Quelli di Anarres

Canzoni contro la guerra di Quelli di Anarres

Quelli di Anarres nascono nell'estate del 2008. Dopo alcune sostituzioni iniziali la band riesce a trovare una formazione stabile e compatta, di sei elementi, formazione che annovera Gianluca "Wood" Pucci alla voce, chitarra acustica, mandolino e armonica, Adamo Fratarcangeli al violino ed alla voce, Angelo Clemente alla batteria, Laura Piacitelli al basso ed alla voce, Matteo Mattoni all'organetto ed alle percussioni, Francesco "Lillo" D'aversa alle chitarre ed alla voce. Il nome della band viene preso dall'omonimo romanzo di Ursula Le Guin, romanzo che per la prima volta riesce a rendere la narrativa di fantascienza vera e propria letteratura, attraverso la quale, riprendendo il filone utopico esaltato da alcuni grandi letterati del passato più remoto, primo fra tutti Thomas More, la scrittrice descrive l'efficienza del sistema egualitario vigente su Anarres, pianeta immaginario distante anni luce dalla Terra. La scelta del nome da parte della band laziale non è però casuale. Quelli di Anarres cercano infatti, attraverso le loro canzoni, di portare avanti l'ideologia dell'utopia e di tutto ciò che da essa ne deriva. I personaggi cantati sono così chimerici, sognatori, personaggi che si contraddistinguono per la loro volontà di andare controcorrente, per la loro ricerca e rincorsa del giusto e soprattutto per il credo che l'utopia possa un giorno essere raggiunta dalla realtà. Ma i protagonisti delle canzoni sono anche briganti, pirati, trapezisti, folli, inetti e reietti della società vari, individui tutti che, pur essendo quasi assente il tema dell'amor sentimentale, attraverso le loro sensazioni, inquietitudini e storie spesso malinconiche rendono il messaggio del gruppo meramente romantico. Romanticismo che pero non si traduce in un sound cupo o malinconico, tutt'altro. La band riesce infatti a sprigionare delle sonorità travolgenti, festose, vibranti, spaziando dal combat rock, alla roots music, dal folk irlandese sino all'alternative country, creando così un suono che si avvicina a musicisti e band del calibro di Pogues, Flogging Molly, Old Crow Medicine, e ancora Springsteen della Pet Seger Sessions, Gang, Modena City Ramblers delle origini, Johnny Cash, sino ad arrivare a Fabrizio De Andrè. Quelli di Anarres credono in ciò che fanno e soprattutto nella loro musica. Lo credono ora come lo crederanno in futuro, in tutto quello che sarà il loro certo lungo viaggio, cercando sempre e comunque di osservare l'utopia come fosse l'orizzonte: loro avanzano, questa si allontana. Ma sta proprio li bello della stessa... farli continuare a camminare.