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La Cà S'la Colin-a

Gianmaria Testa
Lingua: Italiano (Piemontese)


Gianmaria Testa

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1996
Extra-muros
Extra-muros


I testi di Gianmaria Testa erano pennellate apposte qui e là, che prese una per una potevano sembrare senza senso, ma che unite da un sottile filo musicale e appoggiate sulla voce bassa e calda, diventavano affreschi bellissimi, profondi, mai banali.
Ricordo che un giorno glielo dissi, mentre pranzavamo sulla terrazza di una trattoria nelle sue amate Langhe, dove si era trasferito, lontano da ogni centro, appunto, e lui mi rispose abbassando gli occhi, come a schernirsi: «So fare questo, cosa vuoi…». Lo disse in piemontese, dialetto che amava parlare e che ha usato per una canzone struggente e bellissima, La cà sla colin-a, in cui una donna guarda quella casa su in alto, dove sogna di andare a vivere, ma non può che guardarla da lontano, e pensare che è stato suo padre a costruirla. Ne aveva ancora la calce sotto le unghie quando è morto e quei signori che posseggono la casa non sembrano nemmeno darle troppa importanza, tanto…
Una storia di povertà, come tante raccontate da Gianmaria, il cui orizzonte non si è fermato alle colline che si inseguono “come le onde del mare”, ma quel mare lo ha attraversato raccontando vite di tanti disperati che hanno dovuto lasciare la propria casa.
da LO SAPEVAMO ANCHE NOI di Marco Aime da Nigrizia
La ca sla colin-a l'é bela
Maria la varda peui dis :
am piasrìa podèj catèla,
sarìa 'l mè paradis!

L'é bianca la ca sla colin-a,
l'é bianca come 'n linseul,
s'it la varde a smija ch' a grigna,
l'é pròpi la ca che a veul.

L'é gròssa la ca sla colin-a,
tante stansie con finestre e pogieuj,
starìo pròpi bin là ansima
mi, mè òm e ij mè fieuj.

Mè pare fasìa 'l murador
l'é mòrt ancora spòrch ëd càussin-a,
l'ha fala chiel la ca sla colin-a,
l'ha fala për quatr ësgnor.

E lor a ven-o d'istà
stan mach doi mèis peui van via,
la ten-o mach basta ch'a sìa
e mi a son sensa ca.

La ca sla colin-a l'é bela
Maria la varda peu dis :
mi podreu mai catèla,
për ij pòver a-i-é nen paradis!

inviata da dq82 - 29/6/2016 - 07:02



Lingua: Italiano

Traduzione italiana da osteriadeipensieriperduti con qualche sistemazione
LA CASA SULLA COLLINA

La casa sulla collina è bella
Maria la guarda e poi dice
Mi piacerebbe poterla comprare,
sarebbe il mio paradiso

E’ bianca la casa sulla collina
È bianca come un lenzuolo
Se la guardi pare che rida
E’ proprio la casa che vorrei

E’ grande la casa sulla collina
Tante stanze con finestre e balconi
Starei proprio bene lì, in cima
Io, il mio uomo e i miei figli

Mio padre faceva il muratore
È morto ancora sporco di calce
L’ha fatta lui la casa sulla collina
L’ha fatta per quattro signori

Loro vengono d’estate,
stan lì due mesi e poi vanno via.
La tengono lì, basta che ci sia
Ed io che son senza casa!

La casa che sta sulla collina è bella
Maria la guarda e poi dice
Non potrò mai averla,
per il povero non c’è paradiso!

inviata da dq82 - 29/6/2016 - 07:05


mi sembra facesse il muratore va corretto con: mio padre faceva il muratore.
L'ha fatta per quattro signori: sarebbe più appropriato "per quattro ricchi".
Brano bellissimo e bravissimi voi a pubblicarla!

Beppe - 23/7/2017 - 01:49


E aggiungo "mi piacerebbbe poterla comprare". Il termine "sgnor", già implica lo stato di uomo ricco o arricchito.

28/8/2021 - 14:02


grazie. abbiamo finalmente corretto la traduzione di questa bellissima canzone.

CCG Staff - 28/8/2021 - 14:29




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