Marco Milozzi

Canzoni contro la guerra di Marco Milozzi
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Marco Milozzi

Nato nel 1962 a Monte Urano (FM) nelle "Marche zozze" (ossia sporche; a sud, insomma). Inizio a suonare a 15 perché letteralmente ammaliato dai testi e dalle sonorità acustiche di Edoardo Bennato: con 80milalire nel 1978 compro una eko ranger 12 corde e inizio a cantare le canzoni di Edoardo e a scriverne subito di mie. Cantavo Bennato in camera, in bagno, in soggiorno e soprattutto davanti allo specchio per poter avere il massimo ritorno di sonorità e di immagine: decisamente gli volevo assomigliare e lo ritenevo superiore a Dante Alighieri. Poi sono cresciuto, Dante rimane tra i sommi, Bennato è cambiato, Marx è morto dopo dio, ed anche io mi sento un po’ giù; così ho cominciato ad ascoltare altre cose, italiani soprattutto.

Nel 1989 partecipo alla prima edizione di Musicultura -e vinco insieme a Max Manfredi, Maestri, Nannipieri, Nadia De Sanctis, Oliviero Malaspina, Mastinu, Romani, Marco Maestri, Lorenzo Riccardi, Paolo Toschi- con una giuria composta da De André, Pagani, Endrigo, Valduga, Poeta, Caproni, Raboni, Ruggeri ed altri maestri. Nel 90 concludo gli studi di Filosofia.

Per conto del Comune di Monte Urano, Politiche Giovanili, organizzo nel 2005 e 2006 seminari e concerti aperti al pubblico sul tema della "Musica tra creatività e professione" tenuti con grande affluenza di pubblico da Mauro Pagani e dall'amico Pippo Pollina il quale mi concede il palco in chiusura del suo concerto "Racconti e canzoni".

Di mestiere sono educatore, mi occupo di sociale e animazione socio culturale. Le mie canzoni raccontano i volti e le storie che incontro nel mio lavoro: spdestati, migranti, profughi, desperados, razzismi, guerre e atrocità cui non mi abituerò mai. Racconto anche di viaggiatori anarcoidi e amori grosso modo approdati su qualche riva dell’anima. Insomma: sognavo un mondo migliore come tutti i ragazzi degli anni 70; oggi il sogno si fa implicito ma resta tra le righe delle canzoni. Con meno pretese, un po' di drammatico e una spruzzata di ironia qua e là. Sono scostante e distratto ma improvvisamente m'interesso e mi appassiono alle piccole storie quotidiane, dentro le quali si può vedere, sullo sfondo, la Storia che corre senza troppo guardare le facce.


Canto con formazioni diverse: attualmente con Laureti alle chitarre, Barissani al basso acustico, Moriconi al clarinetto e Corradini e il suo bandoneon.

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