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Riccardo Venturi: Fuma e bevi

GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCG
Lingua: Italiano




Quattordici e ventuno. Lo trovarono
Il vomito nella barba, su un divano.
Fuori non nevicava. Niente miracoli, niente.
È l'implacabile andar del tempo,
Cantava ancora e da lontano
Non sapevamo se alzare il pugno o stare zitti.
In ogni caso, niente lacrime. Le lacrime
Sono la scusa per non ricordare.

Fuma e bevi, compagno. E la parola
Ha un senso andato che non torna mai.
Steso, piegato, l'aria innaturale
Ed il congelamento dei pensieri.
Come ovunque, profumi e puzze uguali,
I fogli accatastati sulle sedie;
E da lontano non sappiamo ancora
Se dirti di rialzarti e, su, a cantare.

Il viaggio è stato duro e complicato,
E la saggezza, e la semplicità
Non sono cose da comprarsi a peso,
Non son vendute da nessuna parte.
Quand'anche tu non fossi mai esistito
Si sentirebbe ancora la tua voce.
Un giorno credevamo d'esser vivi,
D'avere condiviso un'illusione.

Fuma e bevi, compagno. Non c'è rimedio.
Non c'è moderazione, cane morto.
E ieri notte, l'ultima scopata
E l'ultima dormita i sensi offusca.
E niente frasi gonfie; niente, niente,
La musica svanisce, e resta il niente.
E a poco a poco andrà via dalla nostra mente piena,
Soltanto...soltanto....eccetera, eccetera, appena.



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