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L'allenatore in campo

Red Riot
Lingua: Italiano




Raccontano la mia storia da anni,
ma è stata cancellata dai libri di scuola
il ricordo di un'epoca che ha fatto troppi danni
io da quassù ti guardo, parli proprio
come lo stesso nazista che condanni.
Il calcio oggi tu lo guardi nel modo diverso
da come lo guardavo io al tuo tempo,
oggi, anche se perde, ogni allenatore è contento,
ieri passavi dal campo di calcio a quello di concentramento.
Io, figlio del Danubio, famiglia a far la fame,
arrivato in Italia all'Inter, sale la fama,
il più giovane allenatore a vincere il titolo,
ho scoperto Meazza, quello che perde oggi è un idolo.
Ho fatto la storia del calcio italiano,
ho lanciato schemi innovativi,
ho trionfato col Bologna all'Expo di Parigi,
ma gli archivi con le mie gesta,
dove cazzo sono finiti?

Anche tu sai che morirai,
ma dove quando e come non lo saprai mai,
Lascio qui il mio nome,
almeno così di me ti ricorderai,
allora sai che trionferai come Árpád Weisz.
Anche tu sai che morirai,
ma dove quando e come non lo saprai mai,
Lascio qui il mio nome,
almenocosì di me ti ricorderai,
allora sai che trionferai come Árpád Weisz.

Finalmente ho coronato un sogno,
ho dimostrato a tutti chi sono, e quanto valgo,
sono all'apice della mia carriera
sto giocando molto lontano, sì molto lontano,
troppo lontano.
Non avevo idea di quel sarebbe successo,
la mia famiglia è orgogliosa di me,
ora che ho successo.
E proprio quando pensavo
di aver risolto i problemi miei,
la legge ci scheda come stranieri ebrei,
di lì a poco tutti cominciarono a dimenticarmi,
lascerò l'Italia, ne parlano poco i giornali,
mi prendono in Olanda senza troppi complimenti,
invasione tedesca, iniziano i rastrellamenti.
Non sono più nessuno e mai lo sono stato,
ogni pensiero diverso viene indottinato,
nessuno più mi vede per l'allenatore che ero,
sono macchiato dal peccato di essere nato ebreo.

Anche tu sai che morirai,
ma dove quando e come non lo saprai mai,
Lascio qui il mio nome,
almeno così di me ti ricorderai,
allora sai che trionferai come Árpád Weisz.
Anche tu sai che morirai,
ma dove quando e come non lo saprai mai,
Lascio qui il mio nome,
almeno così di me ti ricorderai,
allora sai che trionferai come Árpád Weisz.

Qui sono uno fra tanti, fra tanti sfrattati,
maltrattati, frustati come animali, disarmati,
deportati al campo, ricordo il mio di campo,
i miei ragazzi facevano gioire, ma dove va a finire
quello che ho creato, di tanto in tanto ci ripenso
mentre vado incontro all'immenso,
che cosa abbiamo noi di tanto diverso,
uno stemma io penso,
ora ho la stella, prima avevo lo scudetto,
ora sotto il campo che non volevo solcare,
pensavo di averli solcati tutti
quelli miei mi facevano sognare,
questi sono pieni di soldati, armi e animi distrutti.
Guarda come son caduto in basso,
ma il mio orgoglio resta alto, guardo in alto,
sono lontano.
Il mio nome resterà scolpito nel marmo,
muoio da allenatore, da allenatore in campo.

Anche tu sai che morirai,
ma dove quando e come non lo saprai mai,
Lascio qui il mio nome,
almeno così di me ti ricorderai,
allora sai che trionferai come Árpád Weisz.
Anche tu sai che morirai,
ma dove quando e come non lo saprai mai,
Lascio qui il mio nome,
almeno così di me ti ricorderai,
allora sai che trionferai come Árpád Weisz,
Árpád Weisz.



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