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[1943-45]
Testo di Giovanni Serbandini, nome di battaglia “Bini”, partigiano e deputato comunista.
Sull'aria del “Komintern-Lied” composta nel 1929 da Hanns Eisler su testo di Franz Jahnke.
Testo trovato nel volume Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto intitolato "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008)



Il brano originario era un inno comunista scritto in occasione del decennale della III Internazionale fondata a Mosca nel 1919. Ne esisteva anche una versione italiana, cantata clandestinamente sotto il fascismo. Poi durante la Resistenza il partigiano Giovanni Serbandini, nome di battaglia “Bini” - responsabile dell'uffico stampa e propaganda della VI zona operativa ligure, fondatore con Aldo Gastaldi, nome di battaglia “Bisagno”, della Divisione Garibaldi "Cichero" operante nel genovese - ne scrisse un testo completamente nuovo.
Lasciate le fabbriche, le scuole, le case,
correte, correte uniti all'attacco.

Brigate d'assalto, le armi impugnate
e contro i fascisti e i tedeschi sparate.

Compagni, insorgete! Son qui i partigian!

I nostri migliori finita han la lotta,
colpiti, accoppati, inchiodati alla gogna.

Noi non paventiam la tortura e la morte,
avanti fratelli, siam pronti, siam forti!

Il sangue dei nostri ci grida vendetta
nulla può arrestare il furor delle masse.

A Genova, Spezia, Torino, Milano
scacciate i nazisti con l'armi alla mano!

Scacciate i nazisti! Avanti italiani!

inviata da Bernart Bartleby - 13/10/2016 - 21:14


Ciao,
vi segnalo che il testo non è nel libro che citate voi (anche perchè raccoglie canti sino al 1920 circa), almeno io non l'ho trovato.
Sicuramente c'è in Savona A. Virgilio, Straniero Michele L., Canti della Resistenza italiana, Milano, Rizzoli, 1985
Un caro saluto
Roberta

Roberta - 4/9/2022 - 16:24




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