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Bandiera rossa del partigiano

Dario Fo
Lingua: Italiano (Lombardo)


Dario Fo

Lista delle versioni e commenti


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O Signur di puveritt
(anonimo)
Rosanera
(Davide Van De Sfroos)
Battan l'otto
(Caterina Bueno)


dallo spettacolo "Ci ragiono e canto" (1966)


cirag


Ci ragiono e canto è uno spettacolo di canti popolari diretto da Dario Fo e messo in scena dal collettivo teatrale Nuova Scena prima nel 1966 e in una seconda edizione nel 1969. Nei primi anni '70 il Collettivo mette in minoranza Dario Fo e Franca Rame che ne escono e fondano La Comune. Lo spettacolo vede quindi una terza edizione con la sostituzione al suo interno degli artisti rimasti in Nuova Scena. Questa terza edizione sarà quella registrata anche per RAITRE.

Il lavoro nasce in seno all’Istituto Ernesto De Martino, grazie alle ricerche di Cesare Bermani e Franco Coggiola. Fu rappresentato per la prima volta il 16 aprile del 1966 al Teatro Carignano di Torino. Lo spettacolo era concepito come raccolta di canti popolari legati al lavoro e tutti i partecipanti erano intesi come "portatori" di culture. Nella seconda edizione si introducono canti nuovi legati alla attualità, in particolare quelli eseguiti da Antonio Infantino ed Enzo Del Re che su suggerimento dello stesso Dario Fo compongono "Povera gente" ed "Avola", la prima sulla nuova emigrazione dal Sud verso il Nord Italia e verso il Nord Europa e la Svizzera, la seconda sulla strage di braccianti avvenuta nel 1968 durante una manifestazione sindacale nel piccolo paese del siracusano. Nella terza edizioni queste canzoni saranno eseguite da Pino Masi, Ciccio Busacca e altri.

Tra gli interpreti Giovanna Marini, [Giovanna Daffini, Caterina Bueno, Rosa Balistreri, Piero Nissim, il Gruppo Padano di Piadena, il Coro del Galletto di Gallura, Maria Teresa Bulciolu, Ivan Della Mea, Enzo Del Re, Ciccio Busacca. Lo spettacolo mirava a rappresentare, attraverso canti popolari di tutte le regioni italiane, la condizione del mondo popolare e proletario in Italia.

A "Ci ragiono e canto n. 3" (1973) parteciparono invece Ciccio Busacca, Piero Sciotto, Chicca De Negri e Policarpo Lanzi - (it:wikipedia)

Vol. 1: Le dodici parole della verità - Sun cuntent de vess al mund - Tibi (Da cannu semmu nati illi campagni) - Nana bobò - Ninna nanna a sette e venti - A lavorar gh'andèm prima matina - Curaggiu, bibinnaduri - S'la tera cultivada - So stato a lavorà a Montesicuro - O Signur di puveritt - El vilano e el faraone - Guarda chi vita chi fa lu zappaturi - Tarè, nun ti ni jenne - Cassisia agghia vintu - Iu partu e su custrittu di partiri - Lu suldate che va a la guerre - Fuoco e mitragliatrici e Valzer dei disertori - Avvidecci la me fata - Ero povero ma disertore - Matri ch'aviti figghi a l'abbatìa - O cancellier che tieni la penna in mano - La mia cella - Da piccola bambina aveo imparato - Figghiu sciatu meu! - Mare maje - Oh veni sonnu di la muntanella - Poca terra

Vol. 2:
Eravamo in quindici – Ascoltate o popolo ignoranteBandiera rossa del partigiano - La tradotta che parte da Novara - Abballati abballati - Ballo tondo – E mi sont chi in filandaQuando sento il primo fischio - A la matin bonora - Per Santa Caterina dei pastai - Da noi c'è tanto fumo - Eppure da un poco di tempoBattan l'otto - Chi vene a laurà – Se otto oreSun cuntent de vess al mundHo visto un re - Mama mia vurìa vurìa - Mamma mamma mi sento un gran male - La bella la va al fosso - E picchia picchia alla porticella - Non è amore – Vieni fuori compagnoAvola - Forza compagni

Vol. 2, atto secondo: Capissi pu nagott –Vieni fuori compagnoAvolaIllu Vietnam nostri compagni - Padrone Olivetti - Ho comprato un frigorifero - Sono sbarcate le navi - Peregrinazioni lagunari - Sagghiata - Dop'ott'oreSignor padrone non si arrabbi (Il merdometro)Povera gente - Audite bona zente - Gloria Laus et honor - Ecco il ridente maggio - Ballo ondo – È fatalità - Aemmu-fatigatu - Al jorn del- Giudici – 600 preti operaiUguaglianza - Cristo sara` dalla parte nostra – Non aspettar San Giorgio

Vol. 3: Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]Calma calma!Ogni giorno all'alba - E mi me ne su andao – Sagghiata – Saluteremo il signor padroneSignor padrone non si arrabbi (Il merdometro)Povera gente - Audite bona zente - Stabat Mater – Mi s’eri ammo’ giuvina – Figghiu sciatu meo – Gloria laus et honor - Ecco il ridente maggio - Ballo tondo – È fatalità - Aemmu-fatigatu - Al jorn del Giudici – Un servo sotto la croce - Non aspettar San Giorgio

Vol. 3 atto secondo: Un servo sotto la croce - (Tutto m’arrubau lu patruni miu) - (Eccoci giunti a questa abitazione) - (In strambotte rispetto a incastro so il migliori) - (Ora di tutto il mio Saverio so privato) - (Piantiamola di piangerci addosso) - Noi separati e loro tutti uniti - Attento, Colonnello! - (Sì sì la lotta ci vuole ma come) - La mafia, storia di Turiddu Carnevale (inizio) - La mafia, storia di Turiddu Carnevale (fine) - La GAP - Noi separati e loro tutti uniti ripresa - (In una vecchia scuola) - (Basta! Non possiamo continuare con sta danza)



Parole di Dario Fo su musica popolare.
O mama mia sarè la porta
che non entri qui nessun,
voglio sembrare di essere morta
che vói pianger, che vói pianger qualchedun.
E mi vói pianger el mio moroso
che i tedeschi 'sti vigliacchi m'han copat.
Su la camisa gh'han fato un fiore
che l'è il suo cuore che a fusilade gh'han stcepat.
E scaveremo 'na fossa fonda,
ghe staremo dentro in tre;
bandiera rossa del partigiano
ed il mio ben, il mio ben in braccio a me.

21/3/2008 - 19:24



Lingua: Italiano

Versione italiana
BANDIERA ROSSA DEL PARTIGIANO

O mamma mia chiudete la porta
che non entri qui nessuno,
voglio sembrare di essere morta,
che voglio piangere, che vo­glio piangere qualcuno.

E io voglio piangere il mio amoroso
che i tedeschi questi vigliacchi mi hanno ammazzato.
Sulla camicia gli hanno fatto un fiore
che è il suo cuore che a fucilate gli hanno spaccato.

E scaveremo una fossa fonda, ci staremo dentro in tre
bandiera rossa del partigiano
ed il mio amore, il mio amore in braccio a te.

21/3/2008 - 19:26


Ma si tratta mica dello stesso Dario Fo che nel 43'-'45 faceva parte della Guardia Nazionale Repubblicana ?
http://www.pmli.it/forepubblichino.htm
Sara' un caso d'omonimia ???
(Guglielmo Borrelli)

Sinceramente non abbiamo nessuna voglia di prendere lezioni da questi signori del PMLI che hanno recentemente tappezzato una città intera di manifesti per celebrare il cinquantenario della morte del compagno Stalin. Della gente che ancora al giorno d'oggi si dichiara stalinista non si dovrebbe permettere di pronunciare una sola parola contro Dario Fo.

Lorenzo.

21/3/2008 - 20:35


Non mi sarei mai aspettato di trovarmi ancora a fronteggare detrattori di Dario Fo. Qualcuno potrebbe anche contestare che un ex-giovanotto dal doppio 5 in letteratura non può essere insignito del Nobel...

Il becero messaggio, con finta ignoranza e chiaramente d'uno stalinista, TENTA di buttare fango sulla figura di Fo: posso pure ben capire che critichiate la canditatura per un probabile interesse, ma asserire che Fo non abbia mai rinnegato il suo passato da repubblichino è un'emerita cazzata.
E i PMLIsti dovrebbero farsi un'analisi di coscienza, considerando che basano le loro considerazioni su un libro di Giancarlo Vigorelli, che fieramente si erge fascista. Sarà che il PMLI è legato all'NBP, il Partito Nazional-Bolscevico russo, fondato e guidato da Eduard Limonov? Il legame fascisti-comunisti (e scusate se faccio di tutta l'erba un fascio comune) è evidente dalla bandiera dell'NBP. Cosa mai vorrà richiamare?!

Dario Fo si arruolò volontario tra i parà del Battaglione Azzurro di Tradate dell'RSI ancora adolescente. Vidi tempo fa delle foto che attestino questa notizia.
In un'intervista a Repubblica (22/03/1978) parlò di "momentanea e forzata presenza nella sezione addestramento della contraerea dell'aeronautica" dichiarando: "Io repubblichino? Non l'ho mai negato. Sono nato nel '26. Nel '43 avevo 17 anni. Fin a quando ho potuto ho fatto il renitente. Poi è arrivato il bando di morte. O mi presentavo o fuggivo in Svizzera" e spiegando di essersi arruolato volontario per non destare sospetti sull'attività antifascista del padre.

Nella sentenza del Tribunale di Varese del 15 febbraio 1979 si legge tra l'altro: "È certo che Fo ha vestito la divisa del paracadutista repubblichino nelle file del Battaglione Azzurro di Tradate. [...] Deve ritenersi accertato che delle formazioni fasciste impegnate nell'operazione in Val Cannobina facessero sicuramente parte anche i paracadutisti del Battaglione Azzurro di Tradate. [...] Non è altrettanto certo, o meglio è discutibile, che vi sia stato impiegato Dario Fo."
Questioni: c'è stato questo particolare, pensi il senso di quell'altro lì

Sapete chi fu Felice Amedeo Fo?!
Cosa il Corpo Volontario per la Libertà?
Vo a dormire, queste ricostruzioni mi stancano.

ΔΙΩRAMA Poco Ligio all'Ufficialità! - 2/3/2009 - 00:57


Scusate se l'ultima volta dormivo e il mio commento precedente possa risultarvi inconcludente: appena avrò un po' di tempo e veglia chiarificherò il tutto.

ΔΙΩRAMA Poco Ligio all'Ufficialità! - 2/3/2009 - 17:24


Ma allora perché arrivato ai 17 anni, non è scappato in montagna come tutti gli altri partigiani ma si è piegato alle leggi nazi-fasciste???

Forse sarebbe meglio dire che ha capito da grande di non essere fascista ma semplicemente democratico!

marco - 10/6/2010 - 17:04


Avete letto l’Unità (ex organo del PCI) di oggi? Vi si inneggia alla guerra. Borghesi marci qual sono, i post-comunisti si schierano perfino con gli aggressori U.S.urai.
Gli ultimi avanzi degli sterminatori sovietici e degli infoibatori accettano tutto e il contrario di tutto, pur di tornare al potere e rubare alla grande.
Innalzano perfino il Tricolore da loro vilipeso fino a ieri dicendo che il patriottismo è l’ultima riva dei farabutti. Ma certo! Per quanto è vero che è il primo approdo dei galantuomini.
E la bandiera rossa?
A riguardo, circola in Italia un epigramma d'attualità che spopola:
"Bandiera rossa? Ormai non fa più effetto / anche il Compagno non ci fa più caso / la tiene il tasca come un fazzoletto / ci sputa dentro e ci si soffia il naso.”
M**** ai partiti! Viva sempre e soltanto l’Italia - Silio Valenti de Wiederschaun.

silio valenti de wiederschaun - 18/3/2011 - 23:43


Meno male che il grande sistema di schedatura globale ci permette di apprendere qualche notizia in più su questo personaggio, "volontario di guerra 1942-45" (traduciamo: fascista repubblichino in gioventù) che ora si interessa a "Il Giornale". Tutte cose che comunque si potevano intuire dalle poche righe confuse che ci ha lasciato...

CCG/AWS Staff - 19/3/2011 - 09:55




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