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Sfracelli d’Italia

Francesco "Ciccio" Giuffrida
Lingua: Italiano


Francesco "Ciccio" Giuffrida

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‎[2013]‎
Versi di Francesco Ciccio Giuffrida ‎
Musica di Giovanni Famoso, sull’aria dell’inno nazionale
Testo trovato su Il Deposito

Verminaio
Sfracelli d’Italia
d’Italia che resta?‎
Chi anela a un lavoro
si frange la testa.‎

Perché tanta boria
oh tu che stai a Roma?‎
Ci metti la soma
la chiami equità.‎

Sfracelli d’Italia
narriamo le gesta
di chi borseggiando
ci sfrutta, ci appesta.‎

È vana tua gloria ‎
maligno linfoma,‎
l’Italia mai doma
scacciarti saprà.‎

Stringiamoci a coorte
chi oggi è più forte
domani cadrà.‎

Sfracelli d’Italia
che Italia è mai questa?‎
Diritti e conquiste: ‎
gli han fatto la festa. ‎

È tua la vittoria ‎
marchionno sparviero, ‎
dimane io spero ‎
vedrà chi vivrà.‎

Sfracelli d’Italia ‎
Italia in tempesta ‎
chi affoga, chi annaspa ‎
chi espatria, chi resta.‎

La voce si sente: ‎
‎“Pugnare che vale?”‎
di chi al capitale ‎
la testa chinò. ‎

Stringiamoci a coorte ‎
chi oggi è più forte ‎
domani cadrà.

inviata da Bernart - 14/11/2013 - 11:05


Visto che la musica è di Gianni Famoso resta ovvio che la canzone non va cantata sull'aria dell'inno nazionale.
Recentemente l'abbiamo caricata su you tube.

Francesco (Ciccio) Giuffrida - 26/12/2015 - 20:29




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