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A Ibn Hamdis

Etta Scollo
Lingua: Siciliano


Etta Scollo

Lista delle versioni e commenti


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(Giada Salerno detta "Ciatuzza")
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(Fabrizio De André)


[2008]
Album "Il Fiore Splendente"
Poesia di Jano Burgaretta - Musica di Etta Scollo
"Il fiore splendente"

"Il Fiore Splendente" è stato realizzato per il Festival delle Orestiadi di Gibellina ed è un progetto poetico/musicale tratto dall'Antologia sui poeti arabi di Sicilia curata da Francesca M. Corrao.

"Con questo lavoro ho voluto rendere omaggio a quella illustre e sconosciuta generazione di poeti arabi che vissero e scrissero in Sicilia tra il IX e il XII sec. Partendo dalle immagini offerte da una poesia onirica e lussurreggiante, raffinata e delirante, che parla dell’amore per una Sicilia bellissima, tra giardini di cui ci giunge oggi solo un vago ricordo, e della sofferenza, del rimpianto per la sua perdita nei versi di poeti come Ibn Hamdis (1052-1132), ho voluto trasmettere, lungo un ponte immaginario steso tra passato e presente, i sentimenti di questi poeti, riletti nelle magistrali traduzioni di importanti poeti siciliani contemporanei: “immagini così lontane da sembrare illusioni... eppure sbocciano come fiori tra la maglia di versi”. Le composizioni sono eseguite dalla Wroclaw Score Orchestra diretta da Joris Barstch insieme al quartetto d’archi palermitano Ottava Nota. Il liutista Sebastiano Scollo e il polistrumentista Fabio Tricomi, esperti dei repertori di tradizione mediterranea, si aggiungono alla formazione e con essa si ‚confrontano‘ attraverso l’uso di strumenti colti e tradizionali, siciliani e mediorientali. E si può ben dire che „il confronto“ è il tema di questo lavoro, confronto tra passato e presente: vicenda di un medioevo che ritorna nei suoni di una tradizione musicale mediterranea ancora viva, e ancora confronto tra questa stessa tradizione e un‘idea „continentale“ di modernità che possa fare da antidoto al disagio che opprime oggi l’idea stessa di multiculturalità. Perchè proprio di questo si tratta in fondo e di ciò si vuole dare testimonianza in questo CD: del passaggio di scena da un mondo multiculturale a uno che potremmo definire post-multiculturale. Cosí è oggi per noi e cosí forse era anche ieri per Ibn Hamdis poeta arabo e siciliano che, esiliato dai nuovi padroni, i Normanni, si apprestava a lasciare per sempre la sua terra amata. Tutte le musiche sono di Etta Scollo, scritte e arrangiate in collaborazione con Peter Hinderthür, Ferdinand von Seebach e Jan- Peter Klöpfel."

Dal sito dell'artista
Cu n’avè-ddir’a-nnui,
limarra ri lu munnu
ca sta terra matturiata,
pistata ri tutt’e-mmarriciuta,
s’avê-ffari pont’e-ppararisu,
ppi-llàzzar’e strazzùn’assicutati
arrèri, dopu tantu tempu
ca nun-ciòv’e-mmancu
nuvuli preni r’acqua s’appénnunu
nto cel’azzurru, c’arristàu stampat’a-ffoc’ardenti
nta-ll’occi stramuntati r’Hamdis
Frati miu sbannutu ppi n’aternu,
Ibn amurus’e scunsulatu,
si péssir’i iardina fitti e-ddanni ca viristi btâ marina
A terr’è-gghjars’e-ccina
ri ciaccazzi mpatiddati.
Se turnassitu ravèru, comu rici,
s’abbarruiss’a menti tova ntunnamenti.
Dda casa ri Not’è sdirrubbata tutta
Ddiu nun-ci intisi ri ssu latu
Ora succi, can’i mànnir’e-llattruna brivittati
Scalìin’e-mmancinu ri mprisa.
Aer’agghicàr’i to cucini,
chiddi râ Tunisia e di Manila.
I stracquar’a-tuttinsuprasattu,
ppô-rrispettu râ liggi rê briganti,
a iddi ca n’hanu ddirittu
e-ssù-llùnici ca sbrannìinu,
ppi-bbéniri nta stu nfernu
ri focu e-ddi vilen’ammusculatu,
unni cu passa, macari ri luntanu,
spunt’e-gghjetta feli ri sintenzi.

inviata da Alessandro - 13/1/2009 - 11:28




Lingua: Italiano

Versione italiana dal booklet dell'album
A IBN HAMDIS

Chi avrebbe detto a noi,
fango del mondo,
che questa terra tormentata,
calpestata e maledetta da tutti,
si sarebbe fatta ponte e paradiso,
per lazzari e straccioni cacciati
nuovamente, dopo tanto tempo
che non piove e nemmeno
nuvole gravide d’acqua stan sospese
al cielo azzurro, che rimase
impresso a fuoco ardente
negli occhi spenti di Hamdis?
Fratello mio bandito in eterno,
Ibn amoroso e sconsolato
andaron perduti i giardini folti
e grandi che vedesti nella marina.
La terra è arsa e piena
di crepe antiche.
Se veramente tornassi, come dici,
del tutto si confonderebbe la tua mente.
Quella casa di Noto è tutta diroccata;
Dio non ha sentito da quel verso.
Ormani topi, cani di mandria e ladroni incalliti
frugano e mangiano a gara.
Ieri sono arrivati i tuoi cugini,
quelli della Tunisia e di Manila.
Li han cacciati tutti di botto,
in nome della legge dei briganti,
proprio loro che ne han diritto
e sono i soli che smaniano
per venire in quest’inferno
di fuoco e di veleno aggrumato
dove chiunque passi,
anche se venuto da lontano,
sputa e vomita sentenze cariche d'odio.

inviata da Alessandro - 13/1/2009 - 11:31




Lingua: Francese

Version française contribuée par Alessandro
A IBN HAMDIS

Qui nous aurait dit,
à nous, fange du monde,
que cette terre,
torturée, piétinée et maudite par tous,
se muerait en pont et en paradis
pour les fripons et les va-nu-pieds
une fois encore chassés,
après un temps aussi long
sans pluie ni nuages lourds d’ondées
suspendus dans le ciel d’azur
qui, tel un brasier ardent, reste gravé
dans les yeux éteints de Hamdis ?
Mon frère à jamais exilé,
Ibn plein d’amour et inconsolé,
les vastes et luxuriants jardins
que tu a vus de la mer ont été perdus.
La terre est aride et couverte de fissures anciennes.
Si tu es vraiment revenu, comme tu l’as dit,
ton esprit se serait troublé de tout cela.
Cette maison à Noto est tout en ruines;
Dieu s’est montré là insensible.
Traces de souris, de chiens de troupeaux
et de voleurs endurcis qui farfouillent et se gavent à l’envi.
Hier tes cousins sont arrivés,
ceux de Tunis et de Manille.
Ils ontété chassés tous d’un coup
au nom de la loi des brigands,
ceux-là même qui ont le droit pour eux
et qui sont les seuls à brûler d‘envie
de venir dans cet enfer de feu et de poison coagulé
où chaque passant, même venu de loin,
crache et vomit de fielleuses sentences.

inviata da Alessandro - 13/1/2009 - 11:31


Colgo l'occasione per una precisazione ai collaboratori:

Attenzione all'inserimento delle lingue e dei cosiddetti "dialetti". In questo sito seguiamo la classificazione linguistica ISO 639-2 con relative abbreviazioni. In base a tale classificazione sono da considerarsi lingue (e non "dialetti"):

- il friulano (fur)
- il sardo (srd)
- il siciliano (scn)
- il napoletano (nap)

Al momento di inserire canzoni in tali idiomi, NON inserite nella lingua, ad esempio: Italiano (Siciliano), bensì semplicemente: Siciliano, Sardo, Friulano.

Per tutti gli altri idiomi invece si procede nel modo consueto: Italiano (Piemontese), Italiano (Emiliano) ecc., specificando a piacere anche le particolarità dell'idioma, ad esempio: Italiano (Emiliano Reggiano) (Piemontese Astigiano) ecc.

Se invece inserite una canzone in una varietà delle lingue regionali di cui sopra, specificate: Friulano (Carnico), Sardo (Logudorese) (Nuorese-Bittese), Siciliano (Catanese), Napoletano (Irpino) ecc.

Per la Sardegna, ricordiamo che il Gallurese e il Sassarese non fanno parte del sistema linguistico sardo, ma di quello italiano: inserire quindi Italiano (Gallurese), Italiano (Sassarese).

Per una esemplificazione chiara del procedimento (che ancora non è conseguente in tutto il sito, ma che verrà esteso gradualmente) si vedano le canzoni Il pescatore e Disamistade.

Sarebbe forse più opportuno adottare la ISO 639-3 che assegna un codice autonomo ad altri "dialetti" (che anche a mio parere sono lingue pienamente autonome), ma per ora procediamo così.

Riccardo Venturi - 13/1/2009 - 13:43


Okkei, ricevuto.
Voglio solo precisare che le versioni in italiano e francese di questo brano sono quelle che compaiono sul booklet dell'album. presente anche sul sito della Scollo...
Io ho tradotto in italiano (dal francese, perchè il siciliano mi è più ostico) solo le due ultime righe, che per qualche ragione mancavano...

Alessandro - 13/1/2009 - 14:00


esemplare e fondamentale contributo alla pace ed amore verso TUTTI, grazie, auguri e buon lavoro

pasquale romano - 1/12/2012 - 12:10




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