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Strontium 90

Karl Dallas
Lingua: Inglese


Lista delle versioni e commenti


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La ninna nanna de la guerra
(Cantacronache)
The Family of Man
(Karl Dallas)


[1959]
Da una poesia di Nâzim Hikmet
From a poem by Nâzim Hikmet
In “Songs from Aldermaston” e “Songs Against the Bomb”, dischi pubblicati nel 1960.
Ho ritenuto di attribuire la paternità della canzone a Fred ‘Karl’ Dallas secondo quanto asserito su en.wikipedia e English Folk Music ma secondo altre fonti (per esempio Mudcat Café, dove ho anche reperito il testo) gli autori potrebbero essere tali Ann e Marty Cleary.



Una delle tante canzoni nate nell’ambito del movimento inglese Campaign for Nuclear Disarmament (CND) e cantate durante le marce di protesta da Aldermaston, sede dell’Atomic Weapons Establishment (AWE), a Londra che si tennero regolarmente dal 1958 al 1964.
Si vedano anche, per esempio, There’s Better Things For You, March With Us Today, The Family of Man e già presenti su questo sito.



C'è voluto l'oramai famoso volumetto Canzoni per la pace (a cura di Chiara Murtas), edito nel 1984 dall'editore Napoleone, per stabilire che Strontium 90 riprende una poesia di Nâzim Hikmet. Lo stesso volumetto, che attribuisce la canzone a Ann e Marti [sic] Cleary, riporta una nota: "Lo strontium [sic] 90 è uno degli elementi radioattivi che si sviluppano in seguito alle esplosioni atomiche. Questo canto satirico (del 1959) negli Stati Uniti fu intonato in tutte le grandi manifestazioni pacifiste degli anni '60 ed è ispirato a una poesia di Nazim Hikmet. Si trova anche nel disco Le canzoni del no di Maria Monti." Nel volumetto si trova anche una traduzione italiana letterale.

Last night I went to a party,
Danced so I just about passed out;
But just when the party was gayest
Some crazy guy began to shout:

Strontium, Strontium, Strontium Ninety fall-out
Will get you even underground;
Now if you want some Strontium, Strontium Ninety,
There's plenty enough to go around.

What will we get from radiation?
No necks, two necks or maybe three;
Each one will have his own mutation;
Nobody else will look like me!

Strontium, Strontium, Strontium Ninety fall-out
Will get you even underground;
Now if you want some Strontium, Strontium Ninety,
There's plenty enough to go around.

So drink to the course of evolution;
The next one may very well be you;
Clouding the air with pollution,
And we'll see you next year at the zoo!

Strontium, Strontium, Strontium Ninety fall-out
Will get you even underground;
Now if you want some Strontium, Strontium Ninety,
There's plenty enough to go around.

inviata da Bartleby - 15/6/2011 - 14:34




Lingua: Italiano


La versione italiana di Rudi Assuntino

Qualcuno pensava in modo ironico agli effetti del fallout nucleare ben prima di Tropicana!‎

E infatti già allora il grande Rudy Assuntino tradusse questa “Strontium 90” in italiano e ‎Maria Monti la interpretò nel celebre EP “Le canzoni del no”, quello dell’Inno Abissino, de La ninna nanna de la guerra e, ‎soprattutto, de Canzone della marcia della pace, che fu fatto sequestrare dalla magistratura per il forte e chiaro contenuto ‎sovversivo e antimilitarista.‎



‎90Sr è un isotopo radioattivo dello Stronzio presente nel fallout nucleare e con un’emivita ‎‎(permanenza nell’ambiente dopo l’esplosione) di circa 28 anni…‎

‎“Strontium 90” era anche il nome di una scomparsa formazione britannica, fondata nel 1977 da ‎Mike Howlett dei Gong, in cui si incontrarono Stewart Copeland, Sting ed Andy Summers, membri ‎dei nascenti The Police …‎

Forse con qualche omissione ed imprecisione, ecco la versione italiana tradotta da Rudy Assuntino ‎ed interpretata da Maria Monti, trovata sul ‎‎sito di Lodovico Valentini Perugia‎.

STRONZIO 90‎

Siam sempre stati amici del progresso ‎
l'evoluzione certo, ma però
con l'aria impestata che c'è adesso
ci troveremo tutti allo zoo

Stronzio, Stronzio, Stronzio 90
tutti quanti all'inferno manderà,
di questo Stronzio, Stronzio, Stronzio 90
qui ce n'è per tutti in quantità

Che cosa ci farà la radiazione
due teste a te, tre teste forse a me
per figlio ci nascerà uno scorpione,‎
nessuno avrà la faccia che hai te

Stronzio, Stronzio, Stronzio 90
tutti quanti all'inferno manderà,
di questo Stronzio, Stronzio, Stronzio 90
qui ce n'è per tutti in quantità

inviata da Dead End - 10/10/2012 - 10:13




Lingua: Italiano

Traduzione italiana letterale.



Si tratta della traduzione italiana del testo inglese proposta da Canzoni per la pace, a cura di Chiara Murtas, Editore Napoleone, 1984. La traduzione si trova a pag. 61.

STRONZIO 90

L'altra sera sono andato a una festa,
ho ballato fino a diventare ubriaco,
ma proprio nel più bello della serata
un tipo pazzo si è messo a gridare:

Stronzio, stronzio, stronzio novanta
il fall-out vi manderà tutti sottoterra;
se vuoi stronzio, stronzio novanta
ce n'è attorno quanto ne vuoi.

Che cosa ci verrà dalla radiazione?
Niente collo, due colli o magari tre,
ognuno avrà la sua bella mutazione
e nessuno avrà l'aspetto che avrò io

Stronzio, stronzio, stronzio novanta
il fall-out vi manderà tutti sottoterra;
se vuoi stronzio, stronzio novanta
ce n'è attorno quanto ne vuoi.

Brindiamo al nuovo corso dell'evoluzione:
il prossimo mutante potrai benissimo essere tu!
Impestiamo l'aria con le radiazioni
e l'anno prossimo verremo a vederti allo zoo!

Stronzio, stronzio, stronzio novanta
il fall-out vi manderà tutti sottoterra;
se vuoi stronzio, stronzio novanta
ce n'è attorno quanto ne vuoi.

inviata da Riccardo Venturi - 16/2/2015 - 14:14




Lingua: Turco


Stronsium 90: La poesia originale di Nâzim Hikmet



Scritta il 16 marzo 1958 a Varsavia. Ricordiamo che il poeta turco, nel suo esilio, si era stabilito in Polonia e aveva preso la cittadinanza polacca; indi per cui viene spesso riportato, nelle biografie, come "naturalizzato polacco". Continuava, però, a scrivere in lingua turca, come si può vedere dal manoscritto qui riprodotto. [RV]

STRONSİUM 90

Acayipleşti havalar,
bir güneş, bir yağmur, bir kar.
Atom bombası denemelerinden diyorlar.

Stronsium 90 yağıyormuş
ota, süte, ete,
umuda, hürriyete,
kapısını çaldığımız büyük hasrete.

Kendi kendimizle yarışmadayız, gülüm.
Ya ölü yıldızlara hayatı götüreceğiz,
ya dünyamıza inecek ölüm.

(16 Mart 1958,
Varşova - Şvider)

inviata da Riccardo Venturi - 16/2/2015 - 12:09




Lingua: Inglese

La traduzione inglese della poesia di Nâzim Hikmet
di Figen Bingül, da questa pagina
English translation of Nâzim Hikmet's poem
by Figen Bingül, from This page
STRONTIUM 90

Weather's gotten strange,
Now sun, then rain, then snow.
It's from nuclear bomb testings, they say.

Strontium 90, they say, is raining
on weed, milk, meat,
on hope, freedom,
on the great longing whose door we knock on

We are in a race with ourselves, my rose.
Either we will take life to dead stars,
Or death will descend upon our world.


16 March 1958, Warsaw.

inviata da Riccardo Venturi - 16/2/2015 - 14:26




Lingua: Italiano

Traduzione italiana della poesia di Nâzim Hikmet
Di Riccardo Venturi, 16 febbraio 2015. Dalla traduzione inglese.
STRONZIO 90

Il tempo è diventato strano,
ora c'è il sole, ora la pioggia, ora nevica.
È per i test della bomba atomica, dicono.

Sta piovendo, dicono, stronzio 90
sull'erba, sul latte, sulla carne,
sulla speranza, sulla libertà,
sul gran desiderio alla cui porta bussiamo

Facciamo a gara con noi stessi, rosa mia.
O porteremo la vita su stelle morte,
oppure la morte calerà sul nostro mondo.

16/2/2015 - 14:43


Inutile dire che alla...particolare riuscita delle versioni italiane di questa canzone, il nome stesso dello "stronzio" ha contribuito non poco. Si tratta ovviamente di una pura coincidenza che è assolutamente assente sia dalla poesia turca di Hikmet sia dalla canzone in inglese: in realtà lo stronzio (Sr), prende nome dalla stronzianite, un minerale contenente stronzio così chiamato nel 1790 da Adair Crawford in onore del villaggio scozzese di Strontian (a sua volta dal gaelico Sròn an t-Sìthein, che pare abbia il poeticissimo significato di "Naso della collina delle fate"). In italiano, la similitudine tra "stronzio" e "stronzo" ha decretato anche il "successo" del nome dell'elemento, si veda ad esempio gli "anni di stronzio" (gli anni '80) contrapposti agli "anni di piombo". Per completare: l'italiano "stronzo" è un'antica parola di origine, pare, longobarda: strunz. Ad ogni modo, è indubbio che, nelle versioni italiane, il fatto che piova "stronzio" e che, quindi, piova merda, aggiunge una connotazione del tutto originale e non riproducibile nelle altre lingue. Per questo motivo, mi prendo l'onore e l'onere di aggiungere questa canzone anche al percorso Nostra sorella la merda.

Riccardo Venturi - 16/2/2015 - 14:36


Ma quindi il famoso detto "Haje voglia 'e mèttere rrumm, nu strunz' nun addevènta babbà" è longobardo?

B.B. - 16/2/2015 - 15:34


Longobardissimo! Del resto, uno dei principali ducati longobardi in Italia fu il Ducato di Benevento (che non è un furgone scassato targato BN 155218)...fai un po tu! Scherzi a parte, e ritirando fuori tutto l'astruso filologo germanico che è in me, i ducati longobardi al Sud furono numerosi. Probabilmente ti sarai chiesto (ma anche no) come mai al Sud siano tanto frequenti i toponimi contenenti "Sala" (tipo Sala Consilina, prov. di Salerno) e "Fara" (tipo la mitica Fara Filiorum Petri, o Fara San Martino, sede della pasta De Cecco, entrambe in prov. di Chieti): eccoti due belle parole germaniche e longobarde ("sala" = "sala di palazzo, sala del consiglio del Duca"; ted. Saal, svedese sala); "fara" = originariamente "associazione in marcia" (vedi il tedesco fahren "andare, viaggiare"; islandese fara "andare"). Insomma, parecchio vicino a Napoli si parlava longobardo e non è neppure di fuori che il termine "stronzo" si sia diffuso proprio dal Sud, dove peraltro ha mantenuto esattamente la forma originaria, strunz. Tu volevi celiare, ma ricordati: un filologo germanico ti trova sempre l'origine germanica (ma "merda" è latino: da muscerda "escremento di topo").

Riccardo Venturi - 16/2/2015 - 20:02


eccellente!
ho citato la canzone, nell'interpretazione del quartetto cetra, nell'incipit del post per il 2018
sul sito embrice2030.com come introduzione a un tema ambientale nel quale commentavo l'opera recente dell'architetto giapponese terunobu fujimori.
(v.)

severati carlo - 13/12/2018 - 12:46


Al mio adattamento vedo che manca la prima strofa e che l'ordine della seconda e della terza risulta invertito, pertanto:

Ballavo l'altra sera ad una festa
tra gente che beveva a tutto andar
ma proprio sul più bello della festa
un tipo folle incominciò a cantar

refrain poi Che cosa ci farà la radiazione... poi Siam sempre stati amici del progresso...

Rudi Assuntino - 14/12/2020 - 21:33




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