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Otto Settembre

Stormy Six
Lingua: Italiano


Stormy Six

Lista delle versioni e commenti


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Il mondo è pieno di gente
(Stormy Six)
Nuvole a Vinca
(Stormy Six)
Tombola
(Jason McNiff)


[1975]
Testo e musica degli Stormy Six
Lyrics and music by Stormy Six
Ora e sempre: Resistenza!
Now and Always: Resistance!
Maintenant et Toujours: Résistance!
Τώρα και πάντα: Αντίσταση!


Stormy Six, 1974.
Stormy Six, 1974.


Anni caldi questi. Siamo a metà degli anni settanta ed esattamente nel ’75 esce questo disco che è il più bell’esempio di “musica politica” mai prodotto in Italia. L'album “Un biglietto del tram” è il primo vero album decisamente originale e con forti contenuti politici degli Stormy Six. Forse è storia o forse è leggenda che a Milano alcune frange del “movimento” abbiano accusato gli Stormy Six di deviazionismo, la colpa: incidere dischi e, soprattutto, venderli! Questo è stato lo scotto di una notorietà costruita concerto dopo concerto, piazza dopo piazza. La grandezza di questo “progetto” è stata nella capacità di saper raccontare attraverso le “immagini”, un’Italia in guerra.

bigtramIl disco apre con quello che diventerà uno dei loro portabandiera, la bellissima Stalingrado (…sulla sua strada gelata la croce uncinata lo sa d'ora in poi troverà Stalingrado in ogni città) canzone di forte spessore che rievoca l’omonimo assedio. La Fabbrica (…e corre qua e là un ragazzo a dar la voce si ferma un'altra fabbrica, altre braccia vanno in croce) ci restituisce l’atmosfera di paura e fervore che precede il grande sciopero del marzo del 1943 nelle fabbriche del nord. Arrivano gli americani (…arrivano gli americani, garibaldini marziani, Vergine Santa, hai sentito le nostre preghiere!) testo ironico e di facile riff che rimane nella mente, imperniato sulla “liberazione americana (?)”. Otto Settembre (…ammazzati come cani, un cartello appeso al collo: ’PARTIGIANI’) probabilmente il brano più intenso dove i testi e la musica si intrecciano in un tutt’uno canzone carica e profonda ed espressione di una grande tragedia. Nuvole a Vinca (…dove sono i giovani, prigionieri in Africa, deportati a Buchenwald o sui monti, liberi...) rende palpabile la paura provocata dalla polvere che si solleva e da quella moto con sidecar che sgomma sulla piazza prima del massacro. La bellissima Dante Di Nanni (…e cento volte l'hanno ucciso, ma tu lo puoi vedere: gira per la città, Dante di Nanni) affronta naturalmente la resistenza e diviene una figura quasi mitica, il simbolo di una battaglia che, trent’anni dopo, non doveva cessare. Gianfranco Mattei (…e se per di più sei un comunista ed un ebreo, dalle mani dei nazisti ti salvi il tuo Dio!) brano a ricordare tutte quelle persone che hanno speso la propria vita in cambio della nostra libertà. In La sepoltura dei morti (…la morte non vale nemmeno il giornale che leggi e che poi butti via) c’è l’amara riflessione di quello che è avvenuto in seguito ai fatti cruciali del ‘900 e delle sue conseguenze. Un biglietto del tram (…non bastava un biglietto, un biglietto del tram per tornare in piazzale Loreto?) conclude amaramente l’album.

Ora più che mai questo disco risuona attuale, in un momento che i giovani sembrano incapaci di stare a sentire un ragionamento politico per più di cinque minuti, sarebbe l’occasione giusta per ascoltare questo disco. Disco che, sia chiaro pur essendo “politico” nei suoi testi, rimane musicalmente parlando ricco di spunti e di idee. Gli strumenti creano un tappeto sonoro che non fa da supporto ma, è parte integrante alle parole stesse, un disco quindi dove anche la Musica ha un valore non secondario. - Appunti Novalis, 23/10/2008.


L'album del 1975 "Un biglietto del tram" è il primo vero album decisamente originale degli Stormy Six, molto considerato in Italia quando uscì, e con forti contenuti politici.
Pubblicato dalla neonata etichetta indipendente L'Orchestra (nella quale i componenti del gruppo avevano un ruolo fondamentale), è un album a tema, basato su alcuni eventi degli ultimi anni della seconda guerra mondiale in Italia e della resistenza contro il nazismo, il disco contiene una miscela originale di sonorità folk e progressive e testi interessanti. Brani come Stalingrado o Dante Di Nanni (il nome di una vittima dei nazisti) sono sempre stati nei concerti del gruppo per tanti anni.

Da questa pagina
Sulle rotaie, vestito in borghese, cammina
e canta piano una canzone
per calmar la confusione che ha in testa.
Un soldato, un ufficiale,
dentro quel pigiama grigio
quanto vale?
Sulla sua testa risplende tranquilla la luna,
e in cielo cantano le stelle:
"Pensa solo a salvare la tua pelle.
Una vita, un mese, un anno,
resta chiuso nel tuo buco
come un ragno".
In un paese è passata in divisa la morte:
la gente in cerchio sul sagrato,
nella piazza sale un grido soffocato.
Ammazzati come cani,
un cartello appeso al collo:
"PARTIGIANI"

« Signor colonnello, accade una cosa incredibile... I tedeschi si sono alleati con gli americani!»

Questa pagina meriterebbe da parte nostra un'attenzione pari almeno a questa qui: Un biglietto del tram. Visto pure che rientra nelle CCG primitive...

Chi compete in storia può aggiungere note sull'Armistizio di Cassibile e il Proclama Badoglio?

[ΔR-PLU] - 6/5/2009 - 21:52



Lingua: Francese

Versione francese di Daniel Bellucci
Nizza 13.01.2008 00.31
"Vado a nanna fra poco"
De l'album "Un ticket de tram"
8 SEPTEMBRE

Sur les rails, en tenue civile, il marche
et chante doucement une chanson
pour calmer la confusion qui est dans sa tête.
Que vaut un soldat, un officier,
dans ce pijama gris?
La lune resplendit tranquillement sur sa tête,
et les étoiles chantent dans le ciel:
"Pense seulement à sauver ta peau.
Une vie, un mois, un an,
reste cloîtré dans ton trou
comme un rat*".
La mort en uniforme est passée dans un village:
les gens en rond sur le parvis,
de la place monte un cri étouffé.
Tués comme des chiens,
un écriteau pendu à leur cou:
"PARTIGIANI**"

* ragno= araignée mais rat rend mieux l'idée et l'image.
** partigiani: ce sont les résistants italiens durant la 2ème guerre mondiale

inviata da Daniel Bellucci Nizza 13.01.2008 00.31 vado a nanna fra poco - 13/1/2008 - 00:31




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