Mi chiamo Marco Valdo
Sono uno lontano nipote di Valdo
Un brav'uomo del dodicesimo secolo
Scomunicato
Quest'uomo che la chiesa romana
Come eretico denunciava
Perché aveva dato le sue ricchezze ai poveri
E perché insegnava il vangelo
In lingua materna, con parole volgari
Nella lingua del popolo
Nella lingua capita dalla gente
Diceva che bisognava condividere
Era lui che andava per le valli alpine
A parlare dei valori umani
E della vita dei poveri
A proclamare quant'era bella la vita
Quando non ci sono troppe cose
Quando si vive semplicemente
E così, via via.
Senza prendere neanche un soldo
Agli altri
Chiamava alla resistenza
Contro gli sbirri del Papa
Contro i soldati dei vescovi
Contro i mercenari del cattolicesimo
Lui già denunciava i gerarchi
E dovette fuggire in montagna.
Ora e sempre : Resistenza !
Io, Marco Valdo M.I
Manovale Intellettuale
Dico oggi che bisogna capire
che la fraternité des pauvres
È la via verso una società
di Giustizia e di Libertà.
Sono uno lontano nipote di Valdo
Un brav'uomo del dodicesimo secolo
Scomunicato
Quest'uomo che la chiesa romana
Come eretico denunciava
Perché aveva dato le sue ricchezze ai poveri
E perché insegnava il vangelo
In lingua materna, con parole volgari
Nella lingua del popolo
Nella lingua capita dalla gente
Diceva che bisognava condividere
Era lui che andava per le valli alpine
A parlare dei valori umani
E della vita dei poveri
A proclamare quant'era bella la vita
Quando non ci sono troppe cose
Quando si vive semplicemente
E così, via via.
Senza prendere neanche un soldo
Agli altri
Chiamava alla resistenza
Contro gli sbirri del Papa
Contro i soldati dei vescovi
Contro i mercenari del cattolicesimo
Lui già denunciava i gerarchi
E dovette fuggire in montagna.
Ora e sempre : Resistenza !
Io, Marco Valdo M.I
Manovale Intellettuale
Dico oggi che bisogna capire
che la fraternité des pauvres
È la via verso una società
di Giustizia e di Libertà.
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