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La storia di Bortolo Pezzuti

Andrea Polini
Lingua: Italiano




Il freddo sui monti e sul lago
il faggio sul fuoco in cascina
sul monte alto e Cervera
lenta si posa la sera
è ancora tempo di guerra
dadi tirati da un cieco
decideranno la sorte
giorno di vita o di morte
ma qui domani è Natale
con un foulard rosso al collo
Bortolo scende al paese
luci di festa già accese
Bortolo ha diciott'anni
come i ragazzi di fronte
la loro divisa è una gabbia
negli occhi non luce ma sabbia
Alt una voce lo ferma
ma non per dare un saluto
cosa ti porti lì addosso
togli quello straccio Rosso
Bortolo che non capisce
che chiede che vuole un perché
ma la risposta è nel buio
nel camion che lo porta lontano.

Gelo nell'aria a Bolzano
fa freddo di più che in casera
neve sul filo spinato
sulla baracca e sul prato
là in fondo al campo una cella
molto più nera e più fredda
sangue sul muro e per terra
chi è preso per caso e chi scappa
ma è primavera sul lago
inverno nel cuor della mamma
Bortolo tenta la sorte
via da quel campo di morte
le guardie hanno mani callose
come tuo padre o le tue
use a spaccar la paghera
alla falce e alla preghiera
ma quelle mani e i vent'anni
le coprono quelle divise
non le bagna il sudore
portano sangue e dolore
dopo tre giorni di strazio
scannato la notte di Pasqua
finisce il dolore e la guerra
la bocca riempita di terra



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