Lingua   

Bagna caoda argentina

Polveriera Nobel
Lingua: Italiano




Il figlio di conquistadores narrò di un vecchio in quella terra lontana:

Carlos Ferrero che spignattò per una settimana.
Bolliva l'aglio nel latte,
s'asciugava il sudore dalle rughe.

Olio e burro

Sul fuoco e poi il tuffo delle acciughe.
La mia terra la conservo come segnalibro
Per marcare una pagina speciale.
Il mio amico argentino pensa che la bagna caoda
Sia il loro piatto nazionale

Vidi il padre di Carlos e altri uomini per mare:

Campesinos che non sapevan nulla
Di quel che c'era al di là dell'ultimo filare.
A volte se ne andavan senza una parola

E nel fazzoletto chiudevan la paura.
Il loro nome e qualche grappolo di uva mai matura.
La loro terra una sbronza che confonde.
Poi tornano i ricordi e fanno male.
Il mio amico argentino pensa che la bagna caoda
sia il loro piatto nazionale.


Invitò il quartiere alla sua cena e l'aria
Era pregna di musica e di aglio.
Donne e uomini eleganti e qualche nino lì per sbaglio.
Narrò di un borgo che non sapeva pronunciare,
di pirati che spacciavan pesci salati
fra colline che mai avevano visto il mare.

La mia terra era la cena di Carlos,
una pentola che balla sulle scale.
Il mio amico argentino pensa che la bagna caoda
sia il loro piatto nazionale.



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