Lingua   

Deija

Alessandro Mannarino
Lingua: Italiano


Alessandro Mannarino


Il primo Dio fu un buco dentro al cielo
Nascosto in un buio di provetta
Infuse come un sadico l’istinto
Per chiuderci qui dentro ad un recinto.

Il secondo Dio, l’architetto del teatro
Usava il cielo come un gran fossato
Era solo un altro carceriere
E giocava con le mosche in un bicchiere.

Oh, Deija, vieni a vivere in città
E c’è già chi ride di lacrime.
Oh, Deija, mi profuma l’anima
Guarda qua, c’è un marmocchio che inciampica.

Il terzo Dio fu solo di passaggio, che delusione
Per il quarto si bruciarono le donne
E restammo solo maschi sulla Terra
Con un unico passatempo, la guerra
Ed il quinto contro il sesto
Ma il settimo dio è apparso alle baracche, stamattina
E c’è speranza nuova tra la gente
Stavolta è quello giusto veramente
Si sa ancora poco, ma il nome suona bene
E non vuol dire niente.

Oh, Deija, vieni a vivere in città
E c’è già chi ride di lacrime
Oh, Deija, mi profuma l’anima
Guarda qua, c’è un marmocchio che scalpita...

Oh, Deija, oh, Deija
Oh, Deija, oh, Deija
Oh, Deija, oh, Deija
Oh, Deija, oh, Deija
Oh, Deija, oh, Deija
Oh, Deija, oh, Deija...



Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org