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Der Soldat

Friedrich Silcher
Lingua: Tedesco


Friedrich Silcher

Lista delle versioni e commenti



Musica di Friedrich Silcher [1824]
Poesia di Adalbert von Chamisso
(versione tedesca di una poesia in danese di Hans Christian Andersen)

Nato in Francia, nel castello di Boncourt [Champagne] nel 1781, in seguito alla rivoluzione francese si trasferì con la famiglia in Germania. Entrato nell'esercito prussiano, durante le guerre tra Francia e Prussia subì il drammatico dissidio tra la fedeltà alla patria d'elezione e l'affetto per quella d'origine. Congedatosi dall'esercito, si stabilì a Parigi (1808) dove fu amico di Madame de Staël e con il gruppo di letterati di Coppet. Tornato in Germania si dedicò alle scienze naturali. Fece anche un viaggio nel Pacifico, e ne scrisse nel "Viaggio attorno al mondo" (Reise um die Welt, 1836). Divenne direttore dell'Orto botanico di Berlino, e in questa città morì nel 1838. E' l'autore de "La meravigliosa storia di Peter Schlemihl".

"Der Soldat" è una delle poesie più celebri di Adalbert von Chamisso. E' la drammatica vicenda di un soldato che viene chiamato a far parte del plotone incaricato dell'esecuzione di un suo amico e commilitone; ed è proprio la sua pallottola, l'unica su nove, ad ucciderlo.
Es geht bei gedämpftem Trommelklang.
Wie weit noch die Stätte, der Weg wie lang!
O wär' er zur Ruh und alles vorbei!
Ich glaub, es bricht mir das Herz entzwei.

Ich hab' in der Welt nur ihn geliebt,
Nur ihn, dem jetzt man den Tod doch gibt.
Bei klingendem Spiele wird paradiert,
Dazu, dazu bin auch ich kommandiert.

Nun schaut er auf zum letztenmal
In Gottes Sonne freudigen Strahl.
Nun binden sie ihm die Augen zu.
Dir schenke Gott die ewige Ruh'!

Es haben die neun wohl angelegt;
Acht Kugeln haben vorbeigefegt;
Sie zitterten alle vor Jammer und Schmerz,
Ich aber, ich traf ihn mitten ins Herz!

inviata da Riccardo Venturi - 17/5/2005 - 02:01




Lingua: Italiano

Versione italiana di Riccardo Venturi
19 maggio 2005
IL SOLDATO

Si son taciuti i rulli di tamburo.
Com'è lungi quel luogo, quant'è lunga la via!
Oh, s'egli fosse in pace! Fosse tutto finito!
E questo penso, che il cuore mi si spezzi.

Al mondo, soltanto lui io ho amato,
soltanto lui, cui or si dà la morte.
Marciar si deve al tinno de' sonagli
tutti in parata: son gli ordini a me dati.

Or egli guarda, per l'ultima sua volta
l'astro di Dio e il suo fulgor di pace.
Or gli bendano gli occhi; ed a te, amico,
conceda Iddio riposo per l'eternità.

Tutti e nove hanno sì ben mirato;
otto pallottole son cadute via la strada.
Tutti tremavano, per la pena nel cuore,
ma fu la mia a centrarlo dritto al cuore!

19/5/2005 - 20:34




Lingua: Inglese

Versione inglese di Tr. Frank (2001)

Da: http://ingeb.org/Lieder/esgehtbe.html
The muffled drums now have their say,
How far still the place, and how long the way.
O were he at peace without any more ado;
I feel that my heart is breaking in two.

In this whole world I loved only him,
Just him, whose life they now will dim.
The marches are played and we must parade,
By order, a part of this I am made.

Now he looks up for just one more time,
To God's sun and to its glorious shine.
They tie a blindfold over his eyes,
May your soul to God's eternal peace rise.

All nine did aim their weapons well,
Eight bullets by the wayside fell.
They all quivered because of pity and woe,
But my bullet straight to his heart did go.

inviata da Riccardo Venturi - 17/5/2005 - 02:10




Lingua: Latino

Versione latina anonima (!) da:

http://ingeb.org/Lieder/esgehtbe.html
MILES

Exitur ad tympani sonitum;
Quam longum viae est spatium!
Oh, iam requiesceret socius, di!
Cor meum, opinor, fragitur mi.

Quem novi in mundo carissimum,
Is ducitur nunc ad supplicium;
Ad tubas iam fit processio,
Et ego hoc fungor officio.

Nunc ultimum ille sublevat os
In solis radios hilaros;
Obvolvunt amico iam faciem:
Aeternam Deus det requiem!

A novem telum dirigitur,
Ab octo ad irritum mittitur;
Nam dolor ademit vim manuum.
At ego transfodi cor medium.

inviata da Riccardo Venturi - 17/5/2005 - 02:11




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