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Vstala primorska [Vstajenje Primorske]

Lev Svetek [Zorin]
Lingua: Sloveno


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La canzone interpretata dai ragazzi e dalle ragazze del coro del Liceo di Tolmin.


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Tam za turškim gričem, ili Tam za črnim gričem
(anonimo)
Bilečanka
(Milan Apih)
Lidi ma čhaje
(Roberto Dobran)


[1944]
Parole / Lyrics / Tekst: Lev Svetek-Zorin
Musica / Music / Glasba: Rado Simoniti

vstala


"Vstala Primorska è un canto patriottico sloveno divenuto inno non ufficiale. Divenne famoso ai tempi della resistenza antifascista all'occupazione italiana della Slovenia. Le parole di Lev Svetek-Zorin sono state messe in musica da Rado Simoniti" (Emilio Quinzi)

Vstajenje Primorske je slovenska rodoljubna pesem in (neuradna) himna Primorcev. Nastala je februarja 1944 v kurirski karavli v Križni gori nad Colom. Avtor Lev Svetek-Zorin se je dan po prihodu na karavlo povzpel na bližnji vrh, kjer ga je prevzel pogled na Vipavsko dolino in naprej čez Kras do Tržaškega zaliva. Še isti večer je na mitingu prebral še svežo Vstajenje Primorske. Pesem se je razšilila prav zaradi italijanskega fašizma ter zatiranja primorskih Slovencev in narodnega boja proti fašizmu, ko je bila Primorska po Rapalski pogodbi priključena Italiji. Uglasbil in z avtorjevo odobritvijo priredil jo je Rado Simoniti leta 1968 za proslavo ob 25. obletnici splošne primorske vstaje ob padcu fašizma jeseni 1943. Za refren je uporabil melodijo refrena iz uglasbitve pesmi Bazovica skladatelja Frana Edvarda Venturinija zato, da bi pesmi povezal tudi na simbolni ravni. - sl.wikipedia
Nekdaj z bolestjo smo v sebe zaprli
svoje ponižanje, svoje gorje,
krik maščevanja na ustnih zatrli,
ga zakopali globoko v srce.
 
Toda glej, planil vihar je presilen,
kot pajčevine raztrgal okov,
šinil je zopet žar novega dneva,
tja do poslednjih primorskih domov.
 
Strojnice svojo so pesem zapele,
zrak je pretreslo grmenje topov,
širne poljane so v ognju vzplamtele,
klic je svobode vstal sredi gozdov.
 
Vstala Primorska si v novo življenje,
z dvignjeno glavo korakaj v nov čas!
V borbah, ponižanju, zmagah, trpljenju
našla si končno svoj pravi obraz.

inviata da emilio quinzi - 12/7/2010 - 03:45




Lingua: Italiano

Traduzione italiana / Italian translation / Traduction anglaise / Italiankielinen käännös: Ouranos [2012]

Guardate che non è esattamente una canzone "contro la guerra", è una canzone partigiana, e come tale non è proprio il massimo del pacifismo. Non voglio polemizzare su giusto/ingiusto, i fascisti hanno fatto altrettanto e forse peggio, ma volevo solo dire che non è una canzone contro la guerra... molto bella comunque, grazie per averla messa!
Un tempo abbiamo con dolore rinchiuso in noi stessi
la nostra umiliazione, la nostra rabbia,
il grido di vendetta, represso sulle labbra
lo abbiamo sepolto in fondo al cuore.

Ma, guarda, una tempesta fortissima si è abbattuta
ed ha spezzato le catene di schiavitù come fossero ragnatele,
e nuovamente splende il raggio del giorno nuovo
fino a lì, sulle ultime case del Litorale.

Le mitraglie hanno cantato la loro canzone,
il rombo dei cannoni ha fatto tremare l'aria
e le grandi distese si sono infiammate,
un grido di libertà si è levato tra i boschi.

Primorska, ti sei levata ad una nuova vita,
con la testa alta cammina verso un'altra epoca!
Nelle lotte, nell'umiliazione, nelle vittorie e nella pena
hai finalmente ritrovato il tuo vero volto!

inviata da ouranos - 15/2/2012 - 15:51




Lingua: Inglese

English translation / Traduzione inglese / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös:


The song lyrics on a t-shirt.
The song lyrics on a t-shirt.


The song is about the uprising in Primorska, now the Western region of Slovenia, which was occupied by fascist Italy for 20 years. It is now considered the unofficial anthem of the region, and people often stand up while it's performed.
Rising of Primorska

We used to painfully hold within
Our humiliation, our suffering
The cry of revenge we stifled on our lips
We buried it deep inside our hearts

But, look, a powerful tempest broke out
Like cobwebs the shackles were torn
The glow of the new day raced again
There to the last of Primorska homes

Machine guns sang their song
The air shook with the thunder of cannons
Wide meadows went up in flames
The call of freedom arose in the woods

Primorska, you have arisen into new life
With a raised head, stride into new times!
Through the battles, humiliation, victory, suffering
You finally found your real face

inviata da Riccardo Venturi - 23/10/2023 - 00:31


Fu scritta nel 1924 in conseguenza del Trattato di Rapallo che confermava la conquista della "Slovenia" da parte degli italiani, avvenuta nei primi giorni di novembre del 1918. Il Trattato di Londra da essi firmato nell'aprile del 1917 con le potenze occidentali mentre erano ancora alleati dell'Austria, assegnava a loro come confine, il crinale che andava dal monte Triglav al monte Snežnik (Tricorno e Nevoso).

Ai tempi del trattato di Londra non si pensava alla fine dell'Impero asburgico e l'imprevisto Wilson, chiamato per salvare le potenze occidentali, aveva introdotto il principio di "autodeterminazione dei popoli", sebbene questo principio fosse ferocemente deriso dalla stampa austriaca ricordando l'imperialismo di tutti gli occidentali, ad esempio degli USA nella recente guerra per la conquista di Cuba. Ma il Patto di Londra era un inno all'imperialismo occidentale: nessuno pensò di consultare le popolzioni che venivano considerate parte dei territori, come le galline facevano parte dei pollai. Solo la Carinzia, una parte del Burgenland, una parte della Saar ed una parte della Danimarca ebbero dei referendum di annessione; tutti gli altri dovettero subire l'invasione occidentale.

Dopo la fine della guerra, il generale Badoglio che aveva il comando, si affrettò a conquistare il crinale assegnato ed estendersi ad oriente per quanto gli fu possibile. Marciò verso Lubiana, che fu salvata dalla marcia a tappe forzate di una neonata Brigata SHS (stato degli sloveni, croati e serbi) reclutata in fretta ed in furia tra gli ex soldti AU e che passò sul carso triestino riuscendo a schierarsi all'utimo minuto.

Sotto gli occhi di Wilson, Badoglio non affrontò lo scontro armato e si fermò a 7 km da Lubiana, dove fu posto il confine e ratificato in seguito dal Trattato di Rapallo. Fu occupata in questo modo, quasi la metà dell'attuale territorio sloveno. Ma anche parte della Carinzia, con la città di Tarvis e la Valcanale; tralasciamo l'Istria, la Dalmazia, l'Albania eccetera.

Le truppe di Badoglio apponevano cippi commemorativi del fino ad allora sconosciuto Console Romano Caio Postumio, per rivendicare l'italianità della città di Postoijna, in italiano Postumia. In seguito fu ripristinata l'antica strada consolare romana "Postumia" che doveva collegare Genova con Aquileia: e fu prolungata fino alla città di Postojna chiamata Postumia; come si legge ancora oggi sulle case cantoniere in provincia di Udine e Gorizia.

La città di Postojna vide da un giorno all'altro cambiare le sue strade, che si chiamarono "Vittorio Emanuele" eccetera, mentre le vetrine dei negozi con le insegne in sloveno, stridevano con l'atmosfera surreale dell'occupazione italiana. Furono stanziati decine di migliaia di soldati, la prima misura a Postojna fu di inserirvi un battaglione di carabineri che prese possesso di un precedente caserma, ma accadde lo stesso in tutti i territori occupati. Furono cambiati i toponimi dei nuovi territori, perchè i "vecchi" erano già stati conquistati nel 1915 ed italianizzati in modo anche molto maldestro (Vedi ad esempio il "Monte Nero", errore di traduzione da Krn").

Già nel 1918 era partita la pulizia etnica da parte degli italiani, 25 mila cittadini polesani furono espulsi su un totale di 40 mila dall'Istria, altri stimati fino a 40 mila furono espulsi da Trieste, degli altri territori non si hanno stime attendibili. Contemporaneamente, vi venivano riversate decine di migliaia di coloni italiani.

Nel 1919 i territori conquistati, specie quelli misti e multietnici, erano già a "ferro e fuoco" da parte degli Arditi spediti in massa a delinquere, mentre si costituivano i primi "fasci di combattimento"; ma la prima vittima dell'odio etnico itlaiano è un cittadino triestino di madre lingua slovena, il 2 novembre del 1918. Seguirono i noti fatti del Balkan e le decine di altri attentati etnici, ma anche la rivolta popolare del quartiere di San Giacomo del settembre 1920 sedata a cannonate dalla Brigata Sassari (la rivolta non era solo politica ed operaia, ma anche contro l'occupazione italiana).

Con l'avvento del fascismo nel 1922 la situazione peggiorò perchè l'Italia non era più tenuta ad osservare nemmeno la forma (in precedenza agivano gli Arditi mentre i carabinieri guardavano altrove). Si formò il TIGR, organizzazione per la liberazione del Litorale e Vstala Primorska fu il suo inno. Uno dei primi attentati del TIGR fu quello al "Faro della Vittoria", progetto austriaco trasformato in monumento nazionalista dall'occupante italiano; ne seguirono i primi processi contro il TIGR e le prime esecuzioni pubbliche.

Vstala Primorska non è pacifista? Come ci si può liberare altrimenti dagli oppressori? Gettandogli fiorellini? Ascoltate questo meraviglioso inno, lasciate che i brividi scorrano sulla vostra pelle e pensate alla fiera popolazione del Litorale che resistette sempre contro l'occupzione italiana, poi fascista, poi nazi-fascista ed oggi italo-repubblicana, perchè non tutto il Litorale è ancora libero.

Sandi Stark - 18/3/2013 - 05:25


Errata corige, solo alcune parti musicali risalgono ai tempi del TIGR ed agli anni '30; fu eseguita ufficialmente la prima volta negli anni '60.

Sandi Stark - 18/3/2013 - 06:25


Ho letto con interesse tutto quanto,canzone e la descrizione dei fatti.
Mi sembra però che il trattato di Londra sia avvenuto
prima dell'entrata in guerra dell'Italia, cioè nell'aprile
1915 e non 1917 come scritto.
Grazie per l'attenzione

Battù Luciano - 29/3/2014 - 09:26


Sandi Stark "non tutto il litorale è ancora libero"? Che vuoi dire? Occupazione italo-repubblicana? Sai almeno di cosa parli? Vi abbiamo già dato abbastanza territori, anzi, li avete vinti voi (giustamente anche). Se volete essere rispettati, imparate a rispettare prima di tutto i confini e i patti, e non reclamate terre che NON sono vostre, così come non lo facciamo noi... Altrimenti... il confine è a pochi km di distanza, e potete tranquillamente oltrepassarlo, tanto oggi è facile con l'UE e tutto il resto...

L'Uomo Ragno - 22/7/2015 - 18:01


Caro Uomo Ragno, potrei sbagliarmi ma credo proprio che Sandi Stark sia cittadino italiano e non abbia dunque bisogno di passare alcun confine per venire "da noi"...

CCG Staff - 22/7/2015 - 18:08


CCG Staff da quel che ha detto nell'ultima frase, sembrava che rivendicasse territori, percui mi sembrava che non era italiano; comunque cosa intende con "da noi"?

L'Uomo Ragno - 22/7/2015 - 18:50


"Voi" chi, "noi" chi... signor Uomo Ragno? Vuole cacciare gli ultimi resistenti come il sottoscritto, la cui famiglia vive nel Litorale da diversi secoli prima che qualcuno si sognasse di creare uno Stato e di chiamarlo Italia?

Mi permetto di informarLa che tale pensiero, di espellere i nativi dai territori occupati a mano armata, sarebbe tipicamente "fascista".

Ma non sottilizziamo sui termini, l'importante sono i concetti ed il Suo pensiero è condiviso da ampie schiere di italiani, sia a proposito del Südtirol che del Litorale, mentre nessuno parla della Valcanale che ricevette il trattamento peggiore, perchè almeno nella provincia di Bozen, le "opzioni" nazi-fasciste furono interrotte e si permise il rientro dei nativi.

Quando conto i messaggi come il Suo nei blog che trattano di questi temi, scopro percentuali che vanno dal 70% sulle testate di sinistra al 95% su quelle di destra.

Potrei arguire che gli italiani sono sempre culturalmente fascisti almeno per 3/4 della popolazione? Tale teoria è molto diffusa oltre confine, quando ero ragazzino e la sentivo dire dai carinziani, dagli sloveni e dai croati, pensavo fossero vecchi scemi, ma in età adulta sono stato costretto a ricredermi.

Sono uno dei pochi... ho scritto prima, quanti dei nativi furono "esodati"... ma non ho scritto della colonizzazione ricevuta e degli esodi della seconda "liberazione"... sempre non richiesta.

Morale, oggi i "nativi" del Litorale sono inferiori ad 1/3-1/4 nelle zone più colpite che furono Gorizia e Trieste mentre nella parte friulana dove non furono effettuate pulizie etniche, continuano ad essere maggioranza.

Per noi non è un problema convivere con altri popoli ed altre culture... lo abbiamo fatto per secoli e ne conseguì la nostra ricchezza e varietà culturale. Ma di quelli che sono arrivati 3 generazioni fa con lo schioppo in mano ed ora dicono "qui è Italia se non ti piace vattene", ne farei volentieri a meno.

Sarebbe ingiusto "espellere" per ritorsione tutti gli italiani, almeno 1/4-1/3 di essi non è culturalmente o geneticamente fascista, secondo le mie stime.

Quindi non ci rimane che aspettare... tenga presente che nessuno Stato è eterno e che prima o poi l'Italia non ci sarà più. Allora i miei discendenti faranno 1 mese di festa, per rispettare la volontà dei miei avi che non potevano vedere gli italiani nemmeno con il cannocchiale e come io tramando ai miei discendenti.

E non sono il solo... siamo pochi ma cresciamo di numero, da quando scrivere libri ed articoli contro la vulgata nazionalista italiana non è più "vilipendio alle forze armate" e cioè dal 1996. Non grazie ad una presunta libealità di pensiero italiana che non è mai esistita, ma grazie all'ONU ed alla UE che costrinsero l'Italia a modificare alcune sue leggi.

Se nel frattempo gli italiani volessero imparare a stare al mondo senza bandiere, nazionalismi e confini, con il rispetto totale di tutte le minoranze sociali, linguistiche ed etniche... lo scenario cambierebbe. Ma tale possibilità è un'Utopia più grande dell'Anarchia.

Sandi Stark - 19/11/2015 - 13:34


-Sandi Stark:
""Voi" chi, "noi" chi... signor Uomo Ragno?" Non sei Sloveno/Slavo? Non è un problema mio se ti offendi se qualcuno nomina il tuo gruppo etnico, anziché andarne fiero.

"Vuole cacciare gli ultimi resistenti come il sottoscritto" Mai detto ciò... comprati un buon paio di occhiali, non ho voglia di discutere con chi vede (o, peggio, fa finta di vedere) cose che non ho detto. Il tuo pregiudizio è che chiunque sia fascista o Italiano (intendiamoci, non mi considero "fascista" dal momento che tale movimento è passato alla storia e definirsi oggi così è da buffoni; possiamo dire che la mia visione del mondo è molto prossima a quella proposta dal Fascismo) condivida l'idea per la quale bisognerebbe eradicare con ogni mezzo ogni etnia storica non-italica residente sul suolo italiano. E già qua ti sbagli di grosso.

"la cui famiglia vive nel Litorale da diversi secoli prima che qualcuno si sognasse di creare uno Stato e di chiamarlo Italia?" Piano; una cosa è lo stato chiamato "Italia", tutt'altra cosa è la realtà etno-nazionale e geografica che esiste da 2 millenni e che fu unificata dall'Impero Romano; tra l'altro non scordarti che la lingua di Dante era conosciuta addirittura a Ragusa di Dalmazia (Dubrovnik) a partire almeno dal 1500, e se non vado errato anche lingua ufficiale.

Se l‘Italia ha perpetuato angherie verso il tuo gruppo etnico (e certamente riconosco i crimini e le infamie di alcuni nostri camerati nelle terre di confine italiane), di certo non è un buon motivo per irriderne la Storia e affermare falsamente che "l'Italia esiste dal 1861" (tra l'altro ti ricordo che il regno SHS esiste dal 1918, e la Slovenia dal 1991). Per quanto riguarda la tua famiglia, ovvero il gruppo etnico storico sloveno in Italia, ma ben venga che sia tutelato, essendo minoranza storica in Italia, radicata nelle nostre terre addirittura dal lontano 590 dopo Cristo se non vado errato.

"Mi permetto di informarLa che tale pensiero, di espellere i nativi dai territori occupati a mano armata, sarebbe tipicamente "fascista"." Sì, solo fascista... infatti i massacri delle foibe, il genocidio degli armeni, l'estinzione dei nativi americani e l'aggressione al Tibet sono tutti crimini "fascisti". Te lo ripeto caro, nelle terre abitate dagli Slavi nella Venezia Giulia e dai Tedeschi nella Rezia Cisalpina (Alto Adige/Südtirol) non si può negare che ci fu un piano di pulizia etnica ai danni di queste popolazioni e talvolta infami crimini ai danni della popolazione locale (prima che tu lo chieda, no: non lo dico certo per pararmi il culo; le vittime civili vanno rispettate tutte, e i crimini vanno riconosciuti).

"Ma non sottilizziamo sui termini, l'importante sono i concetti ed il Suo pensiero è condiviso da ampie schiere di italiani, sia a proposito del Südtirol che del Litorale, mentre nessuno parla della Valcanale che ricevette il trattamento peggiore, perchè almeno nella provincia di Bozen, le "opzioni" nazi-fasciste furono interrotte e si permise il rientro dei nativi." Come? Qual'è il mio "pensiero"? Non sto scherzando, come fai a capire ciò che penso di questa questione solo da un commento su un sito di canzoni? Seriamente ti prego dimmelo.

Per il resto, vale quanto detto prima: i crimini sono crimini, inutile girarci intorno; sia che essi siano "neri", "rossi", americani etc. etc. Per onestà però andrebbe ricordato il trattamento riservato agli Italiani dalmati che furono inclusi nel regno SHS dopo la fine della Grande Guerra, che non fu dei migliori (e parliamo di comunità radicate in quei luoghi dai tempi della conquista romana dell'Illiria, quindi molto tempo prima della calata delle tribù slave).

"Quando conto i messaggi come il Suo nei blog che trattano di questi temi, scopro percentuali che vanno dal 70% sulle testate di sinistra al 95% su quelle di destra."
Amico, c'è una lunga storia dietro quel mio messaggio "infantile" che scrissi più di un anno fa ;) dico subito che non sono il tipo di persona che crea flame wars sotto ad articoli di blog il cui pensiero è palesemente contrario al mio, ma ai tempi circolava letteralmente ovunque un troll "sloveno" (faceva finta di essere sloveno, in verità erano due dietro lo stesso account: un rumeno che viveva in Italia e un neo-zelandese) che appena apriva bocca inneggiava all'eccidio delle foibe e a episodi di violenza contro gli Italiani, asserendo addirittura che questi ultimi non erano bianchi.
Si consideri che la mia reazione è stata, lo ammetto, inopportuna, ma perlomeno non menzionavo per ripicca, come facevano alcuni idioti di pessimo gusto, le deportazioni degli Slavi nei campi di concentramento di Arbe, Gonars etc.

Davvero congratulazioni se conti tutti messaggi nei blog e ne realizzi statistiche; personalmente lo trovo un hobby noioso, dunque spero tu lo faccia per lavoro. Scherzi a parte, penso sia normale ci sia ancora un leggero clima di astio tra Slavi e Italiani, o tra Tedeschi e Italiani: dopotutto vi abbiamo praticamente "invaso" (rimasi letteralmente stupito quando lessi, un paio di mesi fa, che a Bolzano il 70% circa della popolazione è di madrelingua italiana; una situazione davvero grottesca, considerando che quell'area è compattamente germanica da almeno 1000 anni; certo, poi vanno considerati anche i Ladini, i quali sono praticamente italiani etnicamente); come dimenticare poi i vari movimenti terroristici sorti in risposta (uno lo hai citato tu prima, il TIGR)?

"Potrei arguire che gli italiani sono sempre culturalmente fascisti almeno per 3/4 della popolazione? Tale teoria è molto diffusa oltre confine, quando ero ragazzino e la sentivo dire dai carinziani, dagli sloveni e dai croati, pensavo fossero vecchi scemi, ma in età adulta sono stato costretto a ricredermi."
Ovviamente; per logica, avremmo al governo dei "fascisti", dato che i 3/4 della popolazione è la maggioranza della popolazione è noi siamo in democrazia...
Amico, fatti un giro per l'Italia e poi dimmi se vedi così tanti "fascisti" (anche se penso tu stia parlando solo degli italiani di Trieste e dintorni);
allora se ragioniamo per stereotipi... gli Sloveni sono tutti (pardon! I 3/4) "rossi" e i Croati tutti Ustascia. Ovviamente sto scherzando per farti capire la follia del tuo ragionamento. Sarebbe poi interessante sapere se "culturalmente fascista" voglia dire letteralmente "culturalmente fascista", o se con tale termine tu ti riferisca solo ad una frangia della destra italiana tipicamente (penso possa dirlo senza essere considerato un traditore) ignorante.

"Sono uno dei pochi... ho scritto prima, quanti dei nativi furono "esodati"... ma non ho scritto della colonizzazione ricevuta e degli esodi della seconda "liberazione"... sempre non richiesta."
Buon per te; fa sempre piacere sapere che c'è ancora qualcuno fedele alle proprie tradizioni e alla propria terra. È ovvio che io stesso sono contrario alle migrazioni di massa, come (ripeto) avvenuto in Alto Adige ai danni dei Tedeschi, nella Venezia Giulia italiana ai danni degli Sloveni e in Istria ai danni degli Italiani. Solo ti prego non confondere il concetto di etnia con quello di Nazione, anche se è facile confonderli.

Degli esodi ne so anch'io qualcosa, sia Slavi che Italiani.

"Morale, oggi i "nativi" del Litorale sono inferiori ad 1/3-1/4 nelle zone più colpite che furono Gorizia e Trieste mentre nella parte friulana dove non furono effettuate pulizie etniche, continuano ad essere maggioranza."
Piano; prima di tutto cosa intendi con "Litorale"? La zona della Venezia Giulia sotto sovranità italiana? E cosa intendi per "nativi"? Le persone di etnia slovena di quelle terre? In tal caso ti informo che, soprattutto nelle città costiere come Trieste, la maggioranza fu sempre italiana (fino al 1800 a Trieste si parlava un vernacolo retoromancio; detto volgarmente: ladino). A Gorizia, pur essendo compattamente slava dai tempi delle migrazioni slave (alto medioevo), credo sia sopravvissuta sempre una comunità latinofona retoromancia (friulani), tanto che in città ri-divennero maggioranza.
Poi, ripeto per l'ennesima volta, le migrazioni di massa sono sempre fallimentari.

"Per noi non è un problema convivere con altri popoli ed altre culture... lo abbiamo fatto per secoli e ne conseguì la nostra ricchezza e varietà culturale. Ma di quelli che sono arrivati 3 generazioni fa con lo schioppo in mano ed ora dicono "qui è Italia se non ti piace vattene", ne farei volentieri a meno."
Bravo; se non sbaglio la cultura e lingua slava di quelle parti presenta molti retaggi latini dovuti al contatto con le popolazioni friulane. Confermi? Per non parlare della genetica (quella seria, non quella di cui tu parli a vanvera due righe dopo riferendoti ai fascisti), che è molto simile a quella neolitica tipicamente italiana che non a quella di altri Paesi slavi "puri" (ovvero situati in quelle zone da dove gli Slavi medievali cominciarono a migrare) come Polonia, Ucraina, Russia e Bielorussia, che sono preponderantemente mesolitici.

Chi dice "qui è Italia, se non ti piace vattene", mi dispiace dirtelo, ma ha ragione. Piuttosto ha torto marcio chi dice "in Italia si parla solo italiano", negandoti di coltivare le tue tradizioni e la tua cultura. Capisci che c'è una bella differenza, e anch'io farei volentieri a meno di questi prepotenti...

"Sarebbe ingiusto "espellere" per ritorsione tutti gli italiani, almeno 1/4-1/3 di essi non è culturalmente o geneticamente fascista, secondo le mie stime."
Ahahahahahahaha scusa, non posso fare a meno di ridere ahahahahahahah mi hai risollevato il morale, sul serio!
Cosa vuol dire "geneticamente fascista"?
E, soprattutto, lascia perdere queste stime; dedicati a qualcosa di più divertente amico.

Seriamente, penso sia una questione un po' complicata e per certi versi irreversibile; l'ideale sarebbe ristabilire la situazione com'era prima della guerra, quando non erano avvenute queste grandi migrazioni verso le terre di confine; ma, come puoi capire, non è molto facile da applicare: bisognerebbe incoraggiare queste persone a tornare nelle loro zone d'origine (il Meridione principalmente) e nello stesso tempo promuovere la cultura etnica locale di quei luoghi (nel tuo caso, la Slavia veneta immagino).

"Quindi non ci rimane che aspettare... tenga presente che nessuno Stato è eterno e che prima o poi l'Italia non ci sarà più. Allora i miei discendenti faranno 1 mese di festa, per rispettare la volontà dei miei avi che non potevano vedere gli italiani nemmeno con il cannocchiale e come io tramando ai miei discendenti." Che fai, sfotti? XD
Lungi da me farti una lezione di storia su una popolazione che conoscerai di sicuro meglio di me dal momento che ne fai parte, ma gli Slavi, essendo una popolazione fortemente "ariana", "indo-europea", dunque guerriera e patriarcale credo che basassero (e forse lo fanno ancora, come possiamo osservare dai nazionalisti Polacchi per esempio) la loro identità sul potere statuale, come testimoniano i vari principati e regni slavi medievali come la Carantania, la grande Moravia, la Rus di Kiev, Novgorod, i regni di Croazia e Serbia; fa davvero strano sentirti dire questo; tra l'altro sembra tanto un ammonimento del tipo "ricordati che devi morire"... chissà che quando, come dici tu, "l'Italia non esisterà più", forse non esisterà più neanche la tua discendenza... mai dire mai!

"E non sono il solo... siamo pochi ma cresciamo di numero, da quando scrivere libri ed articoli contro la vulgata nazionalista italiana non è più "vilipendio alle forze armate" e cioè dal 1996. Non grazie ad una presunta libealità di pensiero italiana che non è mai esistita, ma grazie all'ONU ed alla UE che costrinsero l'Italia a modificare alcune sue leggi"

Non commento tutto perché sarebbe inutile rispondere ad una tale affermazione idiota, senza offesa; renditi solo conto che tu stesso, che critichi tanto il "nazionalismo" (suppongo, a quanto vedo scritto) sei, a mio parere, inconsciamente un etno-nazionalista (che è pur sempre nazionalismo), dal momento che poni l'accento al fatto di preservare le tradizioni, i vernacoli, la cultura slave di quei luoghi. Sono anche d'accordo con te per alcuni concetti espressi, ma non sopporto davvero questo ipocrita odio contro l'Italia che ha sì recato danno alle realtà etniche locali in passato, ma di certo non è stata né l'unica, né quella che ha fatto il maggior danno in Europa.

"Se nel frattempo gli italiani volessero imparare a stare al mondo senza bandiere, nazionalismi e confini, con il rispetto totale di tutte le minoranze sociali, linguistiche ed etniche... lo scenario cambierebbe. Ma tale possibilità è un'Utopia più grande dell'Anarchia."
Esatto, perché solo gli Italiani adoperano bandiere, nazionalismi, confini e non rispettano le minoranze sociali, linguistiche ed etniche...

Se non l'avessi capito, sono sarcastico; e con questo non voglio certo giustificare gli Italiani, ma far capire che non siamo gli unici, come cerchi disperatamente di far credere tu.
Sono sicuro che non tutti gli Sloveni sono come te (come non tutti noi Italiani abbiamo astio nei vostri confronti) e credo che molti siano aperti al dialogo nell'ambito etno-nazionale.

Mi scuso con questo blog, che tra l'altro non frequento neanche, per la lunga discussione che ne è venuta fuori.

L'Uomo Ragno - 25/9/2016 - 17:47


Mah, ho trovato sinceri è un po' astiosi tutti e due i litiganti.
Uomo Ragno molto ipocrita (dice sempre di non volere insultare e insulta continuamente). Un po' chiuso in sé stesso (anche se io sto più dalla sua parte che non dall'altra) Stark.

Lorenzo.maina@gmail.com - 16/9/2017 - 11:00


Ma stiamo scherzando? Questa pagina sembra scritta da un nazionalista slavo. Col trattato di Rapallo l'Italia annesse la Venezia Giulia, che era abitata in maggioranza da italiani. Città come Pola, Gorizia e Trieste erano abitate in maggioranza da italiani. E' vero che l'Italia annesse anche terre abitate da sloveni come Postumia e Idria; tuttavia erano territori scarsamente popolati e geograficamente italiani. Inoltre erano fino al rinascimento di lingua e cultura friulana, non slovena.

L'Italia non espulse nessuno sloveno dalla Venezia Giulia: quelli che se ne andarono di loro spontanea volontà erano slavi recentemente immigrati, mandati lì dal governo asburgico per mettere gli italiani in minoranza, dato che erano considerati inaffidabili per i loro sentimenti irredentisti.

L'Italia non inviò nessun colono italiano in Istria, salvo alcuni rari casi.

E' vero che durante il fascismo la lingua slovena era proibita, così come nella Stiria annessa dal Regno di Jugoslavia era vietata la lingua e la cultura tedesca.

La canzone in questione era usata dai membri del TIGR, un organizzazione terroristica.

lorenz - 6/9/2020 - 11:55


Sei veramente ridicolo.
L'Italia non inviò nessun colono italiano in Istria? terre scarsamente popolate?

Area caratterizzata, secondo i censimenti asburgici, dalla presenza di popolazione di lingua madre slovena, assegnata al Regno d'Italia in base al trattato di Rapallo.
Area caratterizzata, secondo i censimenti asburgici, dalla presenza di popolazione di lingua madre slovena, assegnata al Regno d'Italia in base al trattato di Rapallo.



Il TIGR era una organizzazione di resistenza antifascista.

CCG Staff - 6/9/2020 - 13:30


Sei veramente ridicolo.

Terre scarsamente popolate?

Sì, vai a leggere quante persone abitano comuni come Postumia e San Pietro del Carso, e vai a vedere quanto questi comuni sono estesi. La densità abitativa è veramente infima.


L'Italia inviò coloni italiani?

E dove lo avresti letto? Su libri scritti da parte di fantomatici storici come Pirievec?


La cartina è molto approssimativa, basta leggere i censimenti del 1921 e del 1880, o le stime di Carlo Schiffer per vedere come gli italiani fossero più presenti.




I membri del TIGR erano terroristi. Certo, erano antifascisti, ma non di certo per amore della libertà.

Volevano l'annessione della Venezia Giulia al Regno di Jugoslavia, il quale all'epoca era UNA MONARCHIA ASSOLUTA, ERGO UNA DITTATURA. Il quale calpestava i diritti delle minoranze tedesche e italiane.


Anche i sudtirolesi erano assolutamente antifascisti. Questo perché il regime fascista voleva assimilarli forzosamente. Gli alto atesini erano però assolutamente nazisti, come dimostrato dalla storia.

6/9/2020 - 21:00


Tra l'altro nella cartina la zona di Gorizia viene indicata come mistilingue friulana-slovena

6/9/2020 - 21:02


Semmai è stato dimostrato il contrario, ovvero che il governo asburgico inviò numerose famiglie slave nella Venezia Giulia per mettere l'elemento italiano in minoranza

6/9/2020 - 21:03


Beh se il Regno di Jugoslavia era una monarchia assoluta, non è che l'Italia fascista fosse un fulgido esempio di democrazia... comunque è un dato di fatto che le popolazioni di lingua italiana in Istria e Dalmazia erano sempre concentrate sulla costa e non certo nell'entroterra sloveno e in territori dove una popolazione italiana non c'era mai stata e quindi le mire espansionistiche italiane erano ancora più infondate.

L'Italia inviò coloni italiani, o semplicemente molti italiani si trasferirono in quelle zone dopo l'annessione all'Italia. Questo è importante anche per inquadrare tutto il dibattito sugli esuli istriani.

"Alcuni ricercatori hanno tentato di quantificare in maniera più precisa la presenza di immigrati: Vladimir Žerjavić stima che su un totale di 188.000 profughi dall’Istria croata, da Fiume e dalla Dalmazia gli italiani immigrati dopo il 1918 siano stati ben 46.00012; Nevenka Troha ha accertato che la quasi totalità delle 21.322 persone che abbandonarono i territori annessi alla Slovenia con il Trattato di Pace erano immigrate dopo il 191813; Olinto Mileta Mattiuz calcola che nel 1941 nella sola Istria gli italiani immigrati da altre province del regno dopo il 1918 erano 18.500 (su un totale di 184.860 italiani)14. Quella della presenza tra i profughi di persone immigrate dopo il 1918 non è una questione di scarsa importanza. Essa infatti non solo toglie drammaticità al fenomeno (tra gli immigrati moltissimi erano impiegati e funzionari dello stato che in pratica con la fine della guerra seguirono il proprio impiego o fecero ritorno ai luoghi d’origine), ma testimonia anche della politica di vera e propria colonizzazione portata avanti dallo stato italiano nei territori redenti."
certo questo lo scrive Sandi Volk che qui hai già tacciato di "nazionalista slavo" quindi dubito che leggerai le sue parole.

Lorenzo - 6/9/2020 - 23:17


Nell'entroterra gli italiani erano presenti eccome, ed erano la maggioranza nei paesi più grossi come Pinguente e Pisino.

Chiaramente poi erano minoritari a livello comunale, in quanto le campagne erano abitate da slavi

7/9/2020 - 08:23


Curioso che tu abbia citato solo fonti slave (chissà come mai) tra cui Sandi Volk, noto negazionista delle foibe.

Lo storico Giorgio Rustia ha dimostrato che NON ci fu un esodo di slavi dalla Venezia Giulia, così come ha dimostrato che quelli che emigrarono erano sloveni trasferiti in loco negli ultimi 30 anni.

https://bibliotecairredentista.files.w...

7/9/2020 - 08:25


18.500 su un totale di 184.860 italiani non sono tanti.


Ripeto, basta vedere il censimento di Trieste del 1880 e quello del 1900 e del 1910 per vedere come gli sloveni fossero aumentati in modo non naturale.

Gli austriaci inviarono nella grandi città come Trieste Pola e Gorizia impiegati statali ferrovieri e operai slavi per aumentare la componente etnica slava.


Come è stato anche dimostrato da Virgilio Gayda e da Timeus Ruggero

7/9/2020 - 08:28


"Nevenka Troha ha accertato che la quasi totalità delle 21.322 persone che abbandonarono i territori annessi alla Slovenia con il Trattato di Pace erano immigrate dopo il 1918"

Infatti Capodistria, Pirano e Isola erano abitate da sloveni...certo, in che film?

7/9/2020 - 08:30


allora dato che questo non è facebook e mi sembra evidente che questa discussione sia del tutto inutile, visto che ognuno rimarrà sulle proprie posizioni, direi di chiuderla qui. Fra l'altro la conta su base etnica degli abitanti in zone in cui le popolazioni erano e in parte sono ancora ampiamente mescolate come l'Istria (o la Bosnia o tante altre) serve solo al gioco dei nazionalismi, da una parte e dall'altra. Io auspico la convivenza e lo scambio culturale tra gli abitanti dell'Istria, posti bellissimi e che non si meritano questi scontri a distanza di tanti anni. Ferma restando la bellezza di questo canto di resistenza contro il regime fascista che ha tutto il diritto di stare in questo sito al pari di altri canti della resistenza italiana e europea.

Lorenzo - 7/9/2020 - 08:48


Comunque ti ripeto.

Olinto Mileta Mattiuz ha quantificato i cosiddetti "coloni" in
18.500 (su un totale di 184.860 italiani), ergo all'incirca il 10% degli italiani. Gli immigrati non rientravano in nessun fantomatico programma di colonizzazioni, di cui non c'è traccia nelle opere di Raoul Pupo, Roberto Spazzali, Carlo Schiffrer o Olinto Mileta Mattiuz. Semplicemente si trattava:
-di impiegati statali con le rispettive famiglie (soprattutto nel Goriziano-Carso)
-minatori nelle miniere di Arsia
tenendo conto del rapporto tra immigrati italiani e totale della popolazione...non escono percentuali esorbitanti. Per intenderci, una colonizzazione demografica ci fu a Bolzano, dove venne costruita una enorme zona industriale per far arrivare migliaia di italiani (che non erano né militari né funzionari). Riguardo all'attuale Slovenia le persone che abbandonarono tale territorio erano originarie di altre regioni solo per quanto riguarda i territori compresi tra Plezzo e Aidussina-Postumia, mentre gli italiani che abbandonarono Capodistria, i Monti di Muggia, Pirano e Isola erano assolutamente autoctoni come puoi verificare dai censimenti austriaci. L'affermazione poi che gran parte della Venezia Giulia non abbia mai avuto nulla di italiano è piuttosto risibile...ricordiamoci che Dante e Mazzini, come moltissime cartine di epoche differenti la consideravano come parte dell'Italia. Ma soprattutto io mi chiedo come si possa soprassedere a certi commenti posti qui sopra, come questa affermazione:
"Già nel 1918 era partita la pulizia etnica da parte degli italiani, 25 mila cittadini polesani furono espulsi su un totale di 40 mila dall'Istria, altri stimati fino a 40 mila furono espulsi da Trieste, degli altri territori non si hanno stime attendibili. Contemporaneamente, vi venivano riversate decine di migliaia di coloni italiani."

Basta leggersi le opere Carlo Schiffrer per dimostrare come non vi siano state espulsioni dopo la ww1 e come chi abbia abbandonato la Venezia Giulia non era originario della suddetta regione (tranne in determinati casi).

Ma poi soprattutto come fate finta di non aver letto questa assurdità:

"pensate alla fiera popolazione del Litorale che resistette sempre contro l'occupzione italiana, poi fascista, poi nazi-fascista ed oggi italo-repubblicana, perchè non tutto il Litorale è ancora libero."

Ma come sarebbe a dire che TUTTO IL LITORALE NON E' LIBERO?Ricordo ai lettori che Gorizia e Trieste hanno sempre avuto negli ultimi secoli una maggioranza italiana, quindi le rivendicazioni slovene sono fondate solo su arroganti illazioni. Tra l'altro il termine "Litorale" è una pura fantasia slovena, visto che il popolo sloveno mai fu dedito ad attività marine e l'unico territorio costiero che controllano (o controllavano) è quello posto tra Duino e la periferia di Trieste.

Come al solito, noi italiani rimaniamo indulgenti nei confronti dello sciovinismo altrui per paura di essere accusati di coltivare il nostro...

Lorenzo - 9/1/2022 - 23:15


Ma perchè l'inno italiano è contro la guerra?
La Trieste italiana ha forse tradizioni folk? Vestiti tradizionali? Vi devo passare i numeri del censimento fascista (segreto) del 1930, per vedere chi viveva in questi territori (Provincia di Trieste). Se esiste, lo deve al CONTADINO SLOVENO!!!
Non ho letto tutto, ma lo farò. Ma quello che ho letto , mi fa capire, che diversi proprio non sanno ciò che scrivono.....
Tutta la costa da Barkovlje (italianizzato in Barcola) fino a Tržič era abitato solo da sloveni- pescatori "d'altura", perchè dovevano scendere dal Carso/Kras x arrivare alle loro barche. Noi sloveni abbiamo cominciato ad "occupare" questi territori odierni dal 550 d.c. e siamo stati sempre in crescita....a parte il periodo 1918-45........ma oggi siamo meno della metà, di quelli che eravamo nel 1910!!!!!! (dati da ricerche pubblicate in un libro di Milan Bufon). Gli Italiani hanno vinto la Prima Guerra Mondiale , inziandola a Cervignano e finendola di fatto sul Piave!!!! Da queste parti sono arrivati come "turisti" occupando territori non rientranti nel Patto di Londra (segreto).....fino a Logatec e oltre....poi hanno perso la guerra.....sarebbero dovuti retrocedere a Cervignano, dove hanno iniziato la Prima Guerra Mondiale, invece NO!!!!!! Se vinci, vinci! Se perdi, perdi!!! Perciò non ci avete concesso nulla, ma vi hanno dato più di quello che vi spettava! E anche se dal 1946 l'Italia è una Repubblica, perseguita di fatto (in modo illegale) qualsiasi sloveno che si applica pubblicamente all'osservazione delle leggi italiane e Trattati Internazionali. Queste non sono parole, pensieri o altro, ma FATTI INCONTESTABILI. Perciò ce poco da discutere e arrampicarsi sugli specchi. Che piaccia o no e così, anzi se si analizza è anche peggio.

Primož - 7/6/2023 - 07:41


Sono arrivato a questa canzone puramente perchè mi piaceva anche se non comprendevo le parole.

Ho poi trovato traduzioni ed interpretazioni in altre pagine più attendibili.

Circa la diatriba aperta,su cui ho gettato uno sguardo,
credo sia semplicemente fuori luogo :

-Che il fascismo abbia compiuto crimini direi che è ormai assodato,anzi assodato da quando il Duce fu appeso,in realtà anche da prima visto che anche noi siamo stati antifascisti fin da subito;

-La costa e l'entroterra Dalmato erano oggetto di insediamenti già ad opera dei Romani (si,i Legionari di Cesare) e poi dei Veneziani : ci sono stati quindi secoli e secoli di insediamenti,naturalizzazione di popolazioni diverse,pacifica convivenza.Le uniche violenze riguardavano la pirateria,praticata prevalentemente dai Croati contro i Veneziani.

-Fermo restando l'antifascismo,da parte slava NON si è voluto,DOPO il fascismo,proseguire la pacifica convivenza : non così da parte italiana,che (DOPO il fascismo) nulla avrebbe avuto contro gli slavi naturalizzati in Friuli.

-Paradossalmente invece,a fronte del pieno rispetto garantito agli slavi naturalizzati in friuli,si sentiamo ancora dire anche in queste pagine cose del tipo "Il Friuli e Trieste non sono italiani".

E' proprio vero,ad essere troppo rispettosi di chi non lo merita "Si fa dispetto ai Santi" : noi abbiamo voltato pagina dal fascismo da un secolo,(ed anche noi,un secolo fa,eravamo antifascisti) viceversa quello che era la EX-Jugo ha dato vita a quello che è stato uno dei più cruenti e sanguinosi conflitti etnici IN ERA MODERNA (io all'epoca ero militare ed ho potuto vederne qualcosa).

MI SPIACE,MA LE LEZIONI DI DEMOCRAZIA NON POSSONO ARRIVARCI DA LI'.

Giuseppe - 20/10/2023 - 16:00


Caro Giuseppe, non vediamo allora come mai tu abbia deciso di esternare il tuo profondo pensiero proprio su questa pagina poco attendibile. Saluti.

CCG/AWS Staff - 20/10/2023 - 17:55


Avete ragione è tempo perso.

Giuseppe - 20/10/2023 - 23:48


A parte il fatto che,chi "E' contro la guerra",non dovrebbe indispettirsi per le critiche con toni del tipo
"Perchè vieni a scrivere a casa mia"

altrimenti tutto dimostra di essere tranne pacifista e rispettoso delle altrui opinioni cosa che io ho dimostrato di essere :
essere antifascista NON vuol dire essere "Comunista",parola ampiamente aubsata,e menche meno condividere l'espnasionismo di Tito,che dopo essere fuggito dalle brutture
dello Stalinismo (che glia ucciso la moglie,conosciuta e sposata durante la fuga in Siberia delle miniere dello Zar)
viene a portare un generico odio verso gli italiani,
fascisti o meno che siano,con le foibe e l'occupazione,
di cui ora gli intelluttuali slavi che si rispettino si scusano,ma da altri viene negata o giustificata oltre misura,
dimostrando il proprio livello intellettuale ed il proprio "pacifismo"

Giuseppe - 22/10/2023 - 19:39


Ma noi mica siamo intelluttuali !

CCG/AWS Staff - 22/10/2023 - 19:52


Giuseppe, non ti infervorare. Non ho capito dove hai letto che in questo sito siamo comunisti titini e fautori dell'espansionismo jugoslavo. Mi sembra che ci sia stato un dibattito civile con posizioni diverse. Semplicemente ci chiedevamo visto che consideri questa pagina poco attendibile, perché la usi per esternare i tuoi commenti, aspettandoti però che tutti ti diano ragione...

Lorenzo - 22/10/2023 - 19:53


Continuate ad essere un esempio di rispetto delle altrui opinioni.

Dai "profondi pensieri" pubblicati e dai vosti "profondi commenti" seguono i mei.

22/10/2023 - 20:13


Non mi "aspetto che tutti mi diano ragione".
Più banalmente VOI,la "Redazione" siete banalmente seccati
che vi diano torto.

22/10/2023 - 20:15


Voi e quell'intelletuale del sig. "Primoz" che si domanda nel 2023 se esistono "Tradizioni Friulane"...
Beh,forse sono anche scomparse,prima che lui le consocesse.
E non ha mai letto un certo "Rigoni Stern",
con buona pace del suo "censimento facista segreto del 1930"...
Tanto segreto ma non per lui ovviamnete...

Non ho nessun bisogno che gente di questa "profondità di dia ragione".

22/10/2023 - 20:23


Forse il sig. Giuseppe (che, per una curiosa coincidenza, condivide il nome di battesimo col maresciallo Tito, visto che il suo vero nome era Josip Broz), essendo capitato qua dentro per puro caso alla ricerca di una traduzione di questa canzone (che, peraltro, è opera di tale Ouranos, un semplice e estemporaneo collaboratore che undici anni fa ce la ha mandata non senza qualche legittima critica), non ha ben presente questo sito, né le sue motivazioni. Ma capisco anche che, per farsene un’idea, il sig. Giuseppe dovrebbe scorrere almeno qualche migliaio delle oltre trentaseimila pagine di cui il sito è composto, e non è un’impresa semplice. Ad ogni modo, vorrei far presente al sig. Giuseppe che questa specifica pagina è composta interamente di contributi e commenti esterni, esattamente come il suo -a parte una breve introduzione ripresa da Wikipedia-. Con la sua affermazione, quindi, ha dato di “poco attendibile” non tanto alla pagina in sé, quanto a tutti i commentatori che, a parte rare eccezioni, sono tutti commentatori esterni al pari suo, cioè persone che in questa pagina hanno espresso opinioni senza far parte dello staff che manda avanti questo sito da oltre vent’anni. Non è proprio il caso di usare espressioni del tipo: “Voi e quell’intellet[t]uale del sig. Primoz”, visto che non sappiamo manco chi sia questo sig. Primoz, come non sappiamo chi sia il sig. Giuseppe ed altri. Come è stato già fatto presente, non siamo una pagina “Facebook”.

Facendo il sottoscritto (Venturi Riccardo, Via dell'Argingrosso 65/C, 50142 Firenze) parte proprio di questo Staff di amministratori, consiglierei al sig. Giuseppe di tenerlo presente, prima di capitare qua dentro dal nulla entrando nella pagina a piè’ pari. Non abbiamo poi ancora capito se il sig. Giuseppe ritenga “poco attendibile” la traduzione (nel qual caso ci chiederemmo su quali basi, visto che non conosce la lingua slovena!) o se ritiene “poco attendibili” i commenti, visto che non coincidono col proprio punto di vista: in questo caso, si tratterebbe semplicemente di prepotenza. Ma non voglio scadere nella solita “diatriba da social media”. Se il sig. Giuseppe ritiene di “perdere tempo” intervenendo su questa pagina, non siamo certamente noialtri che glielo facciamo perdere e sta facendo tutto quanto di sua spontanea iniziativa, senza alcuna censura che non è stata data né a lui, né a nessun altro. Si prenda quindi un po’ di bromuro e consideri il fatto che, nonostante le sue affermazioni, è stato offensivo fin dall’inizio e che continua ad esserlo nei confronti di questo sito e di chi lo frequenta. Non faccia quindi tanti “gné gné” se qualcuno gli risponde per le rime. PS neppure io sono certamente un “comunista titino” e detesto ogni forma di nazionalismo, da qualunque parte provenga. Saluti e baci.

Riccardo Venturi, CCG/AWS Admin - 22/10/2023 - 21:04


In realtà state dimostrando sempre più il vostro grande rispetto per "il forestiero" che "capita nella paginaa piùè pari" come dite voi.

Dovevo chiedere il permesso?
Dai vostri interventi segue il mio pensiero :
non è difficile da comprendere.

Invece contate voi stessi quanti interventi dello "staff"...
Dovrei "avere paura"...volete il mio indirizzo...?
Il bromuro prendetevolo voi,che "contro la guerra",
vi sprecate tanto per numero 1 ruga di contestazione,
il resto verteva su altro argomento,
se lo avete capito...?
Oppure voi non siete "intellettuali",
come avete detto voi stessi.

Ecco una pagina che io giudico più attendibile rispetto alla vostra,perchè giustifica meglio il contesto ed anche la traduzione,che NON può essere letterale,ma soggetta ad interpretazione.

https://confinepiulungo.it/16-la-resis...

Giuseppe - 22/10/2023 - 21:20


Non mi è chiaro come io sarei stato
"offensivo nei confronti dei frequentatori del sito"

perchè invece di fermarmi alle vostre "sacre scritture"
sono andato oltre ed ho avuto maggior stima di altro sito.

Ho criticato VOi,
e poi ho contestato la diatriba dei commentatori sul tema in questione,
cosa che NON doveva riguardare VOI.

Definirmi "nemico globale",vostro e dei "frequentatori" illustra pienamente il vostro "pacifismo".

Ho criticato voi,quindi sono "nemico dei vosti amici"
che io pure nemmeno conosco.

A mia differenza,voi avete fatto ironia sul mio
"profondo pensiero"
su un tema che NON riguardava VOI.

Un chiaro esempio di cordialità,che ancora state portando avanti.

Giuseppe - 22/10/2023 - 21:53


Volete una giustificazione delle parolette
"Voi e quell'intellettuale del sig. Primoz!?

Ambedue vi mostrate seccati e depositari della verità assoluta,quando è banalmente l'opposto.

Voi perchè vi offendete per una critica allargando a dismisura il contesto.

Primoz che,un pò come voi,contesta cose che dimostra di non conoscere lui per primo.

Faccio l'elecono delle vostre contestazioni :

-non capite perchè scrivo qui anche se non vi approvo...
(forse per farvelo democraticamente sapere)

-ironizzate sui "miei profondi pensieri"
(su fatto diverso dalla critica a voi)

-mi venite a dire che "voglio avere ragione"

-mi dite che "offendo tutti gli altri intervenuti"

-mi venite a dire che "faccio gne gne"

-vi state ad attaccare addirittura al "Voi e Primoz"..

Vi rendete conto della qualità e quantità di interventi
e di personale intervenuto?
Non vi sembra sproporzionata a quella che è "la mia offesa" e quella che dovrebbe essere la vostra filosofia?

Non mi importa da quanti anni e con che principi morali,
per una banale critica,guardate come vi siete allargati.

Il principio delle guerre è proprio questo:
ritenersi "offesi e danneggiati" oltre la realtà.

Giuseppe - 22/10/2023 - 22:06


Comunque almeno su una cosa il sig. Giuseppe ha ragione: la canzone è molto bella e questi ragazzi del coro del liceo molto bravi, anche se trovo l'arrangiamento un po' troppo marziale...

Lorenzo - 22/10/2023 - 22:50


Infatti la versione che mi ha condotto alla ricerca è questa,
cantata da ragazze con tono molto più soft e melodioso.



Ma io sono il "prepotente"...
Che giudico inattendibili commenti che accusano gli altri di
"non sapere quelle che dicono"
e poi ignorano che il formaggio Asiago (che ho frigo)
è nato prima dall'anno Mille.

Ma basta attribuire nomi slavi
e dire che gli altri "non sanno"...

Naturalmente,chi ironizza "sui miei profondi pensieri"
che NON lo dovrebbero riguardare,
ma evidentemente NON condivide,
NON è prepotente...perchè lo dite voi...

Giuseppe - 22/10/2023 - 23:05


Un consiglio: se quell'Asiago è nato prima dell'anno mille evita di mangiarlo, anche se è rimasto in frigo...

Lorenzo - 22/10/2023 - 23:13


Mi sento di darle torto,
visto che è roba stagionata e molto saporita,
da mercato e non sa supermercato,che vende la versione
"fresca" talvolta dal sapore indefinibile.

E per la cronaca,quando l'ho trovata a prezzi accessibili,
ho gradito anche la Slivovitz,
che in realtà è balcanica e non tipica di una nazione particolare.

La versione prodotta dalle distillerie di Belgrado è particolarmente saporita,invecchiata e colorita,
mentre la versione "originale" è bianca,
e in alcuni casi ha solo sapore alcoolico e non aroma di prugne.

Un pò come avviene col Kummel tedesco,che,ricavato dalle ciliege marasche,si presenta spesso solo alcoolico,
senza più aroma della frutta di origine.

Esisterebbe anche una grappa albanese distillata dalle more di gelso,ma in Albania è nota la regione ove si comprano sacchetti di marijuana e non ove trovare la grappa.

Giusto per restare sul tema :
io accolgo gli altri e sono curioso dei loro usi,
ma gli altri trovano un motivo per mostrare i denti,
attaccandosi magari ancora al fascismo.

Un buon motivo per non spendere i miei soldi con loro.

Giuseppe - 22/10/2023 - 23:24


Giusto per restare in tema, la Šljivovica è buona ma non si dovrebbe esagerare come ha fatto lei stasera.

La finiamo qua? Grazie.

Lorenzo - 22/10/2023 - 23:47




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