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Les cathédrales de l'industrie

Malicorne
Language: French


Malicorne

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[1986]
Scritta da Gabriel Yacoub.
La traccia che dà il titolo all’ultimo disco dei Malicorne prima della loro separazione.
In realtà si trattava piuttosto del primo lavoro solita di Gabriel Yacoub ma fu attribuito al gruppo per ragioni contrattuali.

Les cathédrales de l'industrie




Un visage sans honte un visage étonné
les idées courent après la chaîne
sans colère et sans haine
seulement un peu plus fatigué

Des briques sur le ciel et des poutres d'acier
ils bâtissaient des cathédrales
et sans penser à mal
juste aux briques et aux poutres d'acier

C'est pour les bras, c'est pour le coeur
c'est aussi pour l'envie la peur
de tous ceux qui ont bâti

Certains n'ont que le soir et l'électricité
pour leur faire croire à la lumière
tous les jours ils s'enterrent
sans savoir s'ils vont ressusciter

Et l'air qu'ils respirent assassine sans bruit
une pierre sur une autre pierre
juste le goût amer
d'une vie qui n'est pas une vie

Hail to the morning
to the heroes of the morning
hail to the dawn gods yeah
hail to the dawn gods yeah yeah !

Un rêve qui s'envole et revient aussitôt
qui vous fait fondre la mémoire
et oublier la gloire
il s'envole et revient aussitôt

Et j'irai dans ces villes de l'enfer de l'est
qui portent toutes des noms d'anges
la poussière est orange
dans ces villes de l'enfer de l'est

Contributed by Bernart Bartleby - 2014/6/23 - 09:25


Quando Gabriel Yacoub canta "andrò in queste città dell'inferno dell'est che portano tutte nomi d'angelo" l'immagine richiama gli altoforni di Uckange,Gandrange e Florange en Lorraine che stavano chiudendo una dopo l'altra.

Flavio Poltronieri - 2017/1/11 - 14:19



Language: Italian

Versione italiana di Renato
LE CATTEDRALI DELL'INDUSTRIA

Una faccia spudorata e una faccia attonita
idee corrono dietro la catena
senza rabbia e senza odio
solo un po 'più stanco

Mattoni sul cielo e travi di acciaio
stavano costruendo cattedrali
e senza pensare al male
solo per mattoni e travi di acciaio

È per le braccia, è per il cuore
è anche per paura dell'invidia
di tutti quelli che hanno costruito

Alcuni hanno solo la sera e l'elettricità
per farli credere nella luce
ogni giorno si seppelliscono
senza sapere se risorgeranno

E l'aria che respirano uccide senza rumore
una pietra su un'altra pietra
solo il gusto amaro
di una vita che non è una vita

Salve al mattino
agli eroi del mattino
saluti agli dei del cielo sì
saluta gli dei del cielo sì sì!

Un sogno che vola via e torna immediatamente
che ti fa sciogliere la memoria
e dimentica la gloria
vola via e torna immediatamente

E andrò in queste città dall'inferno dell'est
chi tutti hanno nomi di angeli
la polvere è arancione
in queste città dell'inferno da est

Contributed by Renato - 2019/4/30 - 16:27




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