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Un novembre d’inferno

La Kunturia
Langue: italien




C’è una casa al riparo dal vento
e dal freddo di un novembre d’inverno;
c’era un uomo che con gli occhi al cielo
gridò: “sta arrivando l’inferno”.
La campagna vestita di giallo
si infiammò ai bagliori di guerra;
si strappò il suo vestito più bello
e la terra sporcò il suo mantello
di neve che invano tentava a coprire
lo schifo del mondo,
lo schifo del mondo.

E tu dormi, dormi che
fuori c’è un mondo che non ti merita.
Dormi, dormi che
fuori c’è un freddo cane che nevica.

“C’è una strada al di là di quel fiume
e non c’è ponte che vi possa aiutare”,
ma una donna ci disse: “più in là
c’è una casa e ci si può riparare”.
Camminare tra strade di fango
inciampando tra preghiere e lamenti;
un tramonto di fuoco sul cielo
e la sera cosparse il suo velo
di buio che invano tentava a coprire
lo schifo del mondo,
lo schifo del mondo.

E tu dormi, dormi che
fuori c’è un mondo che non ti merita.
Dormi, dormi che
fuori c’è un freddo cane che nevica.



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