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Capetown

Harry Belafonte
Lingua: Inglese


Harry Belafonte

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Cari amici, mi sono accorto che nel vostro bellissimo sito manca un nome importante; quello di Harry Belafonte, uno dei migliori cantanti, nonché attivista per i diritti civili del secolo scorso (anche se è tuttora attivo; ho appena ascoltato, per esempio, una versione di “The banana boat song” – il suo pezzo più famoso – registrato in Germania nel 2003, quando Harry aveva 76 anni, che si conclude con le parole PEACE, PEACE, PEACE ripetute a squarciagola!). Ho fatto una veloce ricerca in internet dei suoi testi e ce ne sono molti di interessanti; la mia scarsa conoscenza dell’inglese mi impedisce di cogliere i dettagli, per cui non mi sento in grado di inviarvi questa o quella canzone da inserire qui; ma una ce n’è, che mi sembra adatta, e cioè questa, incisa nel 1988.
Spero che vogliate inserirla, non per me, naturalmente, ma per questo cantante, nella speranza che qualche giovane ne sia incuriosito e cerchi di conoscerlo, perché merita.
Cari saluti, Renato


Paradise in Gazankulu is album by Harry Belafonte, released by EMI Records in 1988. It was his final studio album, prior to his death in 2023. The album deals with the plight of black South Africans under the Apartheid system.

She sparkles like a diamond
Look at all her people
Look at them dance, look at them laugh
Singing a song
They make like happy children
Wearing friendly faces
Everyone knows, everyone knows they belong
Where they belong

Capetown, I’m drowning in your beauty
Capetown, but my heart’s feeling sad
Capetown, angel black, white sin
Capetown, there’s a shadow on your mountain
Capetown, there’s a flaw in your sparkle
Capetown, there’s a crying at your crossroads
Let me in, let me in, let me in

The rush of silky colour
The sound of Dixie Banjos
Mongrel melodies in quarter tones
Streets of Malay marchers
Hatted in their feathers
The lilt, the lilt of xhosa Saxophones, xhosa saxophones

Capetown, there’s a hole at the heart of you
A hole where district six used to be
Capetown, now brown ghosts are dancing
To be free, oh to be free
Capetown, there’s an island in your ocean
Capetown, where black blood is running
Capetown, hear the voices calling from your sea
You belong to me, oh you belong to me

Tidy whitewashed houses
Sprays of wild flowers
The heart and soul of gentility
The vineyards, and the orchards
Warm white sandy beaches
Old and graceful luxury

Capetown, they’re squatting in your desert
Capetown, in shanties made of plastic
Capetown exiles in your homeland
Capetown, struggling with your reason
Capetown, holding back your madness
Capetown, it’s a bitter fruit you harvest
Capetown, oh, oh

Capetown there’s a shadow on your mountain
Capetown, there’s a flaw in your sparkle
Capetown, there’s a crying at your crossroads
Let me in, let me in, let me in

inviata da Renato Stecca - 22/3/2008 - 19:06



Lingua: Italiano

Versione italiana di Kiocciolina
CITTA' DEL CAPO

Brilla come un diamante
Guardate tutta la sua gente
Guardateli ballare, guardateli ridere
Cantando una canzone
Fanno come i bambini felici
Mostrando facce amichevoli
Tutti sanno, tutti sanno di appartenere
A dove appartengono

Città del Capo, sto affondando nella tua bellezza
Città del Capo, angelo nero, bianco peccato
Città del Capo, c'è un'ombra sulla tua montagna
Città del Capo, c'è una debolezza nel tuo sfavillare
Città del Capo, c'è un pianto ai tuoi incroci
Fammi entrare, fammi entrare, fammi entrare

L'assalto di colori setosi
Il suono dei Dixie Banjos
Le melodie incrociate in quattro toni
I marciatori delle Strade di Malay
Nei loro cappelli con le piume
Il lilt, il lilt dei Sassofoni xhosa, i sassofoni xhosa

Città del Capo, c'è un buco nel tuo cuore
Un buco laddovè prima c'era il sesto distretto
Città del Capo, adesso fantasmi bruni stanno danzando
Per essere liberi, oh, per essere liberi
Città del Capo, c'è un'isola nel tuo oceano
Città del Capo, dove sangue nero sta scorrendo
Città del Capo, ascolta le voci che ti chiamano dal mare
Tu mi appartieni, oh, mi appartieni

Case imbiancate messe in ordine
Spruzzate di fiori selvatici
Il cuore e l'anima della gentilezza
I vigneti, e i frutteti
Spiagge dalla calda sabbia bianca
Lusso antico e leggiadro

Città del Capo, stanno occupando abusivamente il tuo deserto
Città del Capo, in baracche* fatte di plastica
Città del Capo, esili nella vostra patria
Città del Capo, combattendo con la tua ragione
Città del Capo, contenendo la tua follia
Città del Capo, è un frutto acerbo quello che raccogli
Città del Capo, oh, oh

Città del Capo, c'è un'ombra sulla tua montagna
Città del Capo, c'è una debolezza nel tuo sfavillare
Città del Capo, c'è un pianto ai tuoi incroci
Fammi entrare, fammi entrare, fammi entrare

inviata da Kiocciolina - 25/3/2008 - 16:44




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