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Volver no es volver atrás

Pedro Faura
Lingua: Spagnolo


Pedro Faura

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‎[1957]‎
Versi di José Bergamín (1895-‎‎1983) poeta spagnolo.‎
Musica di Pedro Faura, dal suo secondo e (credo) ultimo album, “Volver no es volver atrás” del ‎‎1976.‎

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Poesia di esilio e di ritorno (ma mai un ritorno indietro), cosa che toccò più volte nella sua vita allo ‎scrittore José Bergamín. Già oppositore della dittatura del generale Miguel Primo Rivera (dal 1923 ‎al 1930), durante la Seconda repubblica diresse la rivista culturale “Cruz y Raya” e, allo scoppio ‎della Guerra Civile, divenne il presidente dell’Alianza de Intelectuales Antifascistas. Fu lui ad ‎incaricare ufficialmente Picasso affinchè realizzasse il suo ‎‎“Guernica” per l’Esposizione ‎Internazionale di Parigi. Alla vittoria dei fascisti, fuggì dalla Spagna portando con sé il manoscritto ‎di “Poeta en Nueva York” che l’autore, ‎‎Federico García Lorca, gli aveva ‎regalato poco prima di essere assassinato. Fu Bergamín a pubblicare quell’opera per la prima volta, ‎facendola uscire simultaneamente in Messico e USA nel 1940. Tornò in Spagna nel 1958 e nel 1961 ‎ma fu perseguitato, arrestato, l’appartamento dove abitava fu dato alle fiamme e Bergamín fu ‎costretto di nuovo all’esilio. Tornò in Spagna definitivamente solo nel 1970. Molto critico rispetto ‎al processo di transizione, il radicale Bergamín fu anche vicino all’indipendentismo basco, ‎collaborando con il giornale Egin e con l’organizzazione Herri Batasuna. Prima di morire chiese di ‎essere sepolto a Fuenterrabía, nei paesi baschi, “para no dar mis huesos a tierra ‎española”.‎
Volver no es volver atrás.
Lo que yo quiero de España
no es su recuerdo lejano:
yo no siento su nostalgia.

Lo que yo quiero es sentirla,
su tierra, bajo mi planta;
su luz, arder en mis ojos
quemándome la mirada;

y su aire que se me entre
hasta los huesos del alma.
Volver no es volver atrás.
Yo no siento la añoranza,

que lo que pasó no vuelve,
y si vuelve es un fantasma.
Lo que yo quiero es volver
sin volverme atrás de nada.

Yo quiero ver y tocar
con mis sentidos España,
sintiéndola como un sueño
de vida, resucitada.

Quiero verla muy de cerca,
cuerpo a cuerpo, cara a cara,
reconocerla tocando
la cicatriz de sus llagas.

Que yo tengo el alma muerta,
sin enterrar, desterrada,
quiero volver a la tierra
para poder enterrarla.

Y cuando la tierra suya
la guarde como sembrada,
quiero volver a esperar
que vuelva a ser esperanza.

Volver no es volver atrás:
yo no vuelvo atrás de nada.‎

inviata da Bernart - 15/10/2013 - 11:23


The Pedro Faura songs i was playing them in my car with 2 friends in 1973,on the revolution park, in guadalajara i passed the disk to cassets and where drinking on the car so a police car stopped, i start the engine and a police chase began, i go to agriculure school, to the fields we where water crops the day before and i cross an irrigation channel, they crash the patrol car in the channel and we vanished, this could
have ended very bad, because possession of marxist music, guns, we where armed(i have a pump shotgun, a mauser carabine, a colt .45)that could cont me 10 years in prison, the goverment where fighting the dirty war against communism, we where anarchists not marxists, but they first shot questions later.

joe - 18/1/2021 - 08:29




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