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Quando Bandiera Rossa si cantava

anonimo
Lingua: Italiano (Toscano Fiorentino)


Lista delle versioni e commenti


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[anni '30]
Sull'aria di "Giovinezza"
(Inno fascista copiato da un canto degli Arditi del Popolo)

E' possibile, anzi probabile, che almeno il ritornello di questo canto popolare toscano altamente clandestino sia presente in altre canzoni di questo sito; il fatto è che era talmente diffuso, sotterraneamente, nella Toscana degli anni '30 che non se ne contano le versioni. La presente è chiaramente fiorentina, e non è “di fuori” che venga dal quartiere dell'Oltrarno che, anche durante il ventennio, mantenne la sua connotazione fieramente antifascista (che pagò a caro prezzo con raid e stragi, come quella di Piazza Tasso del 17 luglio 1944) e pure la sua estrema miseria; ma veniva cantato in tutta la Toscana.

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Io stesso ho sentito mia madre cantarne delle strofe, e mia madre lo sentiva nell'Isola d'Elba del periodo. Il fatto che, per queste strofe, sia stato fatta una parodia dell'inno fascista, è altamente indicativo; ancor più indicativo il concetto che vi viene espresso, un concetto semplicissimo. Nonostante la retorica di regime e nonostante i famosi “treni in orario”, durante il fascismo la gente moriva di fame, aspettando di essere mandata a morire in guerra e sotto i bombardamenti. Tutto qui. [RV]
E o mamma!
E i figlio!
Mamma i' che c'è da cena?
Figlio mio, no c'è niente!
Quando "Bandiera rossa" si cantava
a i' men tre volte a i' giorno si mangiava
e ora 'e si canta "Bella giovinezza"
non si sta ritti dalla debolezza!

E i' suo padre
in camicia nera
e va alla festa in giù e in su
gli è portantin della bandiera
e la miseria la trionferà!

Mamma, i' che c'è da cena?
Niente, figliolo mio!
Quando "Bandiera rossa" tu cantavi
delle brave bistecche tu mangiavi
e ora che tu canti "Giovinezza"
tu caschi in terra dalla debolezza!

Evviva, viva
i' nostro duce:
sempre alla fame ci si riduce
e cor i' vostro "Alala-là"
ma sempre 'i pane va a rincarà!

inviata da Riccardo Venturi - 17/9/2014 - 11:57


Ehi, "Giovinezza" c'è, neh! E in due versioni, quella degli Arditi, e quella "pé 'n tal cü"!
Αλαλη Αλαλα!

B.B. - 17/9/2014 - 12:59


Invito a leggere “Quando bandiera rossa si cantava... Ragazzi di Villa Argine condannati per offese al Duce”, di Franco Piccinini, articolo pubblicato su sulla rivista La Piva dal Carner, ottobre 2015, negli atti di un seminario musicale tenutosi ad Orta San Giulio nel 2015.

Racconta di quando una sera del 1936 un gruppo di ragazze e ragazzi di Cadelbosco, località La Rocca, Reggio Emilia, furono sorpresi a cantare “Quando Bandiera Rossa si cantava” da un fascistello locale e da questi denunciati in blocco. Furono tutti condannati “per offese a S.E. il Capo del Governo e grida sediziose” e condannati chi a sei, chi a tre mesi con la condizionale e a svariate centinaia di Lire di multa e ammenda…

Bernart Bartleby - 11/2/2016 - 15:41




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