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Collemaggio

Michele Gazich
Language: Italian


Michele Gazich


2009
Collemaggio
collemaggio

Il 6 e il 7 aprile 2010 a L’Aquila, Michele Gazich e La Nave dei Folli hanno suonato tre concerti in un giorno e mezzo.
Michele Gazich e La Nave dei Folli (Anna Petracca, Marco Lamberti e Fabrizio Carletto) hanno suonato gratuitamente e gratuito è stato l’ingresso ai concerti.
I concerti si sono svolti presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico Bafile e presso la Chiesa-tenda di Gignano.
Nell’ambito dei concerti è stato presentato il CD “Collemaggio”.
Collemaggio è il monumento simbolo de L’Aquila.
Collemaggio è ora anche simbolo del centro de L’Aquila, militarizzato e sottratto ai suoi abitanti.
Collemaggio è anche una canzone composta da Michele Gazich ed eseguita con La Nave dei Folli.
“La canzone è stata scritta – dice Michele – grazie alla conoscenza con Giuseppe Dell’Orso, Professore di Liceo a L’Aquila, che mi ha fatto vedere cosa succedeva nella sua città dopo il 6 aprile 2009, senza che ne venisse data testimonianza significativa dai media”.
L’incasso per la vendita del CD Collemaggio (contenente la canzone omonima ed altre due canzoni) è stato interamente dato per un fine molto concreto: il restauro di Santa Maria Degli Angeli, che è una piccola Collemaggio. Il terremoto ha inferto gravi lesioni interne e ne ha danneggiato la facciata medievale e l’antico rosone.



2016
La via del sale
Gazich

Come mai hai deciso di riprendere “Collemaggio” in cui racconti del dramma del terremoto a l’Aquila nel 2009?

Perché, come accennavo, ancora molto c’è da fare a L’Aquila, come in altre zone d’Italia. Il nostro è un paese sismico e, purtroppo, di questi argomenti sempre si parlerà. Nello specifico, la canzone ben si contestualizzava concettualmente ne “La via del sale” ed inoltre da tempo non era più reperibile, in quanto esaurito, il miniCD che la conteneva, realizzato per aiutare l’accademia musicale aquilana (Concentus Serafino Aquilano) nel 2009. Ho reso l’arrangiamento più deciso, quasi militaresco, l’ho resa ancor più canzone di lotta, quale è, e questa volta l’ho cantata io…

Blogfoolk
I cuori dei vivi accanto ai cuori dei morti
Appesi alle giacche dei regnanti
Gas nervino a Collemaggio
Per l'avanti march dei vinti

Porte di ombra legano mani e case
Sei vivo ma non puoi tornare
Anche la Pasqua non può tornare
La notte non lascia il gelo

A volte penso che vorrei urlare
Ma il mio grido è goccia nel silenzio
Qui la morte si fa sottile
Come pioggia dentro ai vestiti

Case di carta, presepio tutto l'anno
Effetto domino da Berlino
In centro a L'Aquila i muri crollano
Alt! Proibito entrare
Alt! Proibito piangere
Alt! Proibito sapere

Contributed by Dq82 - 2019/2/23 - 18:53




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