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The Great Joke In The Sky

Finti-Illimani
Lingua: Italiano



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[2012]
Parole delle Madri di Plaza de Mayo, recitate da Angela Bernal su musica di Carlo Vignaturo
Con Angela Bernal (voce), Carlo Vignaturo (charango, piano, programm.), Giuseppe Chierchia (sicus)
Nel CD del gruppo napoletano intitolato “Quando i treni viaggiavano sicuri”



“Quando i treni viaggiavano sicuri è un viaggio musicale in un treno ideale che percorre gli ultimi quaranta anni di politica internazionale seguendo il filo nero che corre sui binari che collegano le dittature sud americane alle vicende italiane ed internazionali.
Abbiamo ipotizzato un nesso logico che lega i due 11 Settembre - l’inizio della dittatura di Pinochet in Cile e l’attacco alle Twin Towers - a corollario di undici anni di musica militante, indipendente, socialmente impegnata e politicamente scorretta.” (Finti-Illimani)



Traduzione italiana della lettera che le Madri scrissero a papa Wojtyla nel 1999, quando il Vaticano faceva continue pressioni sulle autorità inglesi in favore di Augusto Pinochet, allora detenuto a Londra. Si fa riferimento alla visita ufficiale che il papa fece in Cile nel 1987, mostrandosi tutto pappa & ciccia con l’allora dittatore, nonché il suo ostinato silenzio sui desparecidos e la proclamazione a cardinale di Pio Laghi, ex nunzio apostolico in Argentina negli anni della "guerra sucia" e manifestamente connivente con la dittatura.
Buenos Aires, 23 febbraio 1999

Signor Giovanni Paolo II,

ci sono voluti diversi giorni per mandar giù la richiesta di perdono che Lei, signor Giovanni Paolo II Wojtila, ha richiesto per il genocida Pinochet.
Ci rivolgiamo a Lei come ad un cittadino comune perché ci sembra aberrante che dalla sua poltrona di Papa nel Vaticano, senza conoscere né aver sofferto sulla propria pelle il pungolo elettrico (picana), le mutilazioni, lo stupro, si animi in nome di Gesù Cristo a chiedere clemenza per l’assassino.
Gesù è stato crocifisso e le sue carni furono lacerate dai giuda come Lei che oggi difendono gli assassini.
Signor Giovanni Paolo, nessuna madre del terzo mondo che ha dato alla luce un figlio che ha amato, allattato e curato con amore e che poi è stato mutilato e ucciso dalla dittatura di Pinochet, di Videla, di Banzer o di Stroessner accetterà rassegnatamente la sua richiesta di clemenza.
Noialtre La incontrammo in tre occasioni, però Lei non ha impedito il massacro, non ha alzato la sua voce per le nostre migliaia di figli in quegli anni di orrore.
Adesso non ci rimangono dubbi da che parte Lei stia, però sappia che sebbene il suo potere sia immenso non arriva fino a Dio, fino a Gesù.
Molti dei nostri figli si ispirarono a Gesù Cristo, nel donarsi al popolo.
Noialtre, la Associazione “Madres de Plaza de Mayo” supplichiamo, chiediamo a Dio in una immensa preghiera che si estenderà per il mondo, che non perdoni Lei signor Giovanni Paolo II, che denigra la Chiesa del popolo che soffre, ed in nome dei milioni di esseri umani che muoiono e continuano a morire oggi nel mondo nelle mani dei responsabili di genocidio che Lei difende e sostiene, diciamo:

Non perdoni Signore, a Juan Pablo Segundo.

Asociación Madres de Plaza de Mayo

inviata da Bernart Bartleby - 16/12/2015 - 16:17


Il testo originale della lettera:

Buenos Aires, 23 de febrero de 1999

Señor Juan Pablo II°

Varios días nos costó asimilar el pedido de perdón que Usted Señor Juan Pablo reclamó para el genocida Pinochet.

Nos dirigimos a Usted como a un ciudadano común porque nos parece aberrante que desde su sillón de Papa en el vaticano, sin conocer ni haber sufrido en su cuerpo la Picana, las mutilaciones, la violación, se anime en nombre de Jesucristo a pedir clemencia para el asesino.

Jesus fué crucificado y sus carnes fueron laceradas por los judas que como Usted hoy defiende asesinos.

Señor Juan Pablo, ninguna madre del tercer mundo que dio a luz un hijo que amó, amantó y cuidó con amor y que después fué mutilado por la dictadura de Pinochet, Videla, Banzer, Stroesner van a aceptar resignadamente su pedido de clemencia.

Nosotras lo entrevistamos a Usted en tres oportunidades, pero Usted no impidió la masacre, no alzó su voz por nuestros miles de hijos en aquellos años de horror.

Ahora no nos queda dudas de que lado está Usted, pero sepa que aunque su poder sea inmenso no va a llegar hasta Dios, hasta Jesús.

Nuestros hijos, muchos de ellos se inspiraron en Jesucristo, en la entrega al pueblo.

Nosotras, la Asociación Madres de Plaza de Mayo le rogamos, le pedimos a Dios en un rezo inmenso que se extendrá por el mundo, que no lo perdone a Usted Señor Juan Pablo, que denigra a la Iglesia del pueblo que sufre, y en nombre de millones de seres humanos que mueren y siguen muriendo hoy en el mundo en manos de los genocidas que Usted defiende y sostiene.

Decimos: NO LO PERDONE SEÑOR A JUAN PABLO II°

Asociación Madres de Plaza de Mayo

Bernart Bartleby - 16/12/2015 - 16:19




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