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Andeha hifamela

Rajery
Lingua: Malagasy


Rajery

Lista delle versioni e commenti


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Grande Sud
(Eugenio Bennato)


[2002]
Testo e musica: Germain Randrianarisoa (Rajery)
Paroles et musique: Germain Randrianarisoa (Rajery)
Words and music: Germain Randrianarisoa (Rajery)
Album: Fanamby

Rajery e la sua valiha.
Rajery e la sua valiha.

Virtuoso della valiha, strumento musicale simbolo del Madagascar, Germain Randrianarisoa, più noto come Rajery (si pronuncia qualcosa come "rajère" alla francese) è un musicista di eccezione. Nonostante sia portatore di un grave handicap fisico (ha la mano destra amputata) è riuscito, con la sua determinazione, a diventare uno dei più grandi virtuosi della valiha col suo stile unico, scarno, raffinato e poetico.
La valiha (si pronuncia "valì") è una sorta di cetra o liuto tubolare in bambù. Si tratta di uno strumento dalle sonorità cristalline, le cui sonorità evocano di volta in volta l'arpa, il clavicembalo, la kora, la sanza o il santour. Una sua particolarità davvero unica, che ne fanno uno strumento veramente popolare, è che le sue corde sono costituite da cavi di freni di bicicletta inseriti in cavalletti ricavati da zucche.
L'arte di Rajery si basa su diverse tradizioni malgasce (melodie degli altopiani centrali, ritmi salegy della Costa, polifonie vocali del sud...). Le sue canzoni sono esclusivamente in lingua malgascia (malagasy si pronuncia esattamente "malgàsh") e parlano degli incendi che devastano le foreste primitive, dei ladri di bestiame, della vita quotidiana e delle speranze del popolo malgascio, e anche delle sue paure e delle sue speranze. [CCG/AWS Staff]

Madagascar's Rajery (pronounced Rajer, his full name is Germain Randrianrisoa) is a Renaissance man. Not only is he a master of the valiha, the island's tubular harp, and leading his own band, he's also a founder of modern valiha orchestra and the author of a book, The Secret of the Valiha. It's a remarkable achievement for someone who had to overcome huge odds to play the instrument in the first place. Born in Analamihantona, at the age of 11 months his parents took him to a wedding ceremony. There, he was handed a piece of poisoned meat, which he grabbed with his right hand. Within a couple of months, the fingers on that hand had fallen off. For a person with one hand, the future looked bleak. However, his parents sent him to the Malagasy capital, Antananarivo, for school, and when he was 14, Rajery decided to learn the valiha. At 17, he joined his first group, Tsilavena, where he developed his individual technique, picking notes with the fingers of his left hand, and strumming strings with the stub of his right, in addition to learning to play the bass. In 1983, he gave his first solo performance. But he also continued his education and when he was done, wrote The Secret of the Valiha, and began teaching. He formed a group with his valiha students, called Akombaliha, which would eventually become a valiha orchestra, harking back to the glory days of such ensembles earlier in the 20th century. But he wasn't about to confine himself, also putting together a small band, a quartet which saw him backed by guitar, bass, and percussion. In 1999, he released Dorotanety -- on which he played every instrument -- and followed it in 2002 with Fanamby, to coincide with his first U.S. tour. ~ Chris Nickson, Rovi
Izay manao tsinotsinona ny mandinika henoy e
Ireo tsy mba tratry ny aloka re mandrenesa
Fandalovana ny ety an-tany ka mieritrereta
Ny vola sy harena tsy maintsy hafoy avokoa

Izay manao tsinotsinona ny mandinika henoy e
Ireo tsy mba tratry ny aloka re mandrenesa
Fandalovana ny ety an-tany ka mieritrereta
Ny vola sy harena tsy maintsy hafoy avokoa

Andeha hifamela
Hadinoy re ny ady
Hamitram-pihavanana
Hifandray tanana

Andeha hifamela
Hadinoy re ny ady
Hamitram-pihavanana
Hifandray tanana

Haleo very vola to izay fihavanana
Nolovaintsika izany fa loharanom-pahendrena
Mpihavana tsy mifandray mbola hiray karan-doha
Rehefa maty tsy maintsy ho vovoka ho lo...

Haleo very vola to izay fihavanana
Nolovaintsika izany fa loharanom-pahendrena
Mpihavana tsy mifandray mbola hiray karan-doha
Rehefa maty tsy maintsy ho vovoka ho lo...

inviata da Riccardo Venturi - 29/4/2012 - 02:37




Lingua: Francese

Version française / Versione francese
d'après cette page
da questa pagina

fanamby
SACHONS NOUS PARDONNER

Écoutez donc, vous qui foulez aux pieds les faibles
Écoutez donc, vous que l'ombre ne terrasse
Cette vie n'est que passage, pensez-y
L'or et l'argent ne suivent pas l'homme à sa mort

Écoutez donc, vous qui foulez aux pieds les faibles
Écoutez donc, vous que l'ombre ne terrasse
Cette vie n'est que passage, pensez-y
L'or et l'argent ne suivent pas l'homme à sa mort

Sachons nous pardonner
Oublions les haines et les guerres
Tissons les liens de parenté et d'amitié
Tenons-nous la main

Sachons nous pardonner
Oublions les haines et les guerres
Tissons les liens de parenté et d'amitié
Tenons-nous la main

Mieux vaut perdre or et richesse qu'amis et parents
C'est l'héritage du passé, la source de la sagesse
Tôt ou tard le même tombeau accueillera nos crânes
Poussières, nous le serons...

Mieux vaut perdre or et richesse qu'amis et parents
C'est l'héritage du passé, la source de la sagesse
Tôt ou tard le même tombeau accueillera nos crânes
Poussières, nous le serons...

Sachons nous pardonner
Oublions les haines et les guerres
Tissons les liens de parenté et d'amitié
Tenons-nous la main

Sachons nous pardonner
Oublions les haines et les guerres
Tissons les liens de parenté et d'amitié
Tenons-nous la main

inviata da Riccardo Venturi - 29/4/2012 - 02:40




Lingua: Italiano

Versione italiana di Riccardo Venturi
(dalla versione francese)
29 aprile 2012
SAPPIAMO PERDONARCI

Ascoltate, voi che pestate i piedi ai deboli
Ascoltate, voi che che l'ombra non abbatte
Questa vita non è che un passaggio, pensateci
L'oro e il denaro non seguono l'uomo alla sua morte

Ascoltate, voi che pestate i piedi ai deboli
Ascoltate, voi che che l'ombra non abbatte
Questa vita non è che un passaggio, pensateci
L'oro e il denaro non seguono l'uomo alla sua morte

Sappiamo perdonarci
Scordiamo l'odio e le guerre
Tessiamo i legami di parentela e di amicizia
Teniamoci la mano

Sappiamo perdonarci
Scordiamo l'odio e le guerre
Tessiamo i legami di parentela e di amicizia
Teniamoci la mano

Val più perdere oro e ricchezza che amici e parenti
E' l'eredità del passato, la fonte della saggezza
Presto o tardi la stessa tomba accoglierà le nostre ossa
e polvere noi saremo...

Val più perdere oro e ricchezza che amici e parenti
E' l'eredità del passato, la fonte della saggezza
Presto o tardi la stessa tomba accoglierà le nostre ossa
e polvere noi saremo...

Sappiamo perdonarci
Scordiamo l'odio e le guerre
Tessiamo i legami di parentela e di amicizia
Teniamoci la mano

Sappiamo perdonarci
Scordiamo l'odio e le guerre
Tessiamo i legami di parentela e di amicizia
Teniamoci la mano

29/4/2012 - 12:22




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