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Peter Norman

Alberto Cantone
Lingua: Italiano


Alberto Cantone


Io lo sapevo che non era il vento
che mi sfidava quella sera
quando Tommie che era il più forte
mi sfilò accanto come una corriera

Io lo sapevo che non era il vento
ma un ciclone, quella sera
quando alzarono i loro pugni chiusi
sul podio come una bandiera

Io lo sapevo che non era il tempo
ma forse stava arrivando già
un tempo nuovo dal volto umano
tempo di libertà

Io lo sapevo che non era il tempo
ma fu amore o cosa sia
così sposai la loro lotta
come fosse mia.

Un distintivo sopra il petto
e lo sguardo abbastanza fiero
rimane ancora quella foto
di tre uomini in bianco e nero

Ci sono anch’io, quasi un intruso
come un punto marginale
nel racconto di un’altra storia
come un inutile particolare

Io lo sapevo che non c’era il tempo
e non sarebbe tornato più
la storia corre più veloce
ma in quell’attimo decidi tu

Io lo sapevo che non c’era tempo
che non c’era rallentatore
così sposai la loro causa
per istinto o amore.

Io lo sapevo e sapevo poco
non era in fondo cosa mia
quei ragazzi dalla pelle nera
massacrati dalla polizia

Però, sapevo, non era giusto
dovevo unirmi alle loro voci
quando levarono le braccia al cielo
un solo Re fra le tre croci

Io lo sapevo che non era il tempo
né la mia corsa, il mio tracciato
Tommie e Carlos l’hanno vinta
io non ho più gareggiato

Io lo sapevo che non c’era tempo
il tempo corre più veloce
quella fu la mia medaglia
e la mia croce.

Io lo sapevo che non era il vento
il mio alleato quella sera
quando Tommie che era il più forte
mi sfilò accanto come una corriera

Io lo sapevo che non era il vento
ma burrasca, quella sera
quando il cielo si fece nero
come una Pantera.



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