuto successivo. Eseguivano soltanto un ordine preciso.
Ed aspettarono, con le membra così irrigidite da parere insensibili. Tendevano l’orecchio, e credevano di sentire l’urlo della bomba che precipitava. Ma era soltanto il pulsare del loro stesso sangue. E tutti guardavano fissi nel vuoto, senza vedere, con i volti impietriti dal presentimento di una catastrofe ancora mai vista sulla faccia della terra.
Per quanto forte battesse il polso del collonnello Tibbets, il suo orologio seguitava indisturbato a scandire il tempo con le sue rotelline; un secondo dietro all’altro si trasformavano in passato. Le lancette segnarono le otto, quattordici minuti e trentacinque secondi....continua
Alla bomba era attaccato un paracadute che, per mezzo di un apparecchio appositamente studiato, si aprì com’era previsto.
La bomba oscillò, sempre scendendo verso terra, appesa al paracadute.
Le lancette dell’orologio segnavano le otto, quattordici minuti e cinquanta secondi.
La bomba si trovava a 600 metri dal suolo.
Alle otto e quindici era scesa di altri cento metri, quando altri apparecchi inventati dagli scienziati fecero scattare l’accensione all’interno della bomba: neutroni provocarono la scissione di alcuni atomi di un metallo pesante, l’uranio 235. E questa scissione si ripeté in una reazione a catena di sbalorditiva velocità.
In un milionesimo di secondo, un nuovo sole si accese nel cielo, in un bagliore bianco, abbagliante.
Fu cento volte più incandescente del sole nel firmamento.
E questa palla di fuoco irradiò milioni di gradi contro la città di Hiroshima.
In questo secondo, 86 000 persone arsero vive.
In questo secondo, 72 000 persone subirono gravi ferite.
In questo secondo, 6 820 case furono sbriciolate e scagliate in aria dal risucchio di un vuoto d’aria, per chilometri di altezza nel cielo sottoforma di una colossale nube di polvere.
In questo secondo, crollarono 3 750 edifici, le cui macerie si incendiarono.
In questo secondo, raggi mortali di neutroni e raggi gamma, bombardarono il luogo dell’esplosione per un raggio di un chilometro e mezzo.
Estratto da "Il gran sole di Hiroshima" di Karl Bruckner, via Hiroshima - the day after di Gregorio Marchi.
Il colonnello Tibbets, comandante del B-29 "Enola Gay", guidò l’apparechio a 8000 metri d’altezza, verso il centro della città di Hiroshima. Nello spazio riservato al carico, l’armiere, il maggiore Farabee, mise in funzione il meccanismo di sganciamento della bomba.
Poi mirò il bersaglio.
La bomba cadde.
Con un miagolio infernale il mostro precipitò giù.
Gli uomini dell’ "Enola Gay" inforcarono subito, secondo gli ordini ricevuti, neri occhiali protettivi davanti ai vetri della maschera per l’ossigeno. Nessuno di loro sapeva a quale scopo dovevano servire questi occhiali. Nessuno di loro sapeva cosa sarebbe accaduto il minuto successivo. Eseguivano soltanto un ordine preciso.
Ed aspettarono, con le membra così irrigidite da parere insensibili. Tendevano l’orecchio, e credevano di sentire l’urlo della bomba che precipitava. Ma era soltanto il pulsare del loro stesso sangue. E tutti guardavano fissi nel vuoto, senza vedere, con i volti impietriti dal presentimento di una catastrofe ancora mai vista sulla faccia della terra.
Per quanto forte battesse il polso del collonnello Tibbets, il suo orologio seguitava indisturbato a scandire il tempo con le sue rotelline; un secondo dietro all’altro si trasformavano in passato. Le lancette segnarono le otto, quattordici minuti e trentacinque secondi....continua
Alla bomba era attaccato un paracadute che, per mezzo di un apparecchio appositamente studiato, si aprì com’era previsto.
La bomba oscillò, sempre scendendo verso terra, appesa al paracadute.
Le lancette dell’orologio segnavano le otto, quattordici minuti e cinquanta secondi.
La bomba si trovava a 600 metri dal suolo.
Alle otto e quindici era scesa di altri cento metri, quando altri apparecchi inventati dagli scienziati fecero scattare l’accensione all’interno della bomba: neutroni provocarono la scissione di alcuni atomi di un metallo pesante, l’uranio 235. E questa scissione si ripeté in una reazione a catena di sbalorditiva velocità.
In un milionesimo di secondo, un nuovo sole si accese nel cielo, in un bagliore bianco, abbagliante.
Fu cento volte più incandescente del sole nel firmamento.
E questa palla di fuoco irradiò milioni di gradi contro la città di Hiroshima.
In questo secondo, 86 000 persone arsero vive.
In questo secondo, 72 000 persone subirono gravi ferite.
In questo secondo, 6 820 case furono sbriciolate e scagliate in aria dal risucchio di un vuoto d’aria, per chilometri di altezza nel cielo sottoforma di una colossale nube di polvere.
In questo secondo, crollarono 3 750 edifici, le cui macerie si incendiarono.
In questo secondo, raggi mortali di neutroni e raggi gamma, bombardarono il luogo dell’esplosione per un raggio di un chilometro e mezzo.
Estratto da "Il gran sole di Hiroshima" di Karl Bruckner, via Hiroshima - the day after di Gregorio Marchi.
124 canzoni in questo gruppo
(Rod MacDonald)
(Small Potatoes)
(The Blue Hearts / ザ・ブルーハーツ)
(Statuto)
(Vinícius de Moraes)
(Violenti lune elettriche)
(Karl Jenkins)
(William T. Stromberg)
(Muddy Waters)
(Wartime)
(Eric Severson)
(Francisco Fanhais)
(Luigi Nono)
(Fred Small)
(Benjamin Voumard)
(Al Bano & Romina Power)
(Georges Moustaki)
(Dago)
(Acidez)
(Orchestral Manoeuvres In The Dark)
(Utah Phillips)
(InSeDiA)
(Ludwig von 88)
(William T. Stromberg)
(Lluís Llach)
(Maria Devigili)
(Ludwig von 88)
(Blue Cheer)
(Robert Wyatt)
(Frændur)
(Radiodervish)
(Blue Öyster Cult)
(Mario Barbaja)
(10,000 Maniacs)
(Ludwig von 88)
(Buck Tradission)
(Georges Moustaki)
(Björn Afzelius)
(Gary Moore)
(David Rovics)
(Dan Bern)
(Wishful Thinking)
(Utopia)
(Barón Rojo)
(Richard Marot)
(Subhumans)
(Hobbit)
(Flower Travellin' Band)
(Ludwig von 88)
(Will James)
(Francesca Solleville)
(Dead Unicorn)
(Metamorfosi)
(Gianni Lamagna)
(Luca Bonaffini)
(Flashback Of Anger)
(Pak Poe / 朴 保)
(Sleiboi G)
(Incontrollabili Serpenti)
(William T. Stromberg)
(Maria Farandouri / Mαρία Φαραντούρη)
(Carol Ichinose)
(Michael Cox)
(Alcatrazz)
(Peter Rowan)
(Georges Delerue)
(Moving Hearts)
(Don Filinto y Alfonso Casini)
(MetalAeons)
(Kelly Family)
(Dogwood Daughter)
(Bubbi Morthens)
(Pete Seeger)
(Locanda delle Fate)
(Nomadi)
(Claude Nougaro)
(Sümeyra Çakır)
(Fulvio Frati)
(Los Aguaviva)
(Flavio Giurato)
(Horacio Guarany)
(Todos Destinos)
(Ludwig von 88)
(Slug feed)
(Ludwig von 88)
(Travis Knapp)
(Crass)
(Les Tambours du Bronx)
(Surgery)
(X-form)
(Sabaton)
(Krzysztof Penderecki)
(Vern Partlow)
(Gianni Meccia)
(John Coltrane)
(GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCG)
(Fred Neil)
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(Eugenio Bonomi)
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(Dugentodumila)
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(Felicitas Kukuck)
(Yoko Ono)
(Subhumans)
(Yoko Ono)
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(Chloi Koutsoumbeli / Χλοή Κουτσουμπέλη)
(Rasul Gamzatov [Ħamzatil Rasul] / Расул Гамзатов [ХӀамзатил Расул])
(LT Illegal)
(東京都被爆者団体協議会 /Tokyo Bombings Survivors Council)
(Masao Ohki)
(Sadako Kurihara / 栗原 貞子)
(Satoshi Yamamoto / 山本さとし )
(Hibari Misora / 美空ひばり)
(Ishiji Asada / 中央合唱団 木下航二)
(Do As Infinity)
(Ichirō Fujiyama / 藤山 一郎)
Altri percorsi