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Cesare

Enzo Jannacci
Lingua: Italiano


Enzo Jannacci

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[2001]

Tragicomica storia d'amore del partigiano Cesare che commette delitto passionale perchè, proprio mentre è in missione, scopre che la sua bella lo tradisce ... e per di più con un fascista :-)

Lo scenario della vicenda - tratteggiato da Jannacci con pochi ed essenziali tocchi - è ad ogni modo precisamente quello della lotta partigiana, sicchè credo che anche questa surreale figura di "fidanzato deluso" rappresenti, a suo modo, una voce capace di unirsi al grande coro di CCG.

La canzone (composta da Enzo Jannacci e Paolo Jannacci) è stata incisa per la prima volta dal cantautore milanese nell'album "Come gli aeroplani" (2001, Ala Bianca):
Comegliaeroplani

La medesima incisione è stata da Jannacci inserita anche nel doppio CD antologico "The Best" (2006, Ala Bianca):


- testo tratto dal booklet del CD "Come gli aeroplani" (nelle parti parlate compaiono peraltro, nel disco, alcune modeste variazioni rispetto ad esso) -
"Allora ... 'Cesare' era un nome di battaglia di un partigiano, chiamato 'Garibaldi'
Alto, bello, bruno, occhi azzuri, biondo ...
E bruno ..."

- "Eeeh, va beh! Con le meches ..."

"Ma che meches !! Un partigiano che agiva in Val Chiusella!"

- "Eh?"

"Che agiva in Val Chiusella!!"

- "Ah!"

Verso la fine della guerra dopo il tragico silenzio che ne segui’ quando lui scese dalla montagna per andare in paese dove ballavano Boogie Woogie(io c’ero).
Lui arrivò lì e disse; lo guardarono; Cesare disse: 'Allora cantiamo'

- "Cantiamo; cosa?"

"Cantiamo Bandiera Rossa"

- "Ah!"

- "Oh!"

"Perché non va mica bene 'Bandiera Rossa'?"

- "No, no, no, va benissimo, per l’amor di Dio ..."

"Aaaa ... Comunque ...! Bandiera Rossa ...! L’è sempre un gran bel valzer"

Tutti mi chiaman Cesare, son Cesarino
Andavo per i monti da partigiano
Quando venni all’assalto con l’arma in mano per
dare alla mia patria la sua bella liberta’

- "Cesare ...! Sei un coraggioso!"

"Grazie!"

Amavo una ragazza, che mi ha tradito
era una rondinella di primavera
Quando venni all’assalto, con la bandiera
per toglier la mia patria dalla triste schiavitù

- "Cesare ...! Sei sempre piu’coraggioso!"

"Ma va' a caga'!"

Ma un giorno di missione io la incontrai
Ella si accompagnava ad un fascistino
Lei mi lancio’ uno sguardo tanto maligno
Che pareva mi dicesse di te non so che far

- "Puttana!"

- "No, aspetta, aspetta!"

Cesare, quel giovane da partigiano
Tolse la rivoltella dalla cintura
Lei mi gridò
- "Cesaree!"
Mi fai paura
Le sparai un colpo al cuore
E per terra la lasciai

Mamma perdonami se t’ho fatto piangere
E’ stato il primo amore che mi ha tradito
Mamma perdonami se t’ho fatto piangere
Evviva l’Italia libera
E la Libertà!

inviata da Alberta Beccaro - Venezia - 12/1/2008 - 21:05




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