Sul bordo estremo dei secoli
Orlo di terra solare
l’invisibile straccione
folle senza protezione
Col bastone
Scaccia l’animale impertinente
Dentro il campo
Il bastone fuori non si sente
(con l’approvazione della gente)
Sul bordo estremo dei secoli
Orlo di terra solare
l’invisibile straccione
folle senza protezione
Offre il corpo alle tempeste
Sopra i legni dell’addio
Rischia tutte le sue vite
A imitazione di dio.
Col bastone
Scaccia l’animale impertinente
Dentro il camp
Il bastone fuori non si sente
(con l’approvazione della gente)
Sunugaal nostra piroga
Solca il mare del destino
E il coraggio dell’attesa
Luce di un nuovo mattino
Sunugaal nostra piroga
Solca il mare del destino
Ma se riesci ad arrivare
Sei solo un altro clandestino
Tra le dita scorre il cielo
Nostra patria è il mondo intero
Soufiane vende la menta
E’ da secoli che si accontenta
Di stare sull’angolo del mercato
Soufiane sta dietro il banco
Di lui si fidano che sembra un bianco
Gli occhi chiari giusti per le verdure
Con quegli occhi lui vedeva
Oltre il mare e s’immaginava
Altre vite altre scarpe e altri mari
Ma ti dico cosa?
E’ la parabola
Che ci alza la pressione
E ti spinge sul barcone
Dal bastone
S’alza l’animale impertinente
Clandestino
Per lo regno della morta gente
Orlo di terra solare
l’invisibile straccione
folle senza protezione
Col bastone
Scaccia l’animale impertinente
Dentro il campo
Il bastone fuori non si sente
(con l’approvazione della gente)
Sul bordo estremo dei secoli
Orlo di terra solare
l’invisibile straccione
folle senza protezione
Offre il corpo alle tempeste
Sopra i legni dell’addio
Rischia tutte le sue vite
A imitazione di dio.
Col bastone
Scaccia l’animale impertinente
Dentro il camp
Il bastone fuori non si sente
(con l’approvazione della gente)
Sunugaal nostra piroga
Solca il mare del destino
E il coraggio dell’attesa
Luce di un nuovo mattino
Sunugaal nostra piroga
Solca il mare del destino
Ma se riesci ad arrivare
Sei solo un altro clandestino
Tra le dita scorre il cielo
Nostra patria è il mondo intero
Soufiane vende la menta
E’ da secoli che si accontenta
Di stare sull’angolo del mercato
Soufiane sta dietro il banco
Di lui si fidano che sembra un bianco
Gli occhi chiari giusti per le verdure
Con quegli occhi lui vedeva
Oltre il mare e s’immaginava
Altre vite altre scarpe e altri mari
Ma ti dico cosa?
E’ la parabola
Che ci alza la pressione
E ti spinge sul barcone
Dal bastone
S’alza l’animale impertinente
Clandestino
Per lo regno della morta gente
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