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Il tango della ronda

Carlo Besana
Language: Italian


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Carlo Besana, Il tango della ronda


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Autore e interprete: Carlo Besana
Coordinamento: Enrico Testino
Aspetti musicali: Vito Carlucci
Video: Sergio Gibellini
Altri interpreti:
Susanna, Claudio, Raffaella, Domenico, Milena,
Simone, Anna, Marie-Hélène ed altri amici del CEP...

Sull'aria del "Tango delle capinere" di Bixio-Cherubini

rondaforrondafordet

Nella suggestiva cornice del centro storico di Genova (ma anche al PalaCep) è stato realizzato questo video per contribuire in modo ironico (ma non troppo) alla discussione sulle "famigerate" ronde .....si ringraziano gli amici che hanno simpaticamente partecipato alla realizzazione del video, tra i quali Claudio Vignati, Susanna Giorato, Raffaella Piccardo, Romina Testino, Edmondo Mele, Domenico "megu" Chionetti, Marie Hélène Faye, Massimo Archetti, Lorenzo Archetti, Stefania Servi, ed i tanti amici intervenuti al PalaCep. - da YouTube, via il Blog di Marco2000.
Lassù nel Nord-Italia
Dove lavoran tutti quanti
Se vedon gli stranieri
Pensano subito ai briganti
Hanno la pelle scura
Vestiti un po così
La loro vita è dura
Perché in ogni dì.

A mezzanotte va
La ronda della Lega
Ma alla comunità
Gli frega assai 'na sega
Con quella presunzion
Di utilità sociale
Ci han rotto già i cojon
Ci girano le bale!!!


Il rondarolo fiero
Scende tra i vicoli la sera
Lo sguardo nobile ed altero
Vorrebbe una camicia nera
Quel fior di filibusta
Ha una sua idea di libertà
Ma non la conta giusta :
Agli altri vuol sottrarla già.

A mezzanotte va
La ronda della Lega
Ma alla comunità
Gli frega assai 'na sega
Con quella presunzion
Di utilità sociale
Ci han rotto già i cojon
Ci girano le bale!!!

Contributed by CCG/AWS Staff - 2009/8/18 - 23:45


E invece io voglio spezzare una minchia in favore delle ronde e della Lega, e lo faccio con questa canzone che rende giustizia a questa lovable iniziativa che ci renderà tutti più sicuri, in nome dell'Amore!

"LA LEGA DELL'AMORE", di Elio & Le Storie Tese, dall'ultimo album "Studentessi" (2008)

Ciao sono il tuo interlocutore,
Messaggero dell'amore,
Cupido dell'Orsa minore.
Dio, come sei bello stasera,
Non che ieri fossi cesso,
Ma adesso qui,
Reginetto di quest’ellepì
Sei il mio ideale.

Bello sentirti dire queste cose
Seducenti e maliziose,
Ma forse un po' precipitose.
Noi potremmo fare di meglio:
Dare vita ad una forza partitica
Che rinnovi la politica
Grazie all'amore.

Chi non la pensa così, come noi,
Non fa parte della Lega dell'amore
Che come simbolo ha il cuore della mamma.
Chi non ragiona così, come noi,
Farà i conti con la Lega dell'amore
Che è finanziata coi baci e con i sentimenti.
E lo statuto sta tutto in una sola riga, che dice:
“Gioia, fratellanza, cuore, amore, mamma, t'amo” e nulla più.

Siamo la splendida dimostrazione...
Che dal rispetto della tradizione...
Può nascere un gran partitone.
Là, nell'orto della speranza,
Non faremmo differenza tra nord e sud:
Noi saremo i nuovi Robin Hood
Della nazione.

Chi non la pensa così, come noi,
Non fa parte della Lega dell'amore
Che come simbolo ha il cuore della mamma.
Chi non ragiona così, come noi,
Farà i conti con la Lega dell'amore
Che è finanziata coi baci e con i sentimenti.
E lo statuto sta tutto in una sola riga, che dice:
“Gioia, fratellanza, cuore, amore, mamma, t'amo” e nulla più.

Alessandro - 2009/8/20 - 23:29


... e ho un'altra canzoncina da dedicare alla Lega dell'Amore e alle sue ronde... Proprio non mi posso tenere... Eccola qua:

TENGO 'NA MINCHIA TANTA, di Frank Zappa and the Mothers of Invention, dall'album "Uncle Meat" (disc two), 1969.

Ah, tengo na minchia tanta
Tengo na minchia accussi'
Devi usare un pollo
Devi usare un pollo
Se me la vuoi tastar

Tengo na minchia tanta
Tengo na minchia accussi'
Tengo na minchia tanta
Tengo na minchia accussi'
Devi usare un pollo
Se me la vuoi misurar
Devi usare un pollo
Se me la vuoi tastar

Tengo na minchia tanta
Tengo na minchia accussi'
Tengo na minchia tanta
Tengo na minchia accussi'
Guarda che se la mangia
E mentre se la sta a pappa'
Chiedimi che cosa fa
Se la sta a succhia'

Tengo na minchia tanta
Tengo na minchia accussi'
Tengo na minchia tanta
Tengo na minchia
Devi usare un pollo
Devi usare . . . se la vuoi misurar
Devi usare un pollo
Se me la vuoi tastar

Tengo na minchia tanta
Phyllis: That Tishman . . .
Tengo na minchia accussi'
Tengo na minchia tanta
Phyllis: 'Til this day I don't know what he's talking about!
Tengo na minchia da tastar
Mmmmm
Come on, baby
Come on, baby, suck my fire!
Oh yeah . . .

Guarda che se la mangia
Tengo na minchia accussi'
Guarda che se la mangia
Mentre se la sta a pappa'
Chiedimi che cosa fa
Ma è chiaro! Se la sta a succhia'

Tengo na minchia tanta
Tengo na minchia accussi'
Guarda che se la mangia
Guarda che se la mangia e se la sta a succhia'
Darling
Darling
Darling
Look at your sister
Do something like that, thanks

Devi usare un pollo
Devi usarlo per misurar
Phyllis: Frank!
Aynsley: . . . this is the Mothers of Invention movie!
Phyllis: But . . .
Cosi' me la potrai succhiar
You both suck in stereo
Jesus!

Tengo na minchia tanta
Tengo na minchia accussi'
Tengo na minchia tanta
Tengo na minchia
Tengo na minchia tanta

Alessandro - 2009/8/21 - 00:26


Miii, Ricardito, era il 2009 e tu c'avevi già il gilet jaune!
Precursore!

B.B. - 2019/3/1 - 21:25


Madonna, 'e gli ero ancora un "bestio" davvero dieci anni fa, manco mi ricordavo di quelle foto fatte a casa mia all'Elba, località "Il Formicaio" :-) Ecco, lì sembro davvero Gilles Servat (e sotto il gilet jaune ho la maglietta con il testo di "Libera nos Domine" di Guccini). Ora immaginami venti chili di meno e dieci anni di più. Tempus fugit, ruit hora. Però, cavolo, ora che ci penso potrei scrivere a' francesi e rivendicare il copiràit de' gilè gialli; quanto all'evoluzione di questo paese, rimpiango quasi le vecchie ronde leghiste che non se le filava nessuno. Ora l'Italia sembra diventata una ronda collettiva, e non solo l'Italia. Mala tempora currunt. Stasera gnene do co i'latinorum.

PS. Ne approfitto anche per un ricordo e un requiem per i vecchi occhiali, che dopo essermi caduti per terra mi sono stati schiacciati inavvertitamente coi piedi da uno storico esponente dei Nuclei Armati Proletari, in un posto che in questi giorni è sotto sgombero a cura di una giunta di "sinistra". Potevano finire la loro esistenza in un modo normale, mi chiedo?... Pessima tempora currunt.

Grazie BB per avermi fatto ricordare...

Riccardo Venturi - 2019/3/1 - 23:35




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