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Un jour...la mort

Catherine Ribeiro
Lingua: Francese


Catherine Ribeiro

Lista delle versioni e commenti


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(Catherine Ribeiro)


[1972]
Album Catherine Ribeiro + Alpes – "Paix"

Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Patrice Moullet

Una lunga suite di 25 minuti interpretata con il gruppo progressive francese Alpes che occupa tutto il secondo lato dell'LP.

Il tema dell'incontro con la personificazione della Morte è ispirato dal tentato suicidio della Ribeiro nel 1968 in seguito al quale dovette reimparare a parlare, camminare e scrivere. Nonostante la cupezza del tema, il messaggio finale è positivo: dopo che gli orrori della guerra e il terrore seminato dai governanti hanno spinto la cantante alla più nera depressione e alla tentazione di abbandonare questo mondo, nel finale la protagonista ritrova la voglia di vivere, di combattere per un mondo migliore, riscopre la felicità nella natura e nell'amore.

Catherine Ribeiro
Un jour, la Mort, cette grande femme démoniaque
M'invita dans sa fantastique demeure
Depuis longtemps elle me guettait, m'épiait
Usant de ses dons, de ses charmes magiques

Elle cambrait sa croupe féline
Fermait à demi ses paupières lourdes de sommeil
Au-delà desquelles brillaient deux yeux de guet-apens
Le souffle court, les lèvres entrouvertes

Elle murmurait : viens chez moi, viens, viens
Approche, viens t'enrouler dans mon repos
Mon repos - repos - repos - l'éternel repos.

Alors, coupant mon emblème -cordon-ombilical
J'absorbais trois tubes de somnifère réparateur.
Ainsi commença le tourbillon de la décadence
Semblable à celui de la terre qui me portait

Les gouvernements-tueurs étaient toujours en place
Le napalm brûlait nos maisons et nos champs
Les riches s'éclataient devant les classes laborieuses
Partout ce n'était que tumulte, cris de guerre

Je courais, cherchant à protéger les enfants
Les enfants, merde, pourquoi faire des enfants
Les écoles maternelles sautaient à la dynamite

Les châteaux de cartes espagnols s'écroulaient
Victimes de malformations congénitales
Seuls restaient debouts, victorieux,
Les Elysées, les Maisons-Blanches, les Kremlins
Les crèmes caramel, les crèmes au chocolat

Dites-moi la Mort, Chère femme, Belle Mort
Vous me serrez d'un peu trop près, trop fort
Je ne suis pas vraiment lesbienne, savez-vous ?

Vos bras qui m'encerclent gênent ma respiration
Votre parfum me donne la nausée -
Dites-moi la Mort, Chère femme, Belle Mort
De ce côté-ci de l'au-delà
Où se trouve le chemin de l'Amour

Sur terre, je refusais le mensonge, la vanité d'Etre
Ici, les dactylographes tapent sur des bongos
D'horribles rythmes qui foudroient mes entrailles -
Dites-moi la Mort, Chère femme, Belle Mort
Renvoyez-moi de ce côté-là de la Vie
Je voudrais connaître l'amour de Pierre-le-Récalcitrant

J'ai encore besoin de donner et de recevoir
J'ai besoin de me battre pour un autre monde
Je veux connaître l'An 01 dont parlaient nos amis
Je veux encore monter des bonhommes de neige
En hiver, sur les toits blancs des usines

Je veux faire sauter les autoroutes
Et me promener dans les hautes herbes des campagnes
Je veux embrasser les garçons et les filles
A pleine bouche, baiser leurs lèvres chaudes

Je veux m'enivrer de la salive de mon amour
Je veux aimer et mourir de mort-Naturelle
Comme tout le monde, les deux pieds dans mes sabots -

Redonnez-moi la Vie, la Mort, Belle Mort
Et je vous ferai un enfant.

inviata da Alessandro - 24/3/2009 - 12:14



Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Lorenzo Masetti

Catherine-Ribeiro + Alpes
Catherine-Ribeiro + Alpes
UN GIORNO... LA MORTE

Un giorno, la Morte, questa grande donna demoniaca
Mi invitò nella sua fantastica dimora
Già da tempo mi teneva d'occhio, mi spiava
Facendo uso dei suoi doni, del suo fascino magico

Inarcava la sua groppa felina
Chiudeva a metà le sue palpebre pesanti di sonno
Al di là delle quali brillavano due occhi da agguato
Il respiro corto, le labra socchiuse

Mormorava: vieni da me, vieni, vieni
Avvicinati, vieni ad avvolgerti nel mio riposo
il mio riposo - riposo - riposo - l'eterno riposo.

Allora, tagliando il mio emblema - cordone ombelicale
assumevo tre confezioni di sonnifero riparatore
Così cominciò il vortice della decadenza
simile a quello della terra che mi portava

I governanti-assassini erano ancora al loro posto
Il napalm bruciava le nostre case e i nostri campi
I ricchi si divertivano di fronte alle classi lavoratrici
Ovunque non era altro che tumulto, grida di guerra

Io correvo, cercando di proteggere i bambini
I bambini, merda, perché fare dei figli
Le scuole materne saltavano con la dinamite

I castelli di carta spagnoli crollavano
Vittime di malformazioni congenite
Solo restavano in piedi, vittoriosi,
Gli Elisei, le Case Bianche, i Cremlini
I creme caramel, le creme al cioccolato

Dimmi, Morte, Cara donna, Bella Morte
Mi stai stringendo un po' troppo da vicino, troppo forte
Non sono proprio lesbica, lo sai?

Le tue braccia che mi abbracciano mi ostacolano il respiro
Il tuo profumo mi dà la nausea -
Dimmi, Morte, Cara donna, Bella Morte
Da questa parte dell'aldilà
dove si trova la strada dell'Amore

Sulla terra, rifiutavo la menzogna, la vanità d'Essere
Qui, i dattilografi battono sui bongo
dei ritmi orribili che mi devastano le viscere
Dimmi, Morte, Cara donna, Bella Morte
Rimandami da questa parte della Vita
Vorrei conoscere l'amore di Pierre il Recalcitrante

Ho ancora bisogno di dare e di ricevere
Ho bisogno di battermi per un altro mondo
Voglio conoscere l'Anno 01 di cui parlano i nostri amici
Voglio ancora costruire dei pupazzi di neve
In inverno, sui tetti bianchi delle fabbriche

Voglio fare saltare le autostrade
E passeggiare tra le alte erbe delle campagne
Voglio baciare i ragazzi e le ragazze
Sulla bocca, baciare le loro labbra calde

Voglio ubriacarmi della saliva del mio amore
Voglio amare e morire di morte naturale
come tutti, entrambi i piedi nei sandali

Ridammi la Vita, Morte, Bella Morte
e ti farò un figlio.

17/3/2023 - 22:06




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