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Joan Baez: The Lily Of The West

GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCG
Lingua: Inglese


Lista delle versioni e commenti



[American traditional, 19th Century]
[Tradizionale americana, XIX secolo]
Joan Baez: "The Joan Baez Ballad Book", Vol. II, 1969
Musica/Music: The Lakes of Pontchartrain, trad.

florathelilyTempi di cambiamenti importanti per questo sito: dopo anni di onorato servizio fornito dai linuxiani pratesi, eccoci adesso su Autistici/Inventati, muniti di https e pronti a chissà quali nuove avventure. E, quando c'è un cambiamento di tale portata, di solito il qui presente lo festeggia con un bell' "Extra"; ché gli "Extra" sono fra le mille anime delle CCG, e non certo tra le minori. Il mio primo contributo "Autistico e Inventato", quindi.

Dovevo un tributo a questa canzone tradizionale americana che, da non so oramai quanti anni, mi accompagna regolarmente nelle mie scorribande per il vasto mondo. Canzone appartenente alla più antica tradizione americana, che è stata resa nota da Joan Baez (senza essere però trascurata da altri grandi, come Bob Dylan e addirittura Mark Knopfler). Ma è nella versione di Joan Baez che è generalmente nota; e la stessa folksinger, durante un concerto tenuto a Stoccarda nel 2008, ha dichiarato che senz'ombra di dubbio si tratta della "sua canzone preferita" (my favorite song).

Ballata del vecchio e autentico country style, dalla melodia che molti definiscono haunting, dalla vicenda da drammone e dal linguaggio che è spesso portato ad esempio: roboante, high-falutin, con voli pindarici da rimario che sono peraltro tipici della poesia popolare che intende imitare, esagerandolo all'eccesso, il linguaggio più elevatamente letterario. La declamazione a voce di un componimento come questo, senza musica, farebbe letteralmente scompisciare dal ridere un qualsiasi parlante inglese americano di adesso; ma interviene la musica. E i risultati sono straordinari, specie se accompagnati dalla voce di Joan Baez.

La vicenda della lovely Flora (in altre versioni si ha invece una handsome Mary), che conduce a morte lo sventurato protagonista con la sua infedeltà, sembra peraltro, come spesso avviene nelle ballate popolari, avere un minimo di fondamento storico: sembra infatti essere stata la figlia di un pastore protestante (!) di Lexington, nel Kentucky. Ma, al di là della vicenda più o meno storica, la vita e la storia della ballata sono assai ingarbugliate e non semplici da seguire. Probabilmente di antica derivazione irlandese, fu infatti introdotta nel repertorio popolare americano da immigrati irlandesi al tempo della grande Carestia delle Patate del 1846.

Proprio per questo, spesso e volentieri, veniva eseguita in senso metaforico: il Giglio dell'Ovest che tradisce il suo innamorato sarebbe stata infatti l'America stessa, che per tanti e tanti irlandesi rappresentò la morte invece che la speranza di una vita migliore. Nonostante ciò, l'irlandese rimane innamorato dell'America traditrice: così ad esempio è interpretata dai Chieftains, che ne diedero una versione nell'album Further Down The Old Plank Road. In questo senso, pur mantenendola tra gli "Extra", la inserisco nel percorso sull'emigrazione. [RV 18-8-2009]
When first I came to Louisville
Some pleasure there to find
A damsel there from Lexington
Was pleasing to my mind
Her rosy cheeks, her ruby lips
Like arrows pierced my breast
And the name she bore was Flora
The Lily of the West.

I courted lovely Flora
Some pleasure there to find
But she turned unto another man
Which sore distressed my mind
She robbed me of my liberty
Deprived me of my rest
Then go my lovely Flora
The Lily of the West.

Way down in yonder shady grove
A man of high degree
Conversing with my Flora there
It seemed so strange to me
And the answer that she gave to him
It sore did me oppress
I was betrayed by Flora
The Lily of the West.

I stepped up to my rival
My dagger in my hand
I seized him by the collar
And boldly bade him stand
Being mad to desperation
I pierced him in the breast
Then go my lovely Flora
The Lily of the West.

I had to stand my trial
I had to make my plea
They placed me in the criminal box
And then commenced on me
Although she swore my life away
Deprived me of my rest
Still I love my faithless Flora
The Lily of the West.

inviata da Riccardo Venturi - 18/8/2009 - 18:49




Lingua: Inglese

Handsome Mary, The Lily Of The West

Una versione del filone "Handsome Mary" risalente al 1878. Proviene dal Kansas. Come detto, la "Handsome Mary" sembra essere stata la figlia di un pastore protestante di Lexington, nel Kentucky.
HANDSOME MARY, THE LILY OF THE WEST

When first I came to Louisville some pleasure there to find,
A damsel fair from Lexington was pleasing my mind.
Her cherry cheeks and ruby lips, like arrows pierced my breast,—
They called her Handsome Mary, the Lily ot the West.

I courted her awhile, in hopes her love to gain,
But she proved false to me which caused me much pain.
She robbed me of my liberty, deprived me of my rest,—
They called her Handsome Mary, the Lily of the West.

One evening as I rambled, down by a shady grove,
I saw a man of low degree conversing with my love.
They were singing songs of melody, while I was sore distressed,
O faithless, faithless Mary, the Lily of the West!

I stepped up to my rival, my dagger in my band.
I caught him by the collar, and boldly bade him stand ;
Being driven to desperation, I stabbed him in the breast,
But was betrayed by Mary, the Lily of the West!

At length the day of trial came, I boldly made my plea,
But the judge and jury they soon convicted me.
To deceive both judge and jury so modestly she dressed,
And there she swore my life away, the Lily of the West.

inviata da Riccardo Venturi - 18/8/2009 - 19:18




Lingua: Italiano

Versione italiana "In stile" di Riccardo Venturi
18 agosto 2009

lilyspart


The Lily Of The West è celebre per il suo linguaggio pomposo, arcaico, esageratamente letterario; ho quindi provato a farne una versione, in alcuni punti un po' infedele come la protagonista, con un analogo stile italiano. Poi se ne farà anche una versione letterale.
IL GIGLIO D'OCCIDENTE

Giungendo in prima fiata a Louisville
per trovar ivi alcun dilettamento
una donzella là, di Lexington
il core m'allegrava ogni momento.
E le sue guance rosa e l'incarnato
il cor mi trapassôrno immantinente
e il nome che portava era di Flora,
di Flora, ahi lasso, il giglio d'Occidente.

Le fe' la corte a quella bella Flora
per trovar ivi alcun dilettamento,
ma ella ad altro cor si volse ognora
per la mia sofferenza e il mio tormento.
Della mia libertate mi privò,
e mi privò di pace indegnamente,
e allora, va' ! Va' via, mia bella Flora,
o amore mio, il giglio d'Occidente.

Laggiù in un ombroso luco si recava
con un cavalier ricco e di casato,
colà, ella con quello conversava,
di ciò io ne rimasi costernato.
E la risposta ch'ella a costui diede
d'angoscia e raggia m'empì subitamente:
Crudele! Ero tradito dalla Flora,
dalla mia Flora, il giglio d'Occidente.

M'ardii verso quel mio rival tremante
con il pugnale in mano al mio volere;
lo presi pel colletto ed imperante
gli dissi: Alzati in pie', vil berroviere!
In preda alla follia più disperata
gli trapassai lo cor violentemente;
E allora, va'! Va' via, mia bella Flora,
o amore mio, il giglio d'Occidente.

Mi trassero in giustizia incatenato,
dovetti far la mia declarazione;
in fredda gabbia 'e fui poi sistemato
e cominciâr la mia prosecuzione.
E se ben ella volle la mia morte
che il giudice m'impose tristamente,
ancora io l'amo! Privato della vita
per la mia Flora, il giglio d'Occidente.

18/8/2009 - 19:49




Lingua: Italiano

Versione italiana (letterale) di Alberto Tiraferri
Da "Joan Baez, Ballate e Folksongs"
Newton Compton Editori, Paperbacks Poeti 56, 1977, p. 109
IL GIGLIO DELL'OVEST

Quando giunsi per la prima volta a Louisville
per trovare da divertirmi
una fanciulla che veniva da Lexington
rallegrò il mio cuore,
le sue rosee gote, le sue labbra color rubino
come frecce mi trapassarono il petto
ed il suo nome era Flora,
il giglio dell'ovest.

Corteggiai l'incantevole Flora
bramoso di trarne piacere,
ma lei si volse a un altro uomo
facendomi soffrire violentemente
mi derubò della libertà,
mi privò della pace
vai dunque, incantevole Flora,
il giglio dell'ovest.

Laggiù in quel boschetto ombroso
un uomo d'alto rango
discorreva con la mia Flora
e ciò mi parve così strano,
e la risposta che lei gli diede
mi angosciò terribilmente,
venivo tradito da Flora,
il giglio dell'ovest.

Balzai dinanzi al mio rivale
col pugnale in mano,
lo afferrai per il colletto
e gli ordinai imperiosamente d'alzarsi.
Folle per la disperazione
lo trafissi nel petto,
vai dunque, mia incantevole Flora,
il giglio dell'ovest.

Dovetti subire il processo,
dovetti fare la mia dichiarazione
mi misero al banco degli imputati
e quindi incominciarono.
Anche se testimoniò per farmi morire,
anche se mi spogliò della mia pace
l'amo ancora la mia incantevole Flora,
il giglio dell'ovest.

inviata da Riccardo Venturi - 30/8/2009 - 03:31




Lingua: Italiano

Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio: Gianni Barnini

E' una cover metrica. Cerco di mantenere anche le rime che sono quasi sempre parte integrante della canzone. [GB]
IL GIGLIO DEL WEST (The Lily of the West)

Un giorno arrivai a Lousville volevo godermela po’
Una bella fanciulla mi apparve ad un tratto e il mio cuore finì ko
Le sue labbra rosse i suoi biondi capelli se sogno la vedo tuttora
Era il giglio del west era lei la più bella il nome suo era Flora

Le feci la corte sperando che lei rivolgesse per me il suo amore
Ma lei si volse ad un altro uomo creandomi immenso dolore
Mi tolse la pace mi tolse la gioia la voglia di vivere ancora
Vai dunque mia cara mio giglio del west vai dunque mia piccola Flora

Laggiù in un boschetto ombroso e nascosto un uomo di alto lignaggio
Parlava con lei la mia dolce fanciulla e questo mi parve un oltraggio
Lei gli era accanto sembrava felice la vidi come traditora
Venivo ferito dal giglio del west ferito da lei la mia Flora

Balzai ad un tratto davanti a quell’uomo davanti a quel mio rivale
Lo strinsi con forza gli dissi di alzarsi e intanto estrassi il pugnale
Ero impazzito lo presi nel petto era appena spuntata l’aurora
Vai dunque mia cara mio giglio del west vai dunque mia piccola Flora

Andai al processo davanti ai giurati dicendo la mia verità
Mi misero al banco degli imputati e poi come è andata si sa
Contro me parlò pure lei che sognavo poi mia signora
Ma ti amerò sempre mio giglio del west mia dolce e piccola Flora

inviata da Gianni Barnini - 5/11/2021 - 12:47




Lingua: Croato

La versione croata degli Azra.

USNE VRELE VIŠNJE

Prijehavši u Zagreb zadovoljstva svega rad
Na djevojku iz Hrvaca naletio sam tad
Strijele moćne ljubavi pomračile mi um
A usne vrele višnje nagonile na blud
A usne vrele višnje nagonile na blud

Razmazio sam dragu, dao sam joj sve
Kad eno nje na drugome, tu biješ me obuzme
Obezvrijedila mi logiku, oskvrnula mi trud
Bez milosti me kurva nasukala na sprud
Bez milosti me kurva nasukala na sprud

Riječ-dvije u hladu borova na hladni vraski pir
Razgovarati sa bludnicom i nije neki čin
No ono što sam načuo sledilo me svog
Tek izdala me mala draga srcu mom
Tek izdala me mala draga srcu mom

Izgubio sam glavu, potegao nož
Trgoh ga za kragnu, isjeko ga s krog
Vođen slijepim bezumljem sludio me Bog
Tek nije kuja zalud draga srcu mom
Tek nije kuja zalud draga srcu mom

Riješio da se branim, da objasnim svoj grijeh
Darovali mi robiju, a nadu ni za tren
Pa iako me proklela, razorila mi dom
Još volim malu beštiju dragu srcu mom
Još volim malu beštiju dragu srcu mom

inviata da Riccardo Venturi - 18/8/2009 - 20:09


Versione di Massimo Priviero da Rock & Poems
La melodia è ripresa da "The lakes of Pontchartrain", che poi è la stessa usata dai Modena City Ramblers per la loro versione di Pietà l'è morta

dq82 - 7/12/2015 - 15:11


Scusate, ma l'origine di questa (meravigliosa) canzone non è irlandese, anche se ebbe una larga diffusione in America...? Anch'io, in tempi lontani, l'ho ascoltata dalla Baez (la sua era una versione dell'Ohio) e da Dylan, ma ricordo anche l'interpretazione (con la sua grazia e il suo inconfondibile stile vocale) di Bert Jansch...

Flavio Poltronieri - 7/12/2015 - 19:48


Che la melodia di The Lily of the West sia derivata da quella di The Lakes of Pontchartrain è indubbio, ma per rispondere un po' a Flavio Poltronieri, non è quasi sicuramente di origine irlandese.



Secondo le tesi più accreditate, The Lakes of Pontchartrain è una canzone popolare che si è originata nella zona di « Nawlins » (New Orleans). Le sue vere origini sono ignote, ma comunque proviene dagli stati del Sud ed è stata sempre considerata una « canzone tradizionale creola ». Forse la cosa dell'origine irlandese viene dal fatto che è stata interpretata anche dai Planxty, che irlandesi sono (ma che hanno volentieri interpretato canzoni americane come la -stupenda- Billy Gray, or True Love Knows No Season di Norman Blake), ma la melodia si ritiene sia stata portata dai soldati che avevano combattuto nelle armate inglesi e francesi in Louisiana e in Canada durante la guerra del 1812. La melodia risale probabilmente a quel periodo, e potrebbe essere di origine acadiana (franco-canadese), poi « filtrata » con elementi creoli e cajun. Il testo di The Lakes of Pontchartrain è comunque sicuramente posteriore (vi si parla ad esempio di un treno, che nel 1812 proprio non poteva esistere ancora).

The Lily of the West, invece, e come già specificato nell'introduzione, può essere di origine irlandese, oppure comunque essere stata una ballata di "ambiente" irlandese. Ma è da dire anche che molti caratteri, e non ultimo il fatto ben preciso che fu stampata e diffusa su fogli volanti, la rendono una tipicissima Broadside ballad. Lo stesso linguaggio roboante e arcaico che vi si utilizza è uno dei caposaldi delle Broadsides ("and boldly bade him stand", favoloso). Sicuramente, anche per i presunti fondamenti storici della ballata e per l'ambientazione ben precisa (altra caratteristica delle Broadsides), si è formata in America ma su una tradizione europea. Non è improbabile che persino i "Padri Pellegrini" avessero con sé delle Broadsides, che come origine appartengono sicuramente al XVI secolo. In Irlanda sono state diffusissime fino in tempi piuttosto recenti.

Riccardo Venturi - 7/12/2015 - 20:45




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