Riccardo Scocciante: Itaglia, amore loro
GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCGLanguage: Italian (Purtroppo / Sadly)
(Pupo) Io credo sempre nelle bische, nel poker e nei casinò, *1
dove succede di trombarsi madre e figlia: evviva la famiglia!
Io credo nelle tradizioni di un popolo che si vende
a papi, duci, calciatori e butta a mare chi non ha niente.
(E. Filiberto) Io credo nella coca ma non disprezzo un bel razzone,
vendo scarpe, tifo Giuve *2, e ho una faccia da cazzone.
Sono l'immagine perfetta di quest'Itaglia merdaiola,
fatta di idioti, di veline, enalotti e gente forcaiola.
(L. Canonici) Sì stasera sono qui per dire al mondo e a Dio, Itaglia e Padrepìo!
Io, io non mi stancherò di dire al mondo e a Dio, Itaglia e Ciancimìo! *3
(E. Filiberto) Ricordo quando ero bambino, ci davano dei boia,
chiudevo gli occhi e sentivo le grida: "A morte la casa Savoia!"
(Pupo) Ventennio e quel Beccaris, la fuga e il paparino
che traffica le armi e ammazza il ragazzino... *4
(L. Canonici) Sì stasera sono qui per dire al mondo e a Dio, Itaglia e Padrepìo!
Io, io non mi stancherò di dire al mondo e a Dio, Itaglia e Ciancimìo!
(Pupo) E noi crediamo nel denaro, nelle mafie e questi stronzi
Ci applaudono a Sanremo, proprio un popolo di gonzi!
(E. Filiberto) Sì, stasera sono qui per dire al mondo e a Dio, Itaglia e Padrepìo!
Su, Pupo, passa la cannuccia che mi faccio un tiro anch'io!
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NOTE
[1] Il riferimento è alla nota passione per il gioco d'azzardo del signor Ghinazzi.
[2] Emanuele Filiberto di Savoia, da perfetto itagliano qual è, è ovviamente anche tifoso della Giuventus. Pupo, invece, si professa “grande tifoso della Fiorentina” per poi andare a cantare a Sanremo una canzoncina del genere assieme a un altrettanto noto gobbo di merda come il Savoiardo.
[3] Ovviamente una licenza poetica per "Ciancimino". Il resto è cronaca di questi giorni.
[4] Forse qualcuno si sarà dimenticato che Vittorio Emanuele, il paparino di Emanuele Filiberto, colui che ciancia di "tradizioni", "religione", "valori" e "onestà", è un trafficante d'armi oltre che un assassino impunito. Nell'agosto del 1978 sparò, uccidendolo, a un diciannovenne tedesco, Dirk Hamer, figlio di un famoso e assai discusso oncologo, Ryke Geerd Hamer. Il fatto avvenne in Corsica, all'Isola di Cavallo: dopo numerosi processi il "sovrano" fu mandato ovviamente assolto dalla giustizia francese; questo nonostante le precise ammissioni di "Vittorio Emanuele" (si disse che volesse sparare in realtà ad un famoso playboy, Niki Pende, e che il povero Dirk fosse stato colpito per sbaglio -mentre dormiva.)