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Elisa Berti e Guido Tramagnini

anonimo
Lingua: Italiano (Toscano fiorentino)



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[ca. 1911]

L'eterno tema del ritorno dalla guerra del giovane soldato che ha lasciato a casa la fidanzata o la moglie e che, dato per morto, la ritrova sposata con un altro, è tema di decine di canzoni, alcune delle quali assai belle e tragiche (si pensi solo alla terribile Canzone del soldato di Vladimir Vysotskij). Con questa canzone popolare fiorentina dei tempi della guerra di Libia (1911), però, il tema è rivisitato...alla fiorentina; e se, in gastronomia, “alla fiorentina” rimanda alla famosa bistecca, in questo genere di canzoni rimanda alla più perfida delle prese per il culo. Il giovane (e malaccorto) soldato, certo di sposarsi con la fidanzatina al suo ritorno, le consegna non solo la casa presa in affitto, ma anche la bella sommetta di quattromila lire; solo che la guerra va per le lunghe, e lui smette di scriverle. Conseguenza logica: l'Elisa si dà pace e si sposa un altro. Proprio nel giorno del matrimonio, però, il Guido si ripresenta: il drammone è in agguato. Ma cosa più preme al Guido, in quel tragico momento? Ma le quattromila lire, è ovvio! Solo che l'Elisa le ha già tutte spese...e a questo punto non resta che augurarsi che il Guido se ne sia presa un'altra, e soprattutto che non gli sia ritoccato, di lì a pochi anni, di tornare in guerra; sapete, quella “Grande” di cui proprio quest'anno ricorre il centesimo anniversario... [RV]
Elisa Berti e Guido Tramagnini
lieti e contenti s'eran dati i' cuore:
facevano all'amor fin da bambini
giurando fedeltà e sincero amore
e di novembre
dovevansi sposà,
contavano i minuti
che c'eran da passà.

Scoppiò la guerra contro la Turchia
Tripoli venne preso e bombardato;
ed anche a Guido gli toccò andà via
e dell'Ottantanuove è richiamato:
disse all'Elisa
avanti s'imbarcà:
«Se torno dalla guerra
noi ci si sposerà!

La casa che ho già preso già in affitto
tènla con te con tutto il mobiliare
e solo a te, Elisa, do il diritto
e' miei denari pote' conservare;
i' portafoglio
io lo consegno a te
e quattromila lire
rinchiuse dentro c'è».

'Pena fu arrivato in Tripolitania
scriveva alla ragazza tutti i giorni
e lei gli rispondeva con gran smania:
«Speriamo che a casa presto ritorni!»
Passònno i giorni
e i mesi: di laggiù
lettere del suo Guido
non ne riceve più!

Corse la voce che Guido era morto,
pianse l'Elisa pe'l suo caro amore;
stette un bel pezzo nel pensiero accorto
e po' alfine diè pace al suo dolore
e cor un altro
si mise a amoreggià
e dopo breve tempo
se ne andette a sposà.

Mentre son tutti alla stanza in allegria
sentan bussà alla porta della stanza
......
la porta si apre
ed entra un milità,
s'avvicina alla sposa
pe' volegli parlà.

Dicendogli: «Dove hai messo i miei denari?»
lei gli rispose: «Gli ho tutti finiti...»

inviata da Riccardo Venturi - 8/9/2014 - 00:21




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