Livio Cicalè e Giuseppe Biagetti

Canzoni contro la guerra di Livio Cicalè e Giuseppe Biagetti
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Livio Cicalè e Giuseppe BiagettiLivio Cicalè (Macerata, 4\1\1925) e Giuseppe Biagetti (Argentina, 21\1\1925) si conoscevano dall'infanzia: entrambi nati in famiglie disagiate, avevano coltivato il loro rapporto all'interno dell'Orfanotrofio di corso Cairoli, a Macerata. Quell' 8 settembre del 1943 Livio era un alievo della Guardia di Finanza mentre Giuseppe doveva presentarsi per il servizio militare. Decisero di non rispodere alla chiamata alle armi della neonata Repubblica di Salò e confluirono prima in un gruppo partigiano della zona di Montenero di Cingoli, poi, il 6 febbraio '44, nel '201 Volante' del tenente Acciaio.

Poco tempo dopo sarebbero stati fucilati insieme.


Quella di Livio e di Giuseppe è una storia di fratellanza, che li accompagnerà fino alla loro morte, avvenuta il 17 aprile del 1944 nel campo di concentramento di Sforzacosta (MC), dopo essere stati catturati durante un'operazione del gruppo.

Era il 15 aprile. Quel giorno l'obbiettivo era ambizioso e pericoloso: mettere le mani su Ferrazzani, personaggio di spicco dei repubblichini maceratesi. Si era saputo che il capo dei fascisti quel giorno era a Tolentino e sarebbe dovuto rientrare a Macerata in mattinata. Sulla strada del ritorno i partigiani di Acciaio gli avrebbero teso un'imboscata.

Ma qualcosa andò storto. Alcuni fascisti, sfuggiti ad un posto di blocco, diedero l'allarme e mandarono contro i partigiani un folto numero dei loro, con una potenza di fuoco schiacciante. Durante la ritirata Giuseppe rimase ferito ad una gamba. Livio tornò indietro e si caricò l'amico sulle spalle. I due non riuscirono a guadare il fiume che li separava dalla libertà e furono catturati e portati al campo di concentramento di Sfrozacosta.

Furono torturati ( infilarono un coltello arroventato nella ferita di Giuseppe) e condannati a morte. Livio chiese di morire abbracciato all'amico. La richiesta non fu accettata dal comandante del plotone d'esecuzione, che ordinò ai due di scavarsi da soli la fossa. Poi gli spari: erano le 10 di lunedì 17 aprile 1944. Avevano da poco compiuto 19 anni.
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