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Canzone di viaggio

Emilio Jona
Lingua: Italiano


Emilio Jona

Lista delle versioni e commenti


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La ninna nanna de la guerra
(Cantacronache)
D'un tratto gridò
(Sergio Liberovici)


Scritta da Emilio Jona e Sergio Liberovici.

Si trova nel cd allegato al libro di Jona e Liberovici "Cantacronache. Un'avventura politico-musicale degli anni Cinquanta", 1995, CREL Scriptorium
(Roberta)


Contenuta nel disco del gruppo vocale Quartetto Urbano "Mentre corre cielo e terra" (2008), con l'arrangiamento di Xavier Rebut.
Io traverso a primavera
lunghi campi d'erba nuova
e ritrovo verde schiera
d'alti pioppi e le stazioni
mentre incontro visi noti
ferrovieri, professori,
e commessi viaggiatori
con degli occhi insonnoliti.

E nell'alba in vecchio treno
mi sparisce la tua mano
ed un figlio, un quinto piano
ogni alba in vecchio treno.
Nella sera un vecchio treno
mi riporta la tua mano
ed un figlio, un quinto piano
ogni sera un vecchio treno.

Io traverso nell'estate
greti bianchi ed acque scarse
siamo tutti scamiciati
ed il verde è impallidito.
C'è chi spera nella pace
c'è chi vuole ancora guerra
c’è chi solo guarda e tace
mentre corre cielo e terra.

E nell'alba in vecchio treno
mi sparisce la tua mano
ed un figlio, un quinto piano
ogni alba in vecchio treno.
Nella sera un vecchio treno
mi riporta la tua mano
ed un figlio, un quinto piano
ogni sera un vecchio treno.

Io traverso nell'autunno
la pianura già appassita
con la meliga finita ai balconi delle case
mentre gridano i giornali
di chi muore in ogni ora
per le strade, tra i fucili
di violenza che divora.

E nell'alba in vecchio treno
mi sparisce la tua mano
ed un figlio, un quinto piano
ogni alba in vecchio treno.
Nella sera un vecchio treno
mi riporta la tua mano
ed un figlio, un quinto piano
ogni sera un vecchio treno.

Poi l'inverno al finestrino
con il sonno della neve
e la spalla del vicino
che la sera ha addormentato
guardo questa nostra vita
dove passa in altalena
ora un giorno buono
appena ora di malinconia.

E nell'alba in vecchio treno
mi sparisce la tua mano
ed un figlio, un quinto piano
ogni alba in vecchio treno.
Nella sera un vecchio treno
mi riporta la tua mano
ed un figlio, un quinto piano
ogni sera un vecchio treno.

inviata da Alessandro - 18/4/2010 - 12:35




Lingua: Francese

Traduzione francese dal sito del gruppo vocale Quartetto Urbano
CHANSON DE VOYAGE

Je traverse au printemps
de longs champs d’herbe nouvelle
et je retrouve les foules vertes
des hauts peupliers et les gares,
tandis que je rencontre des visages connus,
les cheminots, les professeurs
et les commis voyageurs
aux yeux ensommeillés.

Et à l’aube dans un vieux train
je vois disparaître ta main
et un fils, un cinquième étage
à chaque aube dans un vieux train.
Au soir un vieux train
me ramène ta main
et un fils, un cinquième étage
chaque soir, un vieux train.

Je traverse en été
des fleuves paresseux et des eaux maigres
nous sommes tous en bras de chemise
et le vert s’est fait pâle.
Il y a celui qui espère la paix
celui qui veut encore la guerre,
celui qui regarde seulement et se tait,
tandis que défilent le ciel et la terre.

Je traverse en automne
la plaine déjà fânée
avec la mélisse finie
aux balcons des maisons,
tandis que les journaux hurlent
le nom de qui meurt à chaque heure
dans les rues, au milieu des fusils
d’une violence qui dévore.

Puis l’hiver à la fenêtre
avec le sommeil de la neige
et l’épaule du voisin que le soir a endormi,
je regarde cette vie qui est la nôtre
où passent sur la balançoire
tour à tour un jour bon à peine
et un jour de mélancolie.

inviata da Alessandro - 18/4/2010 - 12:36




Lingua: Inglese

Traduzione inglese dal sito del gruppo vocale Quartetto Urbano
TRAVEL SONG

In the spring I traverse
long fields of new grass
and find once more the green row
of tall poplars and the stations,
coming across familiar faces
railworkers, teachers,
and travelling salesmen
with sleep-filled eyes.

And in the dawn-in-an-old-train
your hand recedes from sight
and a child, a fifth floor
every dawn-in-an-old-train.
In the evening an old train
restores to me your hand
and a child, a fifth floor
every evening an old train.

In the summer I traverse
white river beds and depleted waters
we are all in our shirtsleeves
and the green has faded.
Some hope for peace
some want war still
some just look on in silence
while earth and sky roll on.

And in the ...

In the autumn I traverse
the already wilting plain
the cornmeal sitting ready
on the balconies of homes
while the papers cry out
of those dying by the hour
in the streets, amid rifles
of devouring violence.

And in the ...

Then winter at the window
with its slumbering snow
and the shoulder of a fellow traveller
who of evening has fallen asleep
I look at this life of ours
with its succession of ups and downs
now a good day
a sad one just gone by.

And in the ...

inviata da Alessandro - 18/4/2010 - 12:37




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