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La ciudad de los muertos

Ismael Serrano
Lingua: Spagnolo


Ismael Serrano

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[2002]
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Testo trovato sul sito ufficiale di Serrano.
En la ciudad de los muertos, donde crecen amapolas,
las mujeres tienden ropa sobre lápidas sin nombres,
los niños entre las tumbas juegan a salvar sus vidas
y se esconden de otros niños, del hambre o de escuadrones.
La ciudad de los muertos ya de mañana agoniza
y no hay quien les represente en las Naciones Unidas.
En todas las ciudades se habita un cementerio
donde se exilian los muertos.

En la ciudad de los muertos no se para el autobús,
cuando la parca se duerma el muerto cenará sin luz.
Un muerto que tirita porque allí siempre es invierno,
te ofrece un cigarrillo, te invita a su mausoleo.
Nadie les tiene en cuenta en el plan nacional,
ni al hacer las estadísticas del Banco Mundial.
En la ciudad de los muertos talaron todos los sauces,
es terreno edificable.

La ciudad de los muertos está rebosando vida
y óxido todas las puertas, la alambrada que lo cerca.
El latido de los muertos ha cruzado la autopista
y está acechando tu casa, quiere sentarse en tu mesa.

Los muertos tan vivos habitarán los palacios,
las calles y ministerios, y los Fondos Monetarios.
De carne y luz de otros tiempos vistieron sus esqueletos,
cansados ya de estar muertos,
de habitar tu cementerio.

inviata da Alessandro - 13/11/2009 - 09:29



Lingua: Italiano

Versione italiana di Maria Cristina Costantini
LA CITTÀ DEI MORTI

Nella città dei morti, dove crescono i papaveri,
le donne tendono i vestiti su lapidi senza nome,
i bambini fra le tombe giocano a salvarsi la vita
e si nascondono da altri bambini, dalla fame, dagli squadroni.
La città dei morti già al mattino agonizza
e non c’è chi li rappresenti alle Nazioni Unite.
In tutte le città c’è un cimitero
in cui si esiliano i morti.

Nella città dei morti non si ferma l’autobus,
quando la parca si addormenta il morto cena senza luce.
Un morto che trema perché lì è sempre inverno,
ti offre una sigaretta, ti invita nel suo mausoleo.
Nessuno li considera nel piano nazionale
o nelle statistiche della Banca Mondiale.
Nella città dei morti hanno tagliato tutti i salici,
è terreno edificabile.

La città dei morti trabocca di vita
e la ruggine fiorisce in tutte le porte, nella rete che lo circonda.
Il battito dei morti ha attraversato l’autostrada
e sta in agguato fuori dalla tua casa, vuole sedersi alla tua tavola.

I morti pieni di vita abiteranno nei palazzi,
per le strade, nei ministeri, nei Fondi Monetari.
Di carne e luce di altri tempi hanno rivestito lo scheletro,
stanchi ormai d’essere morti,
di vivere nel tuo cimitero

inviata da mcc - 9/6/2016 - 18:23




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