Jello Biafra & D.O.A.

Canzoni contro la guerra di Jello Biafra & D.O.A.

Jello Biafra (nativo di Boulder, Colorado) e` un'istituzione vivente del punk americano. Alla testa dei Dead Kennedys diede una sterzata al genere in direzione al tempo stesso fortemente politica e subdolamente melodica, influenzando in tal modo tanto i punk estremisti quanto quelli moderati, legittimando il genere tanto fra i generi impegnati quanto fra quelli da classifica.

Da solo Biafra e` stato piu` animatore che artista, alternando fasi di grande fertilita` discografica a fasi di ritiro dalle scene per dedicarsi alle sue numerose attivita` pubbliche. Sono apparsi dischi di interviste radiofoniche, discorsi tenuti nei college e recitazioni in librerie che ne fanno un degno erede di Lenny Bruce. Pur fra un diversivo e l'altro, Biafra ha continuato a produrre musica di qualita`, contrassegnata sempre dallo stesso sarcasmo provocatorio.

Biafra riprese la carriera musicale in grandissimo stile, unendosi al chitarrista Alien Jourgensen, al bassista Paul Barker (entrambi dei Ministry) e al batterista Jeff Ward, per dar vita ai Lard. L'EP The Power Of Lard (Alternative Tentacles, 1988) e` uno dei capolavori del punk "industriale": il "rap" esplosivo della title-track, con le sue terrificanti progressioni e una magistrale recitazione espressionista di Biafra, e la grottesca danse macabre di Hell Fudge, conun ritornello demenziale e un "call-and-response" da demoni ubriachi, coniano un gergo thrash-industriale altamente emotivo.
La sterminata jam in lento e sofferto stile "grunge" di Time To Melt e` un viaggio ipnotico nel subconscio come non se ne facevano dai tempi della psichedelia. Dal punto di vista formale e` l'opera piu` impeccabile, compatta e incisiva della carriera di Biafra.

La promessa di quell'EP viene mantenuta sull'album The Last Temptation Of Reid (Alterantive Tentacles, 1990), che affianca anthem alla Dead Kennedys come Forkboy alle tipiche scariche di adrenalina a duecento all'ora dei Ministry, come Mate Spawn & Die (per di piu` con il riff-candelotto che fu di Holiday In Cambodia). Il supergruppo e` difficilmente battibile, annoverando uno dei cantanti piu' espressivi della sua generazione, uno delle sezioni ritmiche piu` efferate di sempre e il chitarrista che ha reinventato il suono dello strumento.
Il disco e` una pioggia torrenziale di riff, distorsioni, elettronica ed eccessi sonori vari, tutti all'insegna della vena epica che e` sempre stata il marchio di fabbrica di Biafra. La sceneggiata piu` avvincente e musicalmente piu` spericolata e' Sylvestre Matuschka, un delirio assordante costellato di eventi heavymetal condotto a passo di vaudeville. Nella satira politica eccelle la romantica Pineapple Face, dedicata al dittatore Noriega, e il ballabile clownesco Bozo Skeleton.

Poi Biafra, nel frattempo scagionato dalle accuse di fomentare disordini e da un processo per oscenita`, si uni` ai D.O.A. e pubblico` l'EP Last Scream Of The Missing Neighbors (Alternative Tentacles, 1990), in cui il mito dei Dead Kennedys viene rinverdito da thrash-comizio come Wish I Was In El Salvador e Attack Of The Peacekeepers, mentre la terrificante e monumentale Full Metal Jackoff punta verso nuove direzioni.

Poi venne il sodalizio con i No Means No per The Sky Is Falling And I Want My Mommy (Alternative Tentacles, 1991), sul quale Biafra ritrovo` lo spirito polemico dei Dead Kennedys forse soltanto nele fulminanti Ride The Flume e Jesus Was A Terrorist, ma approfitto` dei compagni per cimentarsi nell'auto-parodia di Bad e nel il jazz-punk di Bruce's Diary. Il comizio (peraltro inetto) della title-track e` strutturato come uno psicodramma con un'adeguata coreografia sonora.
E` questa la forma prescelta anche per l'intera seconda facciata, strutturata come una rock opera fantacatastrofica: aperta dal "grunge" minaccioso e marziale di Chew, che alterna progressioni trascinanti a cacofonie cervellotiche, danze marziali a bolge demoniache, nel quale Biafra ha modo di sfoggiare le sue grandi doti di recitazione, tocca apici di pathos nello sfrenato voodoobilly di The Myth Is Real, un altro dei suoi capolavori.

Biafra, geloso della propria indipendenza, si limita a cercare accompagnatori d'eccezione invece che pensare a formare un nuovo complesso. Il formato si addice al suo carima e da` frutti sempre piu` originali. Il progetto successivo e` quello dei Tumor Circus, messi su con gli Steel Pole Bath Tub e il chitarrista Charlie Tolnay dei King Snake Roost. Su Tumor Circus (Alternative Tentacles, 1991) le cadenze marziali e il recitato esagitato di Biafra si fondono a meraviglia con il rumore strumentale dei comprimari. In Hazing For Success, sembra di ascoltare un incrocio genetico fra i Sonic Youth e i Dead Kennedys che sia stato sottoposto a radiazioni lisergiche.
Piu` frastornanti dei primi e piu` posati dei secondi, i cinque acrobati del "circo del tumore" spandono a piene mani sarcasmo (clownesca Human Cyst) e terrore (tesissima Fireball). La vena caricaturale ed esibizionista culmina in quel pow wow scalmanato che e' The Man With The Corkscrew Eyes. La vena tragica trova invece libero sfogo nella lunga, torturata agonia di Turn Off The Respirator, l'invocazione di un malato di cancro che chiede di essere lasciato morire. Fra un'oscenita` e l'altra Biafra non ha perso le buone abitudini, e qui si trova in ottima compagnia.

Nel 1993 fa combutta prima con i fantomatici Plainfield per un omonimo EP che e' una parodia degli album di Jello Biafra (tema: rapire bambini per violentarli e poi ucciderli) e poi con Mojo Nixon per una satira dei politici reazionari, Prairie Home Invasion (Alternative Tentacles, 1994).

Dopo aver sfogato le sue velleita` di rivoluzionario nelle tre ore di maleparole di Beyond The Valley Of The Gift Police (Alternative Tentacles, 1994), un triplo album di spoken-word che rappresenta forse il suo apice in questo genere, nel maggio del 1994 Biafra viene pero` aggredito da una gang di skinhead e rimane gravemente ferito.

Sei anni dopo Al Jourgensen e Jello Biafra resuscitano la sigla Lard per Pure Chewing Satisfaction (Alternative Tentacles, 1997). War Pimp Renaissance fa riascoltare il punk-rock rabbioso dei Dead Kennedys, I Wanna Be A Drug-Sniffing Dog e` invece un'epilessi dei Ministry. Al di la` di classificare i brani di qua o di la` dello spartiacque (generazionale, prima ancora che stilistico), c'e` poco altro da dire. Al cospetto delle grandinate di riff e di sincopi, Biafra suona un po' patetico, come un vecchietto che balli il tip tap. Si riconosce la sua classe soltanto in un paio di momenti geniali, lo scongiuro di Faith Hope And Treachery e la danza grottesca di Snake On The Dune. Il resto, affidato in gran parte alle sonorita` heavy metal dei compari, e` ripetitivo e prevedibile. O, quanto meno, non si sposa per nulla con il registro di Biafra.

Questo titano del punk, che ha portato l'etica anarchica punk di Johnny Rotten e Joe Strummer alle sue piu` estreme conseguenze, ma senza mai crogiolarsi in uno sterile nichilismo esistenziale, questo selvaggio e imprevedibile cronista alternativo che continua a tener alta la bandiera di Country Joe e dei Fugs, questo eterno "bambino iper-attivo" (per citare lui stesso) e` uno dei piloni piu` solidi su cui poggia tutto il rock di oggi. Tutte le sue opere sono di grande risalto, anche quando la sua personalita` (e le sue liriche) gli inimicano (o semplicemente annoiano) la critica.

(Translation by/ Tradotto da Walter Consonni) Il No-WTO Combo è composto da Jello Biafra, Krist Novoselic (Sweet 75, Nirvana), Kim Thayil (Soundgarden) e Gina Mainwal (Sweet 75). Live From The Battle Is Seattle (Alternative Tentacles, 2000) fotografa un'esibizione dal vivo del periodo dei disordini del 1999 contro la World Trade Organization. Il prezzo da pagare per godere dell'album sono 15 minuti di Biafra che strepita contro i capitalisti (un discorso molto degno, ma non troppo musicale). Dopo, la band si lancia finalmente nell'inno Let's Lynch The Landlord, tratto dall'album dei Dead Kennedys Fresh Fruit For Rotting Vegetables, del 1980. Fa seguito, con immutato furore e degno accompagnamento, New Feudalism, ed una versione di 15 minuti di Full Metal Jackoff, tratta dall'EP del 1990 Last Scream Of The Missing Neighbors, corona l'album con fervore religioso ed una progressione ipnotica alla maniera dei Velvet Underground. E Jello Biafra ci libera dai nostri peccati.

(Translation by/ Tradotto da Salvatore Rampone)

Il mini-album Breathe What You Can't See (Alternative Tentacles, 2004) è una collaborazione con i Melvins. I Melvins fanno un buon lavoro nel riprodurre il punk-rock ricco di adrenalina che era tipico dei Dead Kennedys, e Biafra ci mette dentro i suoi tipici assalti alla civiltà occidentale.

Pletysmograph e Yuppie Cadillac (il sarcasmo di Biafra è al massimo del suo mordente) sono degne aggiunte al programma di Holiday in Cambodia. L'immaginazione musicale di Biafra può essere davvero un'arma di distruzione totale. Basta guardare come si proietta attraverso l’isterica ISlamic Bomb , o il pounding McGruff the Crime Dog, o la demoniaca Lighter Side of Global Terrorism. I Melvins sono irriconoscibili nel ruolo di centrale nucleare che fornisce l’energia per la supercarica che Biafra trasmette. Nel 1980, queste canzoni avrebbero demolito intere città.

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http://www.scaruffi.com/vol5/biafra.html