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Tu se' di quella razza

Anonimo Toscano del XXI secolo
Lingua: Italiano (Toscano)


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atxxi
[ottobre 2016]

Johnny Lecchino assieme a Matteino (foto Associated Press)
Johnny Lecchino assieme a Matteino (foto Associated Press)
Tu se' di quella razza che sta fin troppo bene,
che un dì fece la fame, e or ci ha le tasche piene.
Lo posso gridà' forte, ed esser roboante:
Da' mòccoli alla Bibbia, da Woytilaccio a Dante.
Tu se' di quella razza che s'è certo evoluta,
Che fa far tre risate, incassa e poi saluta.
Eppur la storia insegna, e che lo si sentenzi:
Prima lo davi a i' sardo, ora dai i' culo a Renzi.
Di storie come queste ce ne son state tante,
Se l'era ancora vivo, lo davi ad Almirante.
Tu se' di quella razza che ci ha fregati a tutti,
Tu ce l'hai sciolto i' corpo, va', con que' farabutti.
Quella razza se' tu, è inutile far finta,
T'ha trombato il potere, e se' rimasto incinta.

7/10/2016 - 23:31


Non possedere apparecchi televisivi mi ha risparmiato anche la parabola di questo signore ed i suoi savi pareri di costituzionalista.
La comunicazione politica del boiscàut -cui mi è arrivato qualche brandello per radio- è se possibile persino peggiore: nemmeno il suo sedicente avversario frequentatore di minorenni avrebbe ridotto le proprie argomentazioni ad un "cambiare" sennò ti tieni la costituzione che hai, come se dicesse "peggio per te se non fai come dico io".

Partecipare costruttivamente alla vita politica rappresentativa nello stato che occupa la penisola italiana significa cercare di impedire a chi vi ricopre incarichi di responsabilità anche minima di danneggiare le persone serie con la propria intraprendenza.
Per questo, e solo per questo, penso che i sudditi di quello "stato" debbano tenersi la costituzione che hanno e non trattare il prossimo referendum costituzionale come vengono trattate ordinariamente le consultazioni elettorali in quel "paese" da parte di chi conserva un po' di realismo.

Quella costituzione ha alcuni pregi innegabili, come quello di essere stata redatta in un'epoca in cui la giustizia sociale non era stata estromessa dal discorso politico, e quello di aver avuto responsabili adusi allo studio ed alla sobrietà assai più che ai ristoranti.

Io non sto con Oriana - 8/10/2016 - 09:33


Non credo, ohimè, che non possedere apparecchi televisivi possa dispensare dal seguire, o quantomeno venire a conoscenza di, certe parabole di questo e di altri signori. Ciononostante, è impossibile non essere d'accordo con quanto espresso sopra. La mia non eccelsa venerazione della "costituzione" e dello Stato in genere, che occupi la penisola italiana o altre penisole dalla Corea alla Baja California, non mi ha comunque impedito di rimarcare la squisita comicità di un tizio che tesse prima lodi a suddetta "costituzione" per poi passare armi e bagagli al sostegno di un tizio che, di fatto, si accinge a metterla in un cassetto. Non contento di tutto ciò, si è spinto a definire la "vittoria del NO" come qualcosa "peggio della Brexit"; oggi le comiche, giustappunto. Ma è forse giunto il momento di cessar di discutere di questo ruffiano che si gode un'agiata terza età.

L'Anonimo Toscano del XXI secolo - 8/10/2016 - 12:01


Sono passati 2 anni dal referendum. Era un tentativo di cambiare qualcosa (non molto) della Costituzione per fare funzionare un poco meglio lo stato. Comunque la si pensi non c'era nulla di eversivo. Ha vinto l'Italia che sa dire solo "no" ed è stato bocciato: ha segnato la fine di Renzi e l'inizio di un processo che ha portato al "nuovo".
Ora governano due peronisti, autocrati, padri e padroni di due movimenti che di democratico non hanno nulla. Spero solo che non ci provino loro a modificare la Costituzione: mi fanno molta più paura di Renzi.
Non sarà d'accordo l'Anonimo Toscano del XXI secolo. Ma perché sta al riparo dell'anonimato? Perché non firma? Ha paura di qualcosa? Si vergogna?
Non sopporto gli anonimi.
All'altro tipo che ha postato un commento. Ha usato la parola "boiscàut", opportunamente storpiata, in modo evidentemente sarcastico, denigratorio nei confronti di Renzi. Perché l'ha fatto? C'erano tante altre parole per farlo! Essere boy scout (in realtà in italia si dice semplicemente "scout") non è certo una cosa brutta, della quale vergognarsi.
Un consiglio: prima di scrivere parole in libertà alimentate il cervello e il cuore.
Luciano

Luciano Callegari - 5/11/2018 - 13:54


Succede, caro Callegari, quando si càpita in un dato luogo per caso, come fosse un Facebook o un "social" qualsiasi, e non se ne conosce minimamente né la storia, né chi lo frequenta e (almeno nel mio caso) chi lo costruisce giorno per giorno da quindici anni.

Altrimenti sapresti, caro Callegari, che l' "Anonimo Toscano del XXI Secolo" è uno degli pseudonimi usati dal sottoscritto, vale a dire Riccardo Venturi, nato a Firenze il 25 settembre 1963 alle ore 23.45, ivi residente in via dell'Argingrosso n° 65/C (quartiere Isolotto, anche se sarebbe più corretto dire ai Bassi), n° di telefono: 338 / 8619029, codice fiscale VNT RCR 63P25 D612G, statura 1,94. Qui dentro lo sanno tutti quanti, è per me un po' un divertissement e un po' il mio "nome di battaglia" come ottavista in rima e détourneur. A questo link te lo puoi pure vedere, il Venturi "Anonimo", in tutta la sua smagliante bruttezza al funerale di un amico e compagno per il quale aveva, appunto, scritto un'ottava. Qui sotto, invece, te lo puoi vedere, sempre il Venturi, un po' po più giovane mentre si mangia un pezzo di pane, assieme al partigiano della Brigata Sinigaglia Marcello Citano, detto "Sugo", purtroppo recentemente scomparso.

L'Anonimo Toscano del XXI Secolo e il Partigiano Sugo. Vicenza, febbraio 2007.
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo e il Partigiano Sugo. Vicenza, febbraio 2007.


Spero cosí di avere soddisfatto il tuo desiderio anagrafico e la tua esigenza di non avere a che fatto con degli Anonimi. Così potrai tornare in santa pace ai tuoi cazzari, "democratici" e non, alle tue Costituzioni solo leggermente modificate e magari ai tuoi Minniti, ai tuoi DASPO urbani e, se mi permetti, anche alla tua non perfettissima conoscenza della storia argentina.

Poiché dispensi consigli, vorrei per concludere e prima di salutarti fornirtene uno anch'io, sebbene minuscolo.

Le parole, o sono libere, o non alimentano né il cervello e né il cuore. Alimentano soltanto le galere. Cerca di tenerlo presente, se puoi, anche se è quantomeno probabile che io e te apparteniamo a due galassie diverse e lontane anni luce. Ti saluto, Callegari.

Riccardo Venturi - 5/11/2018 - 19:44




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