2Pac

Antiwar songs by 2Pac
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2PacTupac Shakur è diventato il martire del gangsta rap e un tragico simbolo della violenza nella Black America metropolitana.
Inizia dal nulla, macina rabbia e vita di strada, ma l'amore per la musica lo porta lontano e diventa una figura cardine della cultura hip-hop. Ha tutto e il mondo è ai suoi piedi, ma gli rimane dentro una fame distruttiva: il suo stile di vita violento, poetico e folle lo brucia, 2pac stupra e spara, entra ed esce dal carcere. Quando quattro proiettili gli tolgono la vita, è solo il Destino che chiude i conti.
Figlio di due ex membri delle Pantere Nere (il partito dei black incazzati che furoreggiava nei '60 e '70), Lesane Parish Crooks nasce a New York City nel 1971. I genitori si sono separati prima della sua nascita e per gran parte dell'infanzia la madre lo trascina in giro per lo stato; quando è ancora bambino gli cambia il nome in Tupac Amaru ('serpente luminoso', il nome di un rivoluzionario Inca) Shakur (in arabo, 'grato a Dio').
La famiglia spesso vive al limite della miseria, ma Shakur riesce lo stesso a farsi ammettere ala prestigiosa Baltimore School Of The Arts, dove fiorisce la sua vena artistica e incomincia a scrivere rap e a recitare. Tuttavia, prima che si possa diplomare, la famiglia si sposta a Marin City, in California. Negli anni che seguono vive sulla strada e si mette a rubare. Incontra Shock-G, il leader dei Digital Underground, che decidono di prenderlo come roadie e ballerino. Mentre viaggia con la band, Tupac lavora anche su materiale proprio. Partecipa alla registrazione di due album dei Digital Underground, fino a quando, nel 1992, debutta con "2Pacalypse Now": il disco esplode, inatteso, scatena polemiche per i suoi testi espliciti e diretti, si guadagna le critiche dei comitati di controllo per la morale e viene attaccato anche dal vicepresidente repubblicano Dan Quayle durante la sua campagna elettorale.
La fama di Tupac cresce grazie alla sua carriera di attore, nei film "Juice" di Ernest Dickerson e "Poetic Justice" di John Singleton. Nel 1993 pubblica il secondo disco, "Strictly 4 My N.I.G.G.A.Z.", che diventa disco di platino; nello stesso anno recita nel film sul baseball "Above The Rim". Tupac ha fama, successo, talento; e presto anche guai con la legge, che bene o male era sempre riuscito ad evitare.
Nel 1992 viene arrestato - e poi rilasciato - dopo essere stato coinvolto in uno scontro a fuoco terminato con la morte di un bambino di sei anni, colpito da un proiettile vagante. Nel 1993 aggredisce il regista del film in cui sta recitando ("Menace To Society") e sconta 15 giorni di prigione. Nell'ottobre dello stesso anno viene accusato di aver sparato a due poliziotti in borghese, ma le accuse cadono; il mese seguente è ancora al centro del mirino con l'accusa di stupro.
Nel 1994 viene riconosciuto colpevole di violenza carnale; il giorno dopo il verdetto, due aggressori gli sparano, senza conseguenze, nell'ingresso di uno studio di registrazione. Nel 1995 inizia a scontare i quattro anni e mezzo di condanna.
Mentre è in carcere esce il suo terzo album, "Me Against The World": il titolo è un programma, vende benissimo (anche grazie alla hit "Dear Mama") e fa di Tupac il primo nella storia ad essere contemporaneamente in vetta alle classifiche musicali e segregato in galera. Il singolo "California Love" (1995), in collaborazione con Dr. Dre (futuro mentore di Eminem), diventa uno dei capisaldi del rap della West Coast.
Nemmeno il carcere riesce a placare la rabbia: Shakur accusa Notorious B.I.G. (con cui lo scontro diventerà tesissimo), Puffy Combs, Andre Harrel e il suo stesso amico Randy 'Stretch' Walker di aver organizzato l'attentato fuori dallo studio. Dopo soli otto mesi, 2pac esce di prigione grazie all’intervento della Death Row Records, che ottiene la libertà condizionata e paga la cauzione di 1,4 milioni di dollari. A un anno esatto dai proiettili sparati contro Tupac, viene ammazzato Walker.
Con il doppio "All Eyez On Me", inizia la sua collaborazione musicale con la Death Row: il disco registra vendite da record; ma, più di tutto, fissa un caposaldo nella storia dell'hip-hop. Ogni nota che erompe da Tupac sembra trasformarsi in oro, ma il rapper pare stancarsi della musica e si concentra sulla carriera di attore. Nell'estate 1996 recita in due film, il thriller "Bullet" e la commedia nera "Gridlock'd". Registra comunque qualche pezzo per la Death Row, che però, senza Dr. Dre come produttore e Knight, troppo assorbito dalle sue attività criminali, si sta disintegrando rapidamente.
7 settembre 1996: Tupac viene assassinato. Gli sparano quattro colpi da un'auto accostatasi a quella di Knight, su cui sta percorrendo il viale di Las Vegas dopo l'incontro Tyson-Seldon. Trasportato al Nevada Medical Center, muore sei giorni dopo per le ferite riportate. Una folla di persone si raduna all'ospedale e il mondo della musica piange una figura scomoda, violenta e suo modo poetica.
La fama di Shakur si eleva a mito e intorno alla sua persona sorge un culto agiografico. La speranza che la sua morte assurda metta fine all'aspra rivalità tra l'hip-hop dell'East Coast e quello della West Coast e alla violenza tra neri del mondo delle gang, si infrange sei mesi dopo, quando viene ucciso anche Notorious B.I.G.
Negli anni seguenti sono molti i dischi postumi che fanno vivere la musica di Tupac oltre la sua morte: "The 7 Day Theory" (pubblicato con lo pseudonimo Makaveli), "One Million Strong" e "Still I Rise"; splende, tra gli atri, il singolo "Changes", struggente rap sulle note di "The Way It Is", hit degli ani Ottanta di Bruce Hornsby. Rimane un mistero il motivo dell'attentato a Tupac, forse per la sua amicizia pericolosa con Knight, invischiato con il mondo delle gang. O, forse, per aver detto che si portava a letto Faith Evans, la ragazza di Biggie: e la vendetta di B.I.G. è arrivata con il piombo. Ma sono solo ipotesi.